Terremoto Turchia e Siria: oltre 7.200 morti. 15enne salvato dopo 35 ore sotto le macerie. Disperso italiano: è il 60enne Angelo Zen – la diretta

Si scava ancora sotto i detriti degli oltre 5mila edifici rasi al suolo: salvata madre e figlie a Hayat. Le ricerche ostacolate dal meteo e dalle centinaia di scosse di assestamento. In Siria difficoltà anche per mancanza di attrezzature. Oms: "Possibili 20mila vittime"

Aggiornato: 22:12

  • 09:10

    Siria, operazione di soccorso procedono a rilento

    I soccorritori impegnati nelle zone terremotate della Siria lavorano in condizioni meteorologiche difficilissime e senza le attrezzature necessarie ad individuare e soccorrere i sopravvissuti tra le macerie. A denunciare la situazione di particolare difficoltà è un volontario che partecipa alle operazioni dei Caschi Bianchi e che ha parlato – riferisce la Dpa – di una ricerca andata avanti “molto lentamente” durante la notte a Idlib e in altre aree colpite, a causa di una tempesta che si è abbattuta sulla zona e per via della mancanza di macchinari pesanti.
    Parole confermate da Rami Abdel Rahman, capo dell’Osservatorio siriano per i diritti umani, secondo il quale sia i soccorritori nelle aree controllate dal governo sia quelli che operano nelle zone sotto controllo dell’opposizione non dispongono delle giuste attrezzature per rimuovere i detriti.

  • 08:49

    Turchia: oltre 5mila edifici distrutti

    L’agenzia per le emergenze e disastri turca Afad ha reso noto che i feriti sono 20.426, gli edifici distrutti 5.775, a causa del terremoto che ha colpito il sud-est del Paese.

  • 08:41

    Ad Adana arrivati vigili del fuoco italiani

    Sbarcato ad Adana, in Turchia, alle 6 ora italiana il contingente dei vigili del fuoco inviato in soccorso alla popolazione colpita dal terremoto. Trasportato con un aereo C130 dell’Aeronautica Militare, partito nella tarda sera di ieri da Pisa con scalo a Pratica di Mare, è composto da 50 vigili del fuoco dei team Usar di Toscana e Lazio. Personale specializzato per la ricerca di dispersi sotto le macerie, che ha operato nelle analoghe emergenze in Italia e all’estero. Nel gruppo, 11 sanitari e 6 unità del Dipartimento della Protezione civile.

  • 08:38

    Registrate 243 scosse di assestamento

    Sono 243 le scosse di assestamento registrate lungo la zona di confine tra Turchia e Siria dopo il sisma della notte di ieri. A renderlo noto è stato questa mattina Yunus Sezer, a capo dell’Autorità per la gestione delle emergenze turca, Afad.

  • 08:30

    Tajani: “Ancora un disperso italiano”

    “L’Unità di Crisi del ministero degli Esteri ha rintracciato tutti gli italiani che erano nella zona del sisma. Tranne uno. Si sta cercando ancora un nostro connazionale, in Turchia per ragioni di lavoro. La Farnesina,fino ad ora,non è riuscita ad entrare in contatto con lui”. Lo scrive il ministero degli Esteri, Antonio Tajani, in un tweet.

  • 08:29

    Sono almeno 4.890 le vittime del terremoto

    Sale a a 4.890 il numero totale delle vittime del potente terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria, secondo i dati ufficiali.

  • 08:28

    Salvi una donna e tre figli sotto le macerie

    Dopo 28 ore dal sisma, una donna e i suoi tre figli sono stati estratti dalle macerie di un edificio crollato nel distretto Nizip di Gaziantep, nel Sud della Turchia. Intanto intorno all’edificio distrutto i parenti aspettano notizie dei loro cari ancora sotto le macerie.

  • 08:28

    IL PUNTO

    L’apocalisse si è scatenata alle 4.17: un sisma di magnitudo 7.8 si è abbattuto sulla Turchia meridionale e sulla Siria settentrionale con la potenza di 130 bombe atomiche, mille volte più forte del terremoto di Amatrice del 2016. Secondo gli esperti dell’Usgs, il cui epicentro è stato a Kahramanmaras con ipocentro a 10 chilometri di profondità, si potrebbe arrivare a 10.000 morti. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha proclamato 7 giorni di lutto nazionale. Tutte le scuole rimarranno chiuse per una settimana e tutte le attività sportive sono sospese.

    Il terremoto, registrato dai sismografi di tutto il mondo, ha distrutto solo in Turchia oltre 2.800 edifici. Tre le scosse registrate subito dopo la prima, in rapida successione alle 2:28, 2:36 e 2:58 ora italiana con magnitudo rispettivamente 5.6, 5.2 e 5. Di nuovo alle 11.24 una scossa di 7,5 a 4 km a sud-est di Ekinozu, a circa 200 km dall’epicentro del primo terremoto. Almeno 120 le scosse di assestamento. Una serie che è sembrata infinita, sentita anche in Libano, in Grecia, in Israele, a Cipro, fino alla Groenlandia. Centinaia le città colpite. Disastrosa la situazione anche in Siria. Colpita pesantemente Aleppo, città martire della guerra civile.

    Il mondo intanto si è mobilitato. Dall’Italia sono già arrivati in Turchia i primi vigili del fuoco esperti nelle operazioni di soccorso. Altri 50 saranno sul posto nelle prossime ore. “Vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite” è stata espressa dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. L’Onu è pronto a sostenere la risposta all’emergenza. Il presidente americano Biden ha dato mandato di fornire tutta l’assistenza necessaria. Squadre di soccorso sono state inviate da Israele, dalla Spagna, dall’Algeria. I presidenti turco e siriano, Erdogan e Assad, hanno accettato gli aiuti offerti dalla Russia. La Germania è pronta a fornire assistenza e attrezzature mediche, solo per citarne alcuni.

    I soccorsi non si fermano neppure con il buio, sotto una pioggia gelida che continuerà a cadere, assieme alla neve, nelle prossime ore. Ancora non si è spenta la speranza di un miracolo, di trovare anche un altro solo sopravvissuto.