Ucraina, diretta | No di Biden su F16 a Kiev. Visita di Xi a Mosca? Cortocircuito Russia-Cina: “Niente di certo”. Bombe russe su Bakhmut

Mosca e Minsk impegnate in esercitazioni congiunte. Nato: "Guerra oggi in Ue, domani in Asia". La conquista di Bakhmut consentirebbe alla Russia di interrompere le linee di rifornimento dell’Ucraina nell’area e di aprire una strada verso le città di Kramatorsk e Sloviansk

Aggiornato: 11:54

  • 12:43

    Lula: “Il Brasile non invia le munizioni, vuole la pace”

    “Il Brasile non ha alcun interesse a trasferire munizioni per la guerra tra Ucraina e Russia. Il Brasile è un Paese di pace. In questo momento bisogna trovare chi vuole la pace, parola che finora è stata usata pochissimo”. Lo scrive il presidente Luiz Inacio Lula da Silva sul suo profilo Twitter, in risposta alle polemiche sorte dopo la sua decisione di non dare l’ok all’invio di munizioni per i tank Leopard. “I cinesi hanno un ruolo molto importante in questa” partita. “Se andrò in Cina a marzo, voglio parlare della pace tra Russia e Ucraina con il presidente Xi Jinping”, aggiunge. 

  • 11:35

    Pechino: “Xi a Mosca? Nessuna informazione al momento”

    Cina e Russia “mantengono stretti contatti a vari livelli per promuovere la cooperazione bilaterale tra i due Paesi, contribuendo allo sviluppo globale pacifico: per quanto riguarda questa visita in particolare, al momento non ho informazioni da condividere”. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Mao Ning, in merito a quanto riferito ieri dal ministero degli Esteri russo, che ha ribadito l’invito di Putin al leader cinese Xi Jinping a recarsi in Russia in primavera, definendolo “un evento centrale” nelle relazioni fra Mosca e Pechino. L’invito era stato rivolto da Putin in un colloquio il 30 dicembre scorso.

  • 11:35

    Ex speechwriter di Putin alla Cnn: “Un golpe sta diventando possibile”

    L’ex speechwriter di Vladimir Putin Abbas Gallyamov dice in un’intervista alla Cnn che un colpo di stato militare sta diventando una possibilità in Russia. “L’economia russa si sta deteriorando. La guerra è persa. Ci sono sempre più cadaveri che tornano in Russia, quindi i russi incontreranno maggiori difficoltà e cercheranno di trovare una spiegazione al perché di tutto questo, guardando al processo politico e rispondendosi: ‘Beh, questo è perché il nostro Paese è governato da un vecchio tiranno, un vecchio dittatore'”, ha detto Gallyamov, riferendosi a Putin. Per Gallyamov, il golpe potrebbe arrivare nei prossimi 12 mesi.

  • 11:34

    Stoltenberg (Nato: “Guerra oggi in Europa, domani forse in Asia”

    “Pechino osserva con attenzione cosa sta accadendo oggi in Ucraina e questo potrà influenzare le sue decisioni future: ciò che accade oggi in Europa potrà accadere domani in Asia”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg nel corso del suo punto stampa con il premier giapponese Fumio Kishida. Giappone e Nato concordano che la sicurezza nell’area transatlantica e dell’indopacifico è “interconnessa” e che la guerra in Ucraina non è una sfida “solo europea”. “La Cina non è un nostro avversario ma bullizza i suoi vicini e minaccia Taiwan, dunque dobbiamo capire e gestire questa sfida”, ha aggiunto.

  • 10:21

    Mosca: “Xi in visita in Russia in primavera”

    Il presidente cinese, Xi Jinping, si recherà in visita di Stato in Russia in primavera. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri russo durante una conferenza stampa sui risultati delle attività della diplomazia nel 2022: “Nel prossimo anno, attraverso sforzi congiunti, la Russia e la Cina saranno in grado di rafforzare e far progredire ulteriormente i legami bilaterali. Come sapete, il presidente russo Vladimir Putin ha invitato il leader cinese Xi Jinping a compiere una visita di Stato nella Federazione russa in primavera. Riteniamo che questo diventerà un evento centrale nelle relazioni bilaterali nel 2023”. Il South China Morning Post scrive che il viaggio di Xi in Russia è atteso intorno all’anniversario dell’invasione dell’Ucraina, il 24 febbraio. Putin aveva invitato Xi durante una videochiamata di fine anno fra i due, ma il governo di Pechino non ha ancora confermato il viaggio.

  • 09:57

    “Le truppe russe hanno bombardato ieri il territorio della regione ucraina di Kherson 54 volte”

    Le truppe russe hanno bombardato ieri il territorio della regione ucraina di Kherson 54 volte, danneggiando edifici residenziali: lo ha reso noto su Telegram l’Amministrazione militare regionale, come riportano i media nazionali. “Gli occupanti russi hanno bombardato il territorio della regione di Kherson 54 volte. Il nemico ha aperto il fuoco con artiglieria, cannoni antiaerei, mortai e carri armati”, afferma il rapporto. Secondo l’Amministrazione, la stessa città di Kherson è stata bombardata sette volte, con danni agli edifici. Il microdistretto di Ostriv è stato colpito maggiormente. Ieri “non ci sono state vittime tra i civili”, conclude il comunicato. 

