Cutro, il governo approva il decreto migranti. Meloni assolve Piantedosi: “Non poteva fare di più”. Sorveglianza marittima alla Difesa: salta la norma

Il Consiglio dei ministri, eccezionalmente riunito nel Comune vicino al quale dodici giorni fa sono naufragati e morti più di 70 migranti, ha approvato un decreto che inasprisce le norme per quanto riguarda sia gli scafisti che i nuovi ingressi. Tensioni durante la conferenza stampa tra la presidente del Consiglio e i giornalisti. Poco prima dell'avvio dei lavori l'esecutivo è stato contestato da un gruppo di manifestanti che ha lanciato dei peluche

Aggiornato: 22:44

I fatti più importanti

  • 11:35

    Anche i comandanti delle navi guerra coinvolti in sorveglianza mari

    “L’attività di controllo sulla pesca, sul commercio e sulla somministrazione dei prodotti di essa, nonché l’accertamento delle infrazioni sono affidati, sotto la direzione dei comandanti delle Capitanerie di Porto”, secondo quanto si legge nella bozza del decreto Migranti che il Cdm esaminerà oggi a Cutro, anche, “compatibilmente con i preminenti compiti militari, ai Comandanti delle navi da guerra al di fuori delle acque territoriali e dell’area di mare internazionalmente definita come zona contigua”. 

  • 11:19

    Il decreto flussi diventa triennale

    Il decreto flussi diventa triennale (2023-2025) e quote preferenziali saranno assegnate ai lavoratori di Paesi che, “anche in collaborazione con lo Stato italiano, promuovono per i propri cittadini campagne mediatiche sui rischi per l’incolumità personale derivanti dall’inserimento in traffici migratori irregolari “. È quanto si legge in una bozza del decreto legge all’esame del Consiglio dei ministri di oggi a Cutro.

  • 11:15

    Bozza decreto migranti: “Con più morti fino a 30 anni per trafficanti”

    Carcere fino a 30 anni per i trafficanti se causano la morte di più di una persona. Lo prevede la bozza del decreto sui migranti che sarà oggi sul tavolo del cdm a Cutro. Chiunque “promuove, dirige, organizza, finanzia o effettua il trasporto di stranieri nel territorio dello Stato” quando “il trasporto o l’ingresso sono attuati con modalità tali da esporre le persone a pericolo per la loro vita o per la loro incolumità o sottoponendole a trattamento inumano o degradante, è punito con la reclusione da venti a trenta anni se dal fatto deriva, quale conseguenza non voluta, la morte di più persone. La stessa pena si applica se dal fatto derivano la morte di una o più persone e lesioni gravi o gravissime a una o più persone. Se dal fatto deriva la morte di una sola persona, si applica la pena della reclusione da quindici a ventiquattro anni. Se derivano lesioni gravi o gravissime a una o più persone, si applica la pena della reclusione da dieci a venti anni”.

  • 11:04

    Fico: “Fossi stato in Meloni sarei corso a Cutro subito dopo la strage”

    Il Cdm oggi a Cutro? “Do un giudizio assolutamente negativo dell’intera gestione governativa in questa fase. Se fossi stato la premier Meloni, appena avuta notizia della strage sarei corsa a Cutro. Che non sia andata è un problema. E’ andato Piantedosi che ha rilasciato dichiarazioni che hanno fatto indignare gli italiani, con parole che gravissime che giudicano chi parte da guerra e devastazione. E poi, non è possibile che non si riesca a risalire la catena di comando per capire cosa non ha funzionato. Piantedosi è inadeguato”. Lo ha detto Roberto Fico (M5s), ospite di Filo diretto su Rainews 24.

  • 11:02

    Svizzera: “L’Italia onori Dublino, ognuno ha un ruolo”

    “Non sono l’unica a dire che è necessario dialogare con l’Italia e chiederle di onorare il patto di Dublino”. Lo ha detto Elisabeth Baume-Schneider, Consigliera federale presso il Dipartimento di Giustizia e Polizia della Svizzera, arrivando a Bruxelles per il consiglio Interni che prevede un incontro con i Paesi di area Schengen. “Bisogna prendere in considerazione le questioni globali della migrazione, anche sull’aspetto della solidarietà, ma diversi Paesi europei credono che ognuno abbia un ruolo da giocare e che l’Italia debba giocare il suo”. 

  • 11:01

    Documento 7 Paesi: “Il sistema d’asilo va migliorato”

    Un blocco di sei Paesi Ue – Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania e Olanda – al quale si è aggiunto la Svizzera in quanto membro Schengen, ha preparato un documento congiunto in cui si esprime “preoccupazione” per lo stato attuale del sistema di asilo comune in Europa e in particolare del trattato di Dublino. I Paesi sottolineano che “un miglioramento del sistema attuale, nell’ottica della condivisione di responsabilità, solidarietà e sincera cooperazione nell’applicazione delle regole esistenti”, può creare la creazione della “fiducia comune” per arrivare alla riforma “strutturale del problema”, di cui c’è bisogno. 

  • 10:28

    Sindaco di Crotone: “Non invitato al cdm, sgarbo istituzionale: la città ha fatto tanto”

    “No, non mi hanno invitato. E’ strano, perché Crotone ha fatto la parte principale in questa tragedia. Uno sgarbo istituzionale, mettiamola in questo modo”. Lo ha detto il sindaco di Crotone Vincenzo Voce ad Agorà su Rai Tre con riferimento al fatto che non è stato invitato al Consiglio dei ministri a Cutro, previsto per oggi, neanche per un saluto istituzionale. 

  • 10:27

    Calenda: “Piantedosi ha sbagliato tutto, non è suo lavoro”

    “Piantedosi ha sbagliato tutto. Deve dimettersi? Questo non è il suo lavoro, e lo ha detto: non è un ministro”. Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, intervenendo sulla tragedia del naufragio di Cutro ad Agorà su Rai3. “Quando succede una cosa come questa – ha quindi aggiunto – è il ministro che deve chiedere un’inchiesta per capire cosa non ha funzionato”.

  • 10:27

    Parigi: “Cambiare Dublino ma Italia faccia di più”

    “La Francia crede che si debba rivedere il funzionamento delle regole di Dublino, lo dobbiamo semplificare enormemente. Le regole infatti sono molto complesse. In occasione della crisi Ocean Viking mi sono confrontato con il mio collega italiano perché l’Italia riprendeva 1 persona su 10 ed è chiaro che su questo punto si deve migliorare, ad esempio attraverso gli accordi bilaterali tra Paesi, che funzionano, e penso ad esempio a quello tra Francia e Germania. Mi vedrò la prossima settimana con il mio omologo italiano per continuare questa discussione”. Lo ha detto Gérald Darmanin, ministro dell’Interno francese, a Bruxelles. 

  • 10:25

    Parigi: “Sui migranti avanti a tappe, la strategia del tutto o niente non paga”

    “La strategia del tutto o niente non ha portato risultati concreti in questi anni. Sul patto per la migrazione bisogna avanzare per tappe. È importante che le misure sulla responsabilità siano adottate, ad esempio sullo screening e la registrazione. Certo, non c’è responsabilità senza solidarietà e la Francia, con altri Paesi come la Germania, si è impegnata sulle ricollocazioni che, al momento, non si sono manifestate, non solo per questioni di attualità ma anche di mancati passi avanti sul fronte della responsabilità”. Lo ha detto Gérald Darmanin, ministro dell’Interno francese, arrivando al Consiglio interni di oggi a Bruxelles.