Ucraina, la diretta – Reuters: “Usa pronti a inviare missili a lungo raggio a Kiev”. Cremlino: “Unico effetto sarà aggravare l’escalation”

Dopo il 'no' di Biden e degli alleati all'invio dei caccia F-16 a Kiev per paura di attacchi in territorio russo che provocherebbero un'ulteriore escalation del conflitto, da Washington arriva la notizia che per la prima volta potrebbe essere sbloccata la fornitura di missili a lungo raggio. Intanto gli ucraini denunciano le azioni dei russi a Bakhmut: "Uccidono chiunque trovino in giro"

Aggiornato: 11:54

  • 10:08

    La Spagna fornirà 4 Leopard a Kiev

    La Spagna pianifica l’invio di un numero compreso tra i 4 e i 6 tank Leopard 2A4 a Kiev. A riferirne è El Pais, citando fonti governative secondo cui la cifra finale dipenderà dalle condizioni dei 53 carri armati immagazzinati da un decennio presso il Gruppo di supporto logistico numero 41 a Saragozza, il cui urgente ripristino è in fase di trattative tra il ministero della difesa e l’industria militare, e dal contributo di altri paesi.

  • 10:08

    Kiev: “Uccisi 920 soldati russi in un giorno”

    La Russia ha perso nell’ultimo giorno 920 uomini, facendo salire a 128.420 le perdite fra le sue fila dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 128.420 uomini, 3.209 carri armati, 6.382 mezzi corazzati, 2.207 sistemi d’artiglieria, 458 lanciarazzi multipli, 221 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 293 aerei, 284 elicotteri, 4.061 autoveicoli, 18 unità navali e 1.951 droni.

  • 10:07

    Ex segretario Nato: “In un certo modo l’Alleanza partecipa alla guerra”

    L’ex segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen ritiene che i membri dell’Alleanza “in un certo modo” partecipino alla guerra in Ucraina, poiché la aiutano con le armi, ma la Nato in quanto tale non fa parte del conflitto e non invierà truppe lì. “La Nato non è parte della guerra. Ma no dovremmo nascondere che ogni singolo membro dell’Alleanza è parte della guerra”, ha detto Rasmussen durante una discussione nella commissione per gli affari esteri e la difesa del Parlamento europeo. Allo stesso tempo, l’ex segretario generale della Nato ha sottolineato che l’Ucraina ha il diritto di difendersi e chiedere aiuto ai suoi partner, pertanto l’aiuto militare degli alleati è conforme al diritto internazionale secondo la Carta delle Nazioni Unite. “Non dovremmo sorprenderci del fatto che in misura maggiore o minore partecipiamo a questa guerra per proteggere l’Ucraina. Ciò è pienamente in linea con il diritto internazionale”, ha detto, aggiungendo di essere personalmente per la fornitura di tutta la necessaria assistenza a Kiev, perché “la pace con un dittatore non porterà alla pace, ma al conflitto e alla guerra”.

  • 10:07

    Netanyahu: “Sto meditando sugli aiuti militari all’Ucraina”

    “Certo li sto esaminando”. Così il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha replicato ad una domanda della Cnn su possibili aiuti militari all’Ucraina – finora assenti da parte di Israele – compreso il sistema di difesa antimissili Iron Dome. Netanyahu ha poi notato che gli Usa di recente hanno preso 250.000 proiettili di munizioni, immagazzinati in Israele, e passati all’Ucraina. “È una decisione degli Usa – ha aggiunto – va bene, non ho problemi con questo”. E poi: “Anche Israele, francamente, agisce in modi che non elencherò qui contro la produzione di armi dell’Iran che sono usate contro l’Ucraina”.

  • 10:06

    Netanyahu: “Se me lo chiedono, sono pronto a fare da mediatore”

    Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sarebbe disposto a prendere in considerazione l’idea di svolgere opera di mediatore tra Russia e Ucraina a fronte di una richiesta di entrambi i paesi e degli Stati Uniti. “Se mi verrà chiesto da tutte le parti interessate, lo prenderò sicuramente in considerazione, ma non mi sto facendo avanti”, ha dichiarato in un’intervista alla Cnn, sottolineando che il tutto dovrebbe comunque avvenire nel “momento giusto e nelle circostanze giuste”. Una richiesta in tal senso dovrebbe arrivare anche dagli Stati Uniti perché “non ci possono stare troppi cuochi in cucina”, ha affermato. Netanyahu ha quindi riferito che gli era stato chiesto di fare da mediatore poco dopo l’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio dello scorso anno. All’epoca rifiutò perché era il leader dell’opposizione israeliana, non il primo ministro: “Ho una regola: un primo ministro alla volta”. La richiesta “non fu ufficiale”, ha aggiunto, senza voler precisare chi gli chiese di svolgere il ruolo di mediatore.

  • 10:05

    Reuters: “Gli Usa pronti all’invio di missili a lungo raggio”

    Gli Stati Uniti stanno preparando più di 2 miliardi di dollari di aiuti militari per l’Ucraina che dovrebbero includere per la prima volta razzi a lungo raggio, oltre ad altre munizioni e armi: lo riportano alcuni media citando la Reuters. Gli aiuti militari, secondo due dirigenti americani, dovrebbero essere annunciati già questa settimana. Si prevede inoltre che includano attrezzature di supporto per i sistemi di difesa aerea Patriot, munizioni di precisione guidate a distanza e armi anticarro Javelin.