  • 09:25

    Kiev: “Uccisi 850 soldati russi durante l’ultima giornata di scontri”

    Le forze armate ucraine hanno annunciato oggi di aver ucciso 850 soldati russi durante l’ultima giornata di scontri. Il numero totale di soldati russi uccisi dall’inizio dell’invasione è salito a 127.500, dato che contrasta con quello fornito da Mosca, che da settimane non aggiorna il bilancio delle vittime. Dall’invasione russa, – ha reso noto su Facebook lo stato maggiore ucraino – sono stati distrutti 3.201 carri armati, 2.197 sistemi di artiglieria e 221 sistemi di difesa aerea. Sono inoltre stati abbattuti anche 293 aerei, 284 elicotteri, 1.951 droni, 796 missili da crociera, e distrutti 18 imbarcazioni, 5.048 mezzi e serbatoi di carburante e 200 pezzi di “equipaggiamento speciale”.0 La Russia non fornisce dati sulle vittime del conflitto da settembre, quando il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha confermato la morte di 5.937 soldati. Il portale di notizie russo Mediazona porta il numero totale dei decessi a 12.538, cifre che considera “confermate” da dati pubblicamente disponibili.

  • 09:25

    Human Rights Watch: “Mine antiuomo collocate dai militari di Kiev attorno alla città di Izium”

    Migliaia di mine antiuomo vietate sarebbero state collocate dai militari di Kiev attorno alla città di Izium, nell’est dell’Ucraina, quando era occupata dalle forze armate russe. Lo denuncia Human Rights Watch (Hrw), che chiede alle autorità ucraine di aprire un’indagine in merito. L’organizzazione segnala di aver documentato numerosi casi in cui razzi che trasportavano mine antipersona Pfm, note anche come mine “a farfalla” o mine a ”petalo”, sono stati lanciati contro aree occupate dalle truppe russe vicino a installazioni militari. L’Ucraina ha firmato la Convenzione per la messa al bando delle mine antiuomo nel 1997. Le forze armate russe hanno utilizzato mine di terra, comprese trappole che esplodono al contatto con le vittime, in numerose aree dell’Ucraina dal 24 febbraio. “Sembra che le forze ucraine abbiano ampiamente disperso mine antiuomo nell’area di Izium, causando vittime civili e ponendo un rischio continuo”, ha affermato Steve Goose, direttore delle armi di Human Rights Watch. “Le forze russe hanno ripetutamente usato mine antiuomo e commesso atrocità in tutto il paese, ma questo non giustifica l’uso da parte dell’Ucraina di queste armi proibite”, ha aggiunto.

  • 09:24

    Intelligence Uk: “Numero di truppe non sufficiente per avanzare nell’oblast di Donetsk”

    “I comandanti russi puntano verosimilmente a sviluppare un nuovo asse di avanzata nell’oblast di Donetsk, controllato dagli ucraini, e a deviare le forze ucraine dal settore fortemente conteso di Bakhmut. Esiste una possibilità realistica che le forze di Mosca continuino a realizzare avanzamenti locali nel settore. Tuttavia, è improbabile che la Russia disponga nell’area di un numero sufficiente di truppe non impegnate per ottenere importanti passi avanti dal punto di vista operativo”. A scriverlo è l’intelligence britannica, nell’ultimo rapporto sulla situazione sul fronte. “Negli ultimi tre giorni”, si legge nel rapporto, divulgato dal ministero della Difesa di Londra, la Russia ha infatti “apparentemente trasformato i suoi attacchi esplorativi intorno alle città di Pavlivka e Vuhledar in un assalto più concertato. Gli insediamenti si trovano 50 km a sud-ovest della città di Donetsk, e la Russia aveva precedentemente utilizzato la 155ma brigata di fanteria navale per un assalto fallito nella stessa area nel novembre scorso. Elementi del 155° risultano nuovamente coinvolti nel quadro di una forza delle dimensioni di almeno una brigata che è riuscita ad avanzare di diverse centinaia di metri oltre il piccolo fiume Kashlahach che ha segnato la linea del fronte per diversi mesi”.

  • 08:58

    La presidente dell’Ungheria: “Siamo dalla parte degli ucraini”

    “La domanda è come possiamo fermare l’aggressione russa evitando una Terza guerra mondiale. Il nostro obiettivo è un cessate il fuoco subito. Siamo dalla parte degli ucraini, li stiamo aiutando oltre le nostre forze, un milione di rifugiati sono arrivati in Ungheria. L’Europa? Credo sia giusto dire con fermezza: basta! Putin ha attraversato il Rubicone. Quanto ai mezzi, ci sono e devono esserci differenze tra i Paesi”. È quanto afferma, in un’intervista al Corriere della Sera, Katalin Novàk, presidente dell’Ungheria.