Brasile, assalto al Parlamento: arrestate 1.500 persone. Bolsonaro ricoverato in ospedale in Florida. Telefonata Biden-Lula

Migliaia di bolsonaristi hanno occupato e vandalizzato i palazzi del potere, poi sgomberati. Lula: "Terrorismo fascista" (la cronaca della notte). Il predecessore condanna i fatti: "Atti illegali". Rimosso il governatore della capitale. Rubata la Costituzione originale del 1988

Aggiornato: 12:08

  • 15:55

    Lula e leader istituzioni condannano “atti terroristici”

    I titolari dei tre poteri dello Stato hanno divulgato una nota congiunta in cui affermano di “rifiutare” gli “atti terroristici” commessi dai bolsonaristi radicali a Brasilia e chiedono alla popolazione di “difendere la pace e la democrazia”. La nota è firmata dal presidente della Repubblica, Luiz Inácio Lula da Silva, dal presidente pro tempore del Senato, Veneziano Vital do Rêgo, dal presidente della Camera, Arthur Lira, e dalla presidente della Corte suprema, Rosa Weber. Il documento è stato diffuso dopo un incontro tra di loro al Palacio do Planalto, a Brasilia. “I poteri della Repubblica, difensori della democrazia e della Carta costituzionale del 1988, respingono gli atti terroristici, vandalici, criminali e golpisti avvenuti ieri pomeriggio (domenica) a Brasilia”, si legge nel testo. “Chiediamo alla società di mantenere la serenità, in difesa della pace e della democrazia nella nostra patria”, viene aggiunto. 

  • 15:02

    Dem Usa: “Estradare Bolsonaro in Brasile. Ha usato lo stile Trump per ispirare i terroristi”

    Prime richieste in Usa per estradare Jair Bolsonaro in Brasile. Joaquin Castro, membro della commissione affari esteri della Camera, ha detto alla Cnn che Bolsonaro ha usato “il copione di Trump per ispirare i terroristi domestici per tentare di prendere il governo”. “Ora Bolsonaro è in Florida…dovrebbe essere estradato in Brasile… Gli Usa non devono dare rifugio a quest’uomo autoritario che ha ispirato il terrorismo domestico in Brasile”. Sulla stessa lunghezza d’onda la giovane star progressista Alexandria Ocasio-Cortez. “Quasi due anni dopo che il Capitol è stato attaccato da fascisti, vediamo i movimenti fascisti all’estero tentare di fare la stessa cosa in Brasile”, ha osservato Ocasio-Cortez, chiedendo che gli Usa “cessino di garantire rifugio a Bolsonaro in Florida”. L’estradizione è valutata dal dipartimento di giustizia dell’amministrazione Biden ma non è escluso che la Camera, ora controllata dai repubblicani con un ruolo decisivo dei trumpiani, possa tentare di mettersi politicamente di traverso.

  • 14:15

    Polizia arresta 1.200 persone nel campo dei fan di Bolsonaro

    Circa 1.200 persone sono state arrestate oggi nell’accampamento montato da oltre due mesi di fronte al quartier generale dell’esercito a Brasilia: lo rende noto GloboNews, precisando che gli arrestati sarebbero legati ai disordini scoppiati ieri all’esterno e all’interno dei palazzi del potere della capitale brasiliana. Secondo il portale, gli arresti sono stati eseguiti dalla polizia federale, in ottemperanza a quanto disposto ieri con decreto dal presidente della Repubblica, Luiz Inacio Lula da Silva. Gli arrestati sono stati portati al quartier generale della polizia federale con almeno 40 autobus.

  • 13:34

    Blocchi stradali dei fan di Bolsonaro in tutto il Paese

    Proseguono anche oggi, in Brasile, i blocchi stradali promossi dai sostenitori dell’ex presidente, Jair Bolsonaro, dopo l’assalto di ieri ai palazzi del potere di Brasilia: oltre allo Stato amazzonico di Mato Grosso – il più colpito, la notte scorsa, dalle proteste – si registrano blocchi anche su strade e autostrade di San Paolo, lo Stato più importante del Paese.
    Qui un gruppo di attivisti ha bloccato la Marginal Tieté, uno dei viali principali della megalopoli di San Paolo, dove hanno dato alle fiamme rifiuti e pneumatici, provocando un ingorgo di diversi isolati, ha riferito Rede Globo. Secondo la Polizia stradale federale, inoltre, ci sono blocchi stradali, totali o parziali, anche in altre regioni, in particolare nello Stato meridionale di Santa Catarina. Manifestazioni si starebbero svolgendo inoltre davanti ad alcune raffinerie di Petrobras.

