Terremoto Turchia e Siria: oltre 7.200 morti. 15enne salvato dopo 35 ore sotto le macerie. Disperso italiano: è il 60enne Angelo Zen – la diretta

Si scava ancora sotto i detriti degli oltre 5mila edifici rasi al suolo: salvata madre e figlie a Hayat. Le ricerche ostacolate dal meteo e dalle centinaia di scosse di assestamento. In Siria difficoltà anche per mancanza di attrezzature. Oms: "Possibili 20mila vittime"

Aggiornato: 22:12

  • 14:28

    Papa Francesco: “Vicino con tutto il cuore”

    “Sono vicino con tutto il cuore alle persone colpite dal terremoto in Turchia e Siria. Continuo a pregare per quanti hanno perso la vita, per i feriti, i familiari, i soccorritori. L’aiuto concreto di tutti noi li possa sostenere in questa immane tragedia”. Lo afferma oggi papa Francesco in un tweet.

  • 14:09

    Per la prima volta militari libanesi in Siria

    Per la prima volta nella storia dei controversi rapporti tra Siria e Libano, una squadra di 15 militari libanesi del reggimento del genio si è recata nella vicina Siria, colpita pesantemente dal terremoto con epicentro nella Turchia meridionale. Lo riferiscono le agenzie di notizie libanese Nna e siriana Sana, secondo cui accanto ai 15 soldati di Beirut, in missione di sostegno ai soccorritori siriani, il governo libanese ha inviato anche membri della Croce Rossa libanese a sostegno dei colleghi della Mezzaluna rossa di Damasco.

  • 13:56

    Msf Siria: “Colpite strutture mediche”

    “Anche le strutture mediche sono state gravemente colpite. In alcuni casi è stato necessario evacuarle, come è accaduto ad esempio per uno dei reparti di maternità che Medici senza frontiere sostiene a Jindayris in Siria, dove la struttura è stata gravemente danneggiata e i bambini nelle incubatrici sono stati evacuati e portati in altri luoghi. I pochi ospedali funzionanti sono sovraccarichi di lavoro e il personale medico è esausto. Medici senza frontiere ha inviato personale medico per sostenerli”. A dichiararlo è Francisco Otero Villar, capomissione Msf per la Siria.

  • 13:41

    L’area colpita dal terremoto

    Le autorità turche affermano che circa 13,5 milioni di persone sono state colpite dal terremoto e che l’impatto è stato avvertito in un’area che si estende per circa 450 km da Adana a ovest a Diyarbakir a est, e 300 km da Malatya a nord a Hatay a sud. Lo riferisce il Guardian aggiungendo che le autorità siriane hanno riferito di morti fino a Hama, a circa 100 km dall’epicentro del terremoto.

  • 13:33

    Appello Ong: “Usa e Ue aprono canali col governo siriano”

    Gli Stati Uniti e l’Unione Europea aprano canali col governo centrale siriano senza politicizzare la questione degli aiuti umanitari. E’ l’appello rivolto poco fa dall’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, da circa vent’anni impegnato nel denunciare le violazioni e i crimini del governo siriano ma in queste ore schierato con chi sostiene che di fronte alla catastrofe umanitaria causata dal terremoto sia necessario anteporre le priorità umanitarie ai calcoli politici.

    “Gli aeroporti di Aleppo e di Latakia, situati nelle zone governative, sono i più vicini alle zone disastrate e i più attrezzati per ricevere dall’estero gli aiuti e distribuirli alle aree colpite dal sisma”, afferma Rami Abderrahman, direttore dell’Osservatorio e storico dissidente anti-regime. “Gli Stati Uniti e l’Unione Europea dimostrino la loro umanità nel consentire la distribuzione degli aiuti a tutti i siriani, indipendente dall’essere siriani delle opposizioni o lealisti, arabi o curdi, musulmani o cristiani…”, ha detto intervistato dalla tv panarabo-saudita al Hadath.

  • 13:08

    “I sopravvissuti inviano note vocali da sotto le macerie”

    Un giornalista turco, Ibrahim Haskologlu, ha raccontato a Bbc News Channel che le persone stanno inviando a lui e ad altri giornalisti video, note vocali e le loro posizioni in diretta da sotto le macerie. “Ci dicono dove sono e non possiamo fare nulla”, dice Haskologlu, originario di Malatya, un’area pesantemente colpita dai terremoti di ieri, ma ora a Istanbul.

  • 13:05

    Erdogan dichiara lo stato di emergenza in 10 province

    Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato lo stato di emergenza per tre mesi nelle 10 province del sud est della Turchia che sono state colpite dal terremoto.

  • 13:04

    Erdogan: “In Turchia almeno 3.549 morti”

    Almeno 3.549 persone hanno perso la vita nel terremoto che ha colpito il sud est della Turchia. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riporta Anadolu, affermando che il sisma non è solo “uno dei più grandi disastri” per la Turchia ma per la storia a livello mondiale. Sono 5000 i lavoratori del settore sanitario impiegati nei soccorsi e sono state allestite 54mila tende con 102mila letti, ha aggiunto il presidente turco.

  • 12:56

    Sismologo: “Secondo sisma causato da un’altra faglia”

    Si è attivata un’altra faglia al confine tra la Siria e la Turchia ed è stata la responsabile del secondo terremoto forte registrato nella mattinata di ieri, ossia quello di magnitudo 7,5 delle 12:24 (le 11,24 in Italia). Lo ha detto all’Ansa il sismologo Alessandro Amato, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). “Quel terremoto – ha aggiunto – è avvenuto su una faglia che si trova più a Nord rispetto a quella Est anatolica, lunga fra 70 e 80 metri”.

  • 12:55

    Oms: 1,4 milioni di bambini colpiti dal sisma

    350.000 persone anziane e 1,4 milioni di bambini potrebbero essere state colpite dal potente terremoto che ha colpito la Turchia meridionale e la Siria. Lo rende noto l’Organizzazione mondiale della sanità spiegando che in totale quasi 23 milioni di persone potrebbero essere colpite dal sisma.