Terremoto di magnitudo 7.9 devasta Turchia e Siria: morte oltre 3600 persone. Oms: “Potrebbero essere superiori di otto volte” – la diretta

Erdogan: "Il sisma più forte dal 1939". Soccorritori lavorano senza sosta per estrarre le persone dalle macerie. Solidarietà e offerte di aiuto da Ue, Usa, Russia e anche Ucraina. La stima dall’United States Geological Survey: “Fino a 10mila morti”. Nuova scossa di magnitudo 7.5

Aggiornato: 22:09

I fatti più importanti

  • 08:41

    Ingv: “È stata la faglia Est Anatolica scatenare il terremoto”

    È stata una delle due grandi faglie presenti in Turchia, quella Est Anatolica, a scatenare il terremoto di magnitudo 7.8 avvenuto nella notte e che finora ha fatto registrare una ventina di repliche, la principale delle quali di magnitudo 6.7 e molte di magnitudo oltre 5. “Il sisma è avvenuto sulla faglia Est Anatolica, nel punto triplo nel quale convergono il blocco anatolico, quello arabico e quello africano“, ha detto all’Ansa il sismologo Alessandro Amato, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). “Lungo questa faglia – ha proseguito – avviene un movimento orizzontale, ossia di tipo trascorrente. È una faglia che corre dal Mediterraneo verso Nord-Est, quasi fino al Mar Nero, e si ricongiunge con faglia Nord Anatolica che arriva fino a Istanbul”. La faglia “è probabilmente arrivata a deformare la costa. Si sono infatti osservate anomalie nel livello del mare in tre punti, in Turchia e a Cipro che hanno fatto scattare l’allerta tsunami. Per tutta la notte – ha detto ancora Amato abbiamo seguito la situazione attraverso i punti di osservazione in Turchia, Grecia e Cipro. In Italia l’arrivo di un’onda di tsunami era previsto intorno alle 6.30 nelle zone a Sud-Est, ma poi l’allerta è stata chiusa”. 

  • 08:39

    Oltre 300 persone sono morte in Siria

    Oltre 300 persone sono morte in Siria nel sisma che ha colpito nella notte il sud-ovest della Turchia.
    Le autorità locali siriane delle regioni di Hama, Latakia, Aleppo e Idlib riferiscono di un bilancio delle vittime in continuo aggiornamento e la tv siriana afferma che finora si contano più di 300 vittime, in crescita rispetto al primo bilancio di 276 morti. “Centinaia di persone sono disperse, rimaste sotto le macerie”, riferisce la tv citando i sindaci di diverse città della costa e del nord-ovest del Paese.

  • 08:38

    Usa: “Pronti a fornire tutta l’assistenza necessaria”

    Gli Stati Uniti sono “profondamente preoccupati per il terremoto distruttivo” che ha colpito la Turchia e la Siria. Lo ha detto in un tweet il consigliere per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan. “Mi sono messo in contatto con i funzionari turchi per comunicare che siamo pronti a fornire tutta l’assistenza necessaria – ha aggiunto – Continueremo a monitorare da vicino la situazione in coordinamento con la Turchia”. 

  • 08:37

    Allerta maremoto in Sardegna

    Sulla base dei dati elaborati dal Centro Allerta Tsunami (CAT) dell’Ingv, Il Dipartimento della Protezione Civile della Sardegna ha diramato un’allerta per possibili onde di maremoto in arrivo sulle coste, in seguito alla scossa di terremoto di magnitudo 7.9 con epicentro tra Turchia e Siria delle ore 02.17. Si raccomanda di allontanarsi dalle zone costiere, di raggiungere l’area vicina più elevata e di seguire le indicazioni delle autorità locali. Il maremoto consiste in una serie di onde marine prodotte dal rapido spostamento di una grande massa d’acqua. L’allerta indica la possibilità di un pericolo reale per le persone che si trovano vicino alla costa, specialmente se in zone poco alte, o addirittura più basse, rispetto al livello del mare. Anche un’onda di solo 0,5 metri di altezza può generare pericolose inondazioni e fortissime correnti. Il Dipartimento della Protezione Civile, in raccordo con INGV, Ispra e le strutture del SNPC, continuerà a fornire tutti gli aggiornamenti disponibili sull’evoluzione dell’evento.