  • 13:32

    L’audio del vice della Sicurezza: “Accordo con i manifestanti, tutto calmo”

    Le forze di sicurezza di Brasilia hanno informato ieri il governatore Ibaneis Rocha che l’ingresso “pacifico” e “organizzato” nella spianata dei ministeri era stato “negoziato” con i sostenitori dell’ex presidente Jair Bolsonaro poco prima dell’assalto. “Tutto calmo”, esordisce l’audio a cui ha avuto accesso il quotidiano Folha de Sao Paulo, in cui interviene il numero due del segretario alla Sicurezza, Fernando de Sousa Oliveira. “Abbiamo negoziato in modo che scendano in modo pacifico, organizzato, accompagnato. D’accordo”, dice Oliveira. “È un ambiente molto calmo, molto piacevole. Una manifestazione molto soft, totalmente pacifica”, ha sottolineato Oliveira nella sua ultima parte a Rocha.
    Il governatore del Distretto federale di Brasilia Ibaneis Rocha è stato rimosso oggi dal suo incarico dal giudice della Corte Suprema Federale Alexandre de Moraes.

  • 12:27

    La polizia è arrivata al campo dei bolsonaristi

    La polizia è arrivata al campo dove da oltre sessanta giorni protestano i sostenitori dell’ex presidente Jair Bolsonaro e dove ieri l’accesso era stato bloccato dall’esercito. Lo riporta la Cnn Brasil.

    Ricardo Cappelli, designato dal presidente Lula come responsabile dell’intervento del governo federale nel distretto di Brasilia, sta dando continuità al lavoro iniziato ieri, in relazione agli atti terroristici”, ha dichiarato il ministro della Giustizia, Flávio Dino (PSB), su Twitter.

  • 12:26

    Bolsonaro si trova a Orlando in una casa in affitto

    L’ex presidente del Brasile Jair Bolsonaro si trova a Orlando, in Florida, in una casa che ha preso in affitto da un professionista delle arti marziali vicino al Walt Disney World Resort. Lo scrive il New York Times ricordando che Bolsonaro ha lasciato il Brasile a fine dicembre, prima del giuramento del nuovo presidente, Luiz Inacio Lula da Silva. Da programma, Bolsonaro avrebbe voluto restare nella casa di Orlando per almeno un mese. Resta ora da vedere se l’assalto ai palazzi del governo di Brasilia da parte dei suoi sostenitori gli faranno cambiare programma.

  • 11:46

    Senatori al Congresso all’alba: attendono decreto Lula

    Il vicepresidente del Senato del Brasile Veneziano Vital e il capo del governo al Congresso Randolfe Rodrigues sono arrivati al palazzo del Congresso nazionale all’alba di oggi dopo l’assalto dei sostenitori di Jair Bolsonaro: secondo la Cnn, stanno aspettando l’arrivo del decreto di intervento federale nel Distretto Federale da parte del presidente Luiz Inácio Lula da Silva in modo da poter programmare il voto. Il presidente del Senato, Rodrigo Pacheco, arriverà a Brasilia nel pomeriggio e presiederà le votazioni.
    Il presidente Lula ha decretato un intervento federale nel governo di Brasilia e ha nominato Ricardo Cappelli, attuale segretario esecutivo del Ministero della Giustizia e della Pubblica Sicurezza. Capelli è il braccio destro del ministro della Giustizia e della Pubblica Sicurezza Flavio Dino.

  • 11:44

    Rubata la Costituzione originale del 1988

    I bolsonaristi che hanno assaltato gli edifici della Corte Suprema, del Congresso e del palazzo presidenziale oltre ad aver rotto finestre, ribaltato mobili, distrutto opere d’arte, hanno rubato la Costituzione originale del 1988. Armi sono state prelevate da un ufficio di sicurezza del presidente.

  • 11:14

    Corte suprema: smantellare tutti i “campi bolsonaristi”

    La Corte Suprema del Brasile ha ordinato oggi all’esercito di smantellare tutti i “campi bolsonaristi” che esistono sul territorio nazionale entro 24 ore dopo l’assalto di centinaia di seguaci dell’ex presidente Jair Bolsonaro alla sede del Congresso e della Corte Suprema, oltre che al palazzo presidenziale.
    Il magistrato Alexandre de Moraes ha sottolineato l’importanza che questi campi siano completamente smantellati mentre la polizia procede all’arresto di “tutti quei manifestanti che sono ancora nelle strade”. In una nuova ordinanza giudiziaria, Moraes ha affermato che “nulla giustifica l’esistenza di campi terroristici, finanziati con la compiacenza delle autorità civili e militari in maniera totalmente sovversiva e senza alcun rispetto della Costituzione”.
    Moraes ha anche avvertito che i comandanti e gli alti funzionari delle Forze Armate, della Polizia e del Ministero della Difesa saranno assicurati alla giustizia se questi campi continueranno ad esistere.