Terremoto di magnitudo 7.9 devasta Turchia e Siria: morte oltre 3600 persone. Oms: “Potrebbero essere superiori di otto volte” – la diretta

Erdogan: "Il sisma più forte dal 1939". Soccorritori lavorano senza sosta per estrarre le persone dalle macerie. Solidarietà e offerte di aiuto da Ue, Usa, Russia e anche Ucraina. La stima dall’United States Geological Survey: “Fino a 10mila morti”. Nuova scossa di magnitudo 7.5

Aggiornato: 22:09

I fatti più importanti

  • 12:49

    Cnn: “Il numero di morti tra Turchia e Siria ora è di 1.504”

    Continua a salire il drammatico bilancio del terremoto che la notte scorsa ha colpito il confine tra Turchia e Siria. Secondo la Cnn, il numero di morti nei due Paesi ora è di 1.504.

  • 12:47

    “L’Ucraina è pronta a inviare soccorritori” in Turchia

    “L’Ucraina è pronta ad aiutare la Turchia” dopo il terremoto. Lo ha ribadito il capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak, affermando che “l’Ucraina pronta ad aiutare la Turchia a superare le conseguenze del terribile terremoto”. In particolare, ha aggiunto, “l’Ucraina è pronta a inviare soccorritori” in Turchia.

  • 12:46

    Tajani: “Nella zona dove c’è stato il sisma più forte, ci sono 21 italiani che stanno bene”

    “Nella zona dove c’è stato il sisma più forte, ci sono 21 italiani: li abbiamo raggiunti e ci risulta che stiano tutti quanti bene. Nella zona più ampia ci sono 168 italiani: dagli incroci che abbiamo fatto, ci risulta che siano tutti in salvo”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando con i giornalisti del terremoto tra Turchia e Siria.

  • 12:46

    Il cardinal Zuppi: “Profondo cordoglio e vicinanza alla popolazione”

    “A nome della Chiesa che è in Italia esprimo profondo cordoglio e vicinanza alla popolazione provata da questo tragico evento, assicurando preghiere per le vittime, i loro familiari e i feriti. Mentre ci stringiamo a quanti sono stati colpiti da questa calamità, auspichiamo che la macchina della solidarietà internazionale si metta subito in moto per garantire una rapida ricostruzione”. Così il Cardinale Matteo Zuppi, Presidente della Cei e Arcivescovo di Bologna in una nota in merito al sisma che ha colpito la Turchia e la Siria, con oltre mille morti. 

  • 12:45

    Il Kurdistan iracheno ha dichiarato di aver sospeso per precauzione le esportazioni di petrolio attraverso la Turchia

    Il Kurdistan iracheno ha dichiarato di aver sospeso per precauzione le esportazioni di petrolio attraverso la Turchia dopo il terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria nella notte. “A causa del terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria, e per garantire la sicurezza delle esportazioni di petrolio e prevenire qualsiasi incidente indesiderato, le esportazioni di petrolio attraverso l’oleodotto che collega la regione del Kurdistan alla Turchia sono state sospese”, ha dichiarato il ministero curdo delle Risorse naturali in un comunicato. 

  • 12:44

    Il presidente cinese Xi Jinping ha inviato messaggi di cordoglio ai presidenti di Turchia e Siria

    Il presidente cinese Xi Jinping ha inviato messaggi di cordoglio ai presidenti turco Recep Tayyip Erdogan siriano Bashar al-Assad per i forti terremoti che hanno colpito Turchia e Siria, dicendosi “scioccato” nell’apprendere che le violenti scosse hanno causato “gravi perdite”. “A nome del governo e del popolo cinese, vorrei esprimere profondo cordoglio alle famiglie delle vittime e dei feriti – ha detto Xi, nel resoconto del network statale Cctv -. Credo che sotto la guida dei presidenti, i governi e i popoli dei due Paesi saranno in grado di superare l’impatto del disastro il prima possibile e di ricostruire i propri Paesi”. 

  • 12:44

    Il terremoto in Turchia non ha provocato danni agli edifici e agli strumenti nella centrale nucleare di Akkuyu

    Il terremoto in Turchia non ha provocato danni agli edifici e agli strumenti nella centrale nucleare di Akkuyu, che la Russia sta costruendo, ma controlli sono in corso per motivi precauzionali. Lo ha fatto sapere il gruppo statale russo per l’energia atomica Rosatom, citando la direttrice dell’impianto, Anastasia Zoteeva. Lo riferisce l’agenzia russa Interfax. La centrale di Akkuyu si trova nella provincia turca di Mersin, tra le più colpite dal sisma. 

  • 12:43

    La Cei ha deciso lo stanziamento di 500mila euro dai fondi otto per mille

    La Conferenza Episcopale Italiana ha deciso lo stanziamento di 500mila euro dai fondi otto per mille, che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, come prima forma di aiuto alle vittime del violento terremoto che ha devastato la Turchia e la Siria. Lo rende noto la Cei precisando che “lo stanziamento aiuterà a far fronte alle prime necessità. Caritas Italiana, impegnata da anni nei due Paesi, è in costante contatto con le Caritas locali e la rete internazionale per offrire aiuto e sostegno. Il direttore, don Marco Pagniello, fa appello a “un’attenzione solidale da parte di tutti verso aree del mondo già segnate da conflitti dimenticati e da povertà estrema”.

  • 12:42

    Le scosse del devastante terremoto avvertite fino alla Groenlandia

    Le scosse del devastante terremoto che ha colpito la zona di confine tra Turchia e Siria si sono avvertite fino alla Groenlandia. Lo riferisce l’istituto geologico danese. 

  • 12:37

    IL PUNTO – Oltre 1500 persone morte. Erdogan: “Il più grande disastro in Turchia dal 1939”

    Sono oltre 1500 le persone che hanno perso la vita per il terremoto di magnitudo 7.8 che ha colpito nella notte il sud est della Turchia e il nord della Siria. Migliaia gli edifici crollati stando a quanto dichiarato dal presidente turco Erdogan che ha ricevuto offerte di aiuto da almeno 45 paesi, oltre che da Nato, Ue e Usa. Il sisma è avvenuto alle 2.17 del mattino ora italiana e ha avuto il suo epicentro nei pressi di Gaziantep, città del sud est della Turchia a una cinquantina di chilometri dal confine siriano. Migliaia gli edifici distrutti dal sisma: oltre alle abitazioni, è quasi completamente crollata la Chiesa dell’Annunciazione di Iskenderun, cattedrale cattolica risalente al 19esimo secolo. Ridotto a un cumulo di macerie il castello di Gaziantep, struttura di epoca romana costruita nel terzo secolo. Le operazioni di soccorso continuano, si stima che moltissime persone siano ancora sotto le macerie e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan viene costantemente informato sulla situazione. Gli Stati Uniti hanno dato la disponibilità ad inviare “qualsiasi tipo di assistenza” ad Ankara mentre dall’Azerbaigian è già stata inviata una squadra di 370 persone per aiutare nei soccorsi. Il terremoto è stato avvertito anche nelle province centrali della Turchia e anche in Israele.