Ucraina, la diretta – Kiev a Berlino: “Dateci un sottomarino”. Biden e Scholz chiudono all’ipotesi di inviare caccia, Macron non lo esclude: “Nulla è vietato in linea di principio”

Il consigliere di Zelensky contro il Comitato olimpico internazionale, per non avere escluso la partecipazione di atleti russi e bielorussi alle Olimpiadi di Parigi 2024. Il Comitato olimpico: "Accuse diffamatorie". Peskov: “Più armi a Kiev porteranno a escalation significativa”. Croazia contro l'invio dei tank: "Così si allunga la guerra". Telefonata Putin-Bin Salman

Aggiornato: 11:54

  • 13:23

    Ue: “Sforzi di pace finora schiantati contro il muro di ignoranza del Cremlino”

    “L’obiettivo generale, definitivo e urgente è di assicurarsi che la pace torni in Ucraina il più presto possibile. Purtroppo tutti gli sforzi di pace finora sostanzialmente si sono schiantati contro il muro dell’ignoranza del Cremlino, che fino a oggi respinge qualsiasi tipo di iniziativa di pace e ogni possibilità di parlare e di porre fine a questo conflitto al più presto davanti a un tavolo negoziale. Per questo l’Ue continua ad aiutare l’Ucraina a difendersi”. Lo ha detto il portavoce della Commissione Ue Peter Stano parlando nel briefing quotidiano. 

  • 13:22

    Kiev: “Tank occidentali sul campo di battaglia in primavera”

    È “probabile” che le forze armate ucraine inizieranno a utilizzare i nuovi carri armati occidentali sul campo di battaglia “in primavera”. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa di Kiev, Alexey Reznikov, in un’intervista al canale televisivo canadese Cbc. 

  • 13:21

    Kiev: “Dalla Polonia segnali positivi sull’invio dei caccia”

    Dalla Polonia arrivano “segnali positivi” sul possibile invio all’Ucraina di aerei da combattimento. Lo ha detto il capo dell’ufficio presidenziale di Kiev, Andriy Yermak, in un messaggio su Telegram: “Continua il lavoro per ottenere caccia F16. Abbiamo segnali positivi dalla Polonia, che è pronta per inviarli in coordinamento con l’Alleanza atlantica”.

  • 13:20

    Ue: “Carri armati a Kiev sono risposta a Mosca, non escalation”

    La consegna dei carri armati all’Ucraina da parte di Paesi dell’Unione Europea non va considerata come una escalation nelle tensioni ma una risposta alle azioni della Russia, che continua ad attaccare l’Ucraina, comprese le sue infrastrutture energetiche e le aree residenziali. Lo ha detto un portavoce della Commissione Europea. “Visto che la Russia non abbandona la sua strategia di voler distruggere lo Stato ucraino, l’Ue sta aiutando l’Ucraina a difendersi”, ha aggiunto.  

  • 13:17

    Peskov: “Più armi a Kiev porteranno a escalation significativa”

    “L’Ucraina chiede sempre più armi” e ”l’Occidente sta incoraggiando queste richieste, si dice disponibile a fornire queste armi”. Il risultato, però, sarà “una escalation significativa” del conflitto. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov nel corso della conferenza stampa quotidiana. “E’ una situazione senza uscita: porta a una significativa escalation, porta i paesi della Nato a essere sempre più direttamente coinvolti nel conflitto, ma non ha il potenziale per cambiare il corso degli eventi e non lo farà”, ha affermato Peskov.

  • 13:16

    Lavrov: “Non ci siamo mai rifiutati di dialogare coi partner europei”

    La Russia non si è mai rifiutata di prendere parte a un dialogo paritario con i suoi partner europei o di cercare modi per risolvere i problemi di sicurezza. A dichiararlo è stato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, citato dal ministero. Lo riporta la Tass. “Non abbiamo mai saltato né un dialogo paritario con i nostri partner europei né una ricerca dei modi per affrontare le questioni di sicurezza. Rimaniamo fiduciosi di vedere prima o poi forze politiche in Europa che saranno in grado di agire in base ai propri interessi nazionali piuttosto che per l’ambizione di compiacere qualcuno dall’altra parte dell’Oceano. Allora ci sarà qualcuno con cui raggiungere un accordo”, ha affermato il ministro.

  • 13:14

    Lavrov: “Possibile stop ai rapporti diplomatici con Polonia e Paesi baltici”

    Una rottura delle relazione diplomatiche fra la Russia e la Polonia e gli Stati baltici “non è da escludere”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. Lo riporta la Tass. “Non siamo favorevoli alla rottura delle relazioni diplomatiche. Anche nella situazione più difficile, è necessario mantenere i canali di dialogo – ha aggiunto – ma non è escluso che questi Paesi, entrati in un vortice di rabbia anti-russa, decidano di interrompere completamente i contatti con noi”.  

  • 13:13

    Cinque morti in Ucraina nelle ultime 24 ore

    E’ di cinque morti e tredici feriti il bilancio delle vittime civili a causa dei raid russi effettuati sull’Ucraina nelle ultime 24 ore. Lo riporta il Kiev Independent citando le autorità locali. Sono state prese di mira le regioni di Donetsk, Kherson, Kharkiv, Sumy, Mykolaiv, Chernihiv, Zaporizhzhia, Dnipropetrovsk e Luhansk. In particolare – viene spiegato – la regione di Kherson è stata colpita 42 volte e gli attacchi hanno ucciso tre persone e ne hanno ferite altre otto. Le altre due vittime sono state registrate a Kharkiv e Krasnohorivka nella regione di Donetsk.  

  • 13:12

    Kiev: “Comitato olimpico internazionale promotore della guerra”

    Kiev ha definito oggi il Comitato olimpico internazionale un “promotore della guerra”: lo rende noto la presidenza ucraina. “Il Cio è un promotore della guerra, dell’omicidio e della distruzione. Il Cio guarda con piacere la Russia che distrugge l’Ucraina e poi offre alla Russia una piattaforma per promuovere il genocidio e incoraggia le sue ulteriori uccisioni. Ovviamente i soldi russi che comprano l’ipocrisia olimpica non hanno l’odore del sangue ucraino”: ha scritto su Twitter il consigliere presidenziale ucraino, Mikhaylo Podolyak. L’accusa segue la dichiarazione del Cio secondo cui l’organismo sportivo sta valutando le modalità di competizione degli atleti russi alle Olimpiadi di Parigi 2024. La settimana scorsa il ministro dello sport di Kiev, Vadym Guttsait, aveva detto che l’Ucraina valuterà un eventuale boicottaggio dei Giochi se il Cio ammetterà gli atleti russi e bielorussi.  

  • 13:10

    Scholz: “La guerra non si fermerà in conflitto Russia-Nato”

    Il conflitto in Ucraina non si trasformerà in una guerra fra Russia e Nato. Lo ha ribadito il cancelliere tedesco Olaf Scholz parlando al termine dell’incontro con il presidente cileno Gabriel Boric a Santiago. Lo riportano i giornali locali. “Questo non accadrà, lo impediremo con tutti i nostri sforzi”, ha detto Scholz spiegando che un’intensificazione del conflitto avrebbe “gravi conseguenze per il mondo intero”.