  • 08:36

    IL PUNTO – Oltre 520 persone morte per il terremoto tra il sud est della Turchia e il nord della Siria

    Sono oltre 520 le persone che hanno perso la vita per il terremoto di magnitudo 7.8 che ha colpito nella notte il sud est della Turchia e il nord della Siria. Almeno 284 i morti, e almeno 2.323 i feriti, nelle province turche interessate dal sisma (Adana, Malatya, Gaziantep, Diyarbakir, Hatay, Adiyaman, Osmaniye, Sanliurfa e Kahramanmaras) ma il numero è destinato a salire dal momento che il prefetto di Kahramanmaras – una delle province colpite – ha detto che non è ancora possibile capire quante siano le vittime mentre i danni sono ingenti. Sono almeno 237 le vittime nel nord della Siria dove sono state colpite, oltre alle zone sul confine turco, anche le città di Aleppo, Latakya, Tartus e Hama.

    La ong di protezione civile siriana White Helmets (Caschi Bianchi) ha dichiarato lo stato di emergenza nel nord-est del Paese e ha lanciato un appello alle organizzazioni umanitarie internazionali affinché intervengano con aiuti in tempi rapidi. Il sisma è avvenuto alle 2.17 ora italiana e ha avuto il suo epicentro nei pressi di Gaziantep, città del sud est della Turchia a una cinquantina di chilometri dal confine siriano. Centinaia gli edifici distrutti dal sisma: oltre alle abitazioni, è quasi completamente crollata la Chiesa dell’Annunciazione di Iskenderun, cattedrale cattolica risalente al 19esimo secolo. Ridotto a un cumulo di macerie il castello di Gaziantep, struttura di epoca romana costruita nel terzo secolo.

    Le operazioni di soccorso continuano, si stima che moltissime persone siano ancora sotto le macerie e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan viene costantemente informato sulla situazione. Il Dipartimento della Protezione Civile aveva inizialmente diramato un allarme per un possibile maremoto a causa del sisma in Turchia ma l’allerta è stata successivamente revocata. Gli Stati Uniti hanno dato la disponibilità ad inviare “qualsiasi tipo di assistenza” ad Ankara mentre dall’Azerbaigian è già stata inviata una squadra di 370 persone per aiutare nei soccorsi. Il terremoto è stato avvertito anche nelle province centrali della Turchia e anche in Israele. 

     

  • 08:33

    Zelensky: “Pronti a fornire l’assistenza necessaria per superare le conseguenze del disastro”

    “Esprimo le mie condoglianze alla popolazione della Turchia e alle famiglie di coloro che hanno perso la vita nel terremoto della notte. Auguro una pronta guarigione a tutti i feriti. Siamo con il popolo turco in questo momento difficile. Siamo pronti a fornire l’assistenza necessaria per superare le conseguenze del disastro”. Lo ha scritto su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

  • 08:32

    Tajani: “Vicinanza dell’Italia”

    “Ho appena parlato con il ministro degli Esteri della Turchia, Mevlut Cavusoglu, per esprimergli la vicinanza dell’Italia e per mettere a disposizione la nostra Protezione civile”. Lo ha scritto su twitter il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in merito al sisma che ha colpito la Turchia.

  • 08:29

    È salito ad almeno 284 il numero delle vittime in Turchia del terremoto

    È salito ad almeno 284 il numero delle vittime in Turchia del terremoto di magnitudo 7.8 che ha colpito nella notte il sud est del Paese e il nord della Siria: lo ha detto il vice presidente turco Fuat Oktay, come riporta Anadolu, aggiungendo che i feriti sono almeno 2.323. 

  • 08:28

    Curcio (Protezione civile): “Nostri team pronti a intervenire”

    “Stiamo lavorando per fornire la disponibilità dei nostri team con il Corpo nazionale del Vigili del fuoco ad intervenire. Abbiamo, attivati dal meccanismo europeo, dato la nostra disponibilità. Attendiamo di verificare se queste squadre vengono accettate. Il meccanismo funziona così: c’è il paese che richiede, in questo caso la Turchia. Altri paesi che offrono, tra cui l’Italia. E poi la Turchia deciderà, in funzione della vicinanza e di altri parametri, chi accettare”. Così Fabrizio Curcio, capo Dipartimento della Protezione civile su Rai Radio1. “I team – ha aggiunto – sono variabili, si cerca di caratterizzarli in base alle richieste e ai luoghi. È personale molto specializzato sulla ricerca e soccorso”. 

  • 08:28

    La Protezione Civile italiana ha già fornito la propria disponibilità per contribuire al primo soccorso”

    “La Protezione Civile italiana ha già fornito la propria disponibilità per contribuire al primo soccorso” in seguito al terremoto che ha colpito la Turchia. Lo riferisce Palazzo Chigi nel comunicato con cui la premier Giorgia Meloni ha espresso solidarietà alle popolazioni colpite.