Cutro, il governo approva il decreto migranti. Meloni assolve Piantedosi: “Non poteva fare di più”. Sorveglianza marittima alla Difesa: salta la norma

Il Consiglio dei ministri, eccezionalmente riunito nel Comune vicino al quale dodici giorni fa sono naufragati e morti più di 70 migranti, ha approvato un decreto che inasprisce le norme per quanto riguarda sia gli scafisti che i nuovi ingressi. Tensioni durante la conferenza stampa tra la presidente del Consiglio e i giornalisti. Poco prima dell'avvio dei lavori l'esecutivo è stato contestato da un gruppo di manifestanti che ha lanciato dei peluche

Aggiornato: 22:44

I fatti più importanti

  • 10:24

    Fini: “La mia legge è datata, tempo di cambiarla”

    “La legge che porta il mio nome è una legge datata ed è arrivato il momento di cambiarla”. Lo dice Gianfranco Fini, in un colloquio con QN: l’ex leader di Alleanza Nazionale apprezza la linea aperturista di Meloni in accordo con l’Europa, perché “siamo in presenza di un fenomeno emergenziale straordinario e lo scenario è radicalmente diverso rispetto all’anno in cui fu varata la legge”.

  • 10:24

    “Cutro non difende Piantedosi”, la scritta nel paese calabrese nel giorno del cdm

    Una scritta contro il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è stata fatta su una parete lungo la strada che collega la statale 106 a Cutro dove oggi pomeriggio è in programma la riunione del Consiglio dei ministri dopo il naufragio del barcone di migranti del 26 febbraio che ha provocato 72 morti accertate. “Cutro non difende Piantedosi” è la frase scritta, probabilmente all’alba, da ignoti lungo la strada. Sulla strada che conduce a Cutro, sono diverse le scritte lasciate da ignoti. In una c’è “+72” con una croce e a seguire “Cutro e la Calabria come Siria e Pakistan abbandonati a se stessi”. E poi ancora, “Il Governo arriva, i morti rimangono”, “Benvenuti in Italia”, “Anche Cutro è un comune italiano” e “La loro speranza è uguale alla nostra”. 

  • 10:19

    I salvataggi della Guardia Costiera ieri a Lampedusa

  • 10:18

    Johansson: “Necessario cooperare con la Tunisia”

    “È necessario cooperare con la Tunisia anche se le dichiarazioni delle autorità sono preoccupanti: è un paese chiave per risolvere il problema della migrazione”. Lo ha detto la commissaria agli affari interni Ylva Johansson arrivando al Consiglio affari interni di Bruxelles. 

  • 10:17

    Johansson (Ue): “Cutro ci ricorda che i migranti sono persone”

    “La tragedia di Cutro ci ricorda che i migranti non sono flussi ma sono individui, uomini donne e bambini. E i trafficanti non hanno cura alcuna per la loro vita”. Lo ha detto la commissaria agli Affari interni Ylva Johansson arrivando al Consiglio affari interni di Bruxelles. “Non so se questa tragedia avrà un impatto sui negoziati in corso per arrivare al nuovo Patto sulla migrazione”, ha ammesso, “ma posso assicurare che i negoziati stanno andando avanti”. “La Svezia – ha aggiunto – sta traducendo l’accordo politico sulla solidarietà raggiunto nel corso della presidenza ceca in testi legislativi: siamo sotto pressione dal punto di vista dei tempi ma non è un cronoprogramma infattibile”. 

  • 10:16

    Svezia: “Più sforzi per combattere i trafficanti”

    “Per prima cosa voglio esprimere le mie condoglianze per la tragedia di Cutro: questo mostra che dobbiamo rafforzare il nostro lavoro per combattere i trafficanti di essere umani. Oggi continueremo questa discussione, che è molto importante, così come evidenziato dai leader nel corso dell’ultimo consiglio europeo straordinario”. Lo ha detto Maria Malmer Stenergard, ministra svedese per la Migrazione, all’arrivo a Bruxelles per il consiglio affari interni.

  • 10:15

    Raffica sbarchi a Lampedusa, 1.175 migranti in 24 ore

    Sono 705 i migranti che, dopo 17 sbarchi a partire dalla mezzanotte, sono giunti a Lampedusa. Ieri, con 13 barchini, sono stati soccorse invece 470 persone. Nel giro di circa 24 ore sono dunque sbarcati in oltre 1.100, compresi minorenni e donne. Sono originari di Ciad, Siria, Sudan, Yemen, Senegal, Mali, Guinea, Burkina Faso, Camerun, Costa d’Avorio, Liberia e Gambia. I vari gruppi, portati tutti all’hotspot di contrada Imbriacola, hanno riferito di essere salpati tutti da Sfax in Tunisia e che le traversate non sono state facili perché il mare è molto mosso.