Ucraina, Kuleba: “Non è ancora il momento per la mediazione”. Il Nobel russo per la pace: “Da Putin guerra folle e criminale” – la diretta

"Se vuoi la pace, non mandi missili ogni settimana", dice il ministro degli Esteri di Kiev. Anche la Nobel ucraina Oleksandra Matviychuk chiude: "La pace non può essere raggiunta deponendo le armi". Via libera del Consiglio Ue a 18 miliardi di aiuti: aggirato il veto dell’Ungheria

Aggiornato: 13:01

  • In Evidenza
    10:18

    Kuleba: “Non è ancora arrivato il momento della mediazione, e il motivo è Putin”

    Il governo di Kiev guarda con favore ad un possibile ruolo della Santa Sede in una futura trattativa di pace ma “la triste verità è che non è ancora arrivato il momento per la mediazione e la ragione è il presidente Putin. Se vuoi la pace, non mandi missili ogni settimana per distruggere le nostre infrastrutture, non continui a mandare militari per catturare le nostre città, non annetta territori che sono di altri”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba ai giornalisti in missione con l’ambasciata ucraina presso la Santa Sede. “Arriverà il momento della mediazione e se la Santa Sede vorrà partecipare sarà benvenuta”.

    Leggi tutto
  • 18:20

    Nobel russo Rachinsky: “Il Cremlino ci ha consigliato di non ritirare il premio”

    In un’intervista esclusiva con la Bbc, il russo premio nobel per la pace 2022 Yan Rachinsky – direttore della ong russa Memorial – ha affermato che alla sua organizzazione era stato consigliato dalle autorità del Cremlino di rifiutare il premio, perché gli altri due co-vincitori – un’organizzazione ucraina per i diritti umani e un difensore dei diritti bielorusso incarcerato – sono stati ritenuti “inappropriati”. “Naturalmente, non abbiamo tenuto conto di questo consiglio”, ha detto Rachinsky.

  • 18:15

    Ue, via libera del Consiglio a 18 miliardi di aiuti all’Ucraina: aggirato il veto dell’Ungheria

    Il Consiglio ha raggiunto un accordo su un pacchetto legislativo che consentirà all’Ue di aiutare finanziariamente l’Ucraina per tutto il 2023 con 18 miliardi di euro. La proposta è stata adottata oggi dal Consiglio tramite procedura scritta e sarà presentata al Parlamento europeo per un’eventuale adozione la prossima settimana. Grazie a una modifica del regolamento si è riusciti ad aggirare il veto dell’Ungheria. “Quello che abbiamo fatto oggi è stato adottare il piano B in modo da poter iniziare i pagamenti all’Ucraina da gennaio”, riferisce una fonte Ue a LaPresse. “Le garanzie saranno fornite dagli Stati membri. Ciò richiedeva solo la maggioranza qualificata e non l’unanimità. Abbiamo formulato i testi in modo tale che l’Ungheria possa ancora unirsi in seguito, se lo desidera”, spiega la fonte.

  • 18:13

    Filorussi: “Dieci razzi ucraini su Donetsk”

    Le forze armate ucraine hanno bombardato Donetsk con dieci razzi grad. Lo affermano le autorità dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, citate dall’agenzia statale russa Tass

  • 18:11

    Kiev: “Proiettili russi su reparto maternità a Kherson”

    Le truppe russe hanno colpito un reparto di maternità nella città di Kherson. Lo ha dichiarato su Telegram il vice capo dell’ufficio del presidente ucraino, Kyrylo Tymoshenko. Secondo il funzionario, l’edificio è stato danneggiato ma operatori sanitari, pazienti e bambini sono rimasti illesi.

  • 16:08

    Kuleba alla Croce rossa: “Aiutateci a fermare le adozioni illegali dei bambini”

    “Ho chiesto alla Croce Rossa internazionale di aiutarci a fermare uno dei più odiosi crimini della Russia, il trasferimento forzato dei bambini ucraini, per poterli fare tornare a casa e impedire la loro adozione illegale”. È quanto scrive su Twitter il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, riferendo dell’incontro avuto con la presidente della Croce Rossa Internazionale, Mirjana Spoljaric. Durante il colloquio, Kuleba ha poi ringraziato la Croce Rossa per l’aiuto che sta fornendo all’Ucraina e “sottolineato la necessità che vengano liberati i nostri prigionieri di guerra”. A questo proposito, Spoljaric ha detto che rappresentanti della Croce Rossa avranno nuovi incontri con i prigionieri di guerra ucraini in mano alla Russia per verificare il loro stato di salute.

  • 16:06

    Intelligence Uk: “Sostegno iraniano alla Russia crescerà nei prossimi mesi”

    Il sostegno dell’Iran alle forze armate russe è destinato a crescere nei prossimi mesi e Mosca probabilmente offrirà a Teheran un livello di supporto militare “senza precedenti” in cambio. È quanto ritiene l’intelligence britannica, che nel consueto aggiornamento sulla situazione in Ucraina sottolinea come la Repubblica islamica sia diventata uno dei principali sostenitori militari della Russia dopo l’inizio della guerra a febbraio, mentre Mosca cerca di ottenere più armi, tra cui centinaia di missili balistici. “Se la Russia riuscirà a mettere in servizio un gran numero di missili balistici iraniani, probabilmente li userà per continuare ed espandere la sua campagna di attacchi contro le infrastrutture critiche nazionali dell’Ucraina”, avverte Londra. Un’analisi in linea con quella diffusa dal portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby. 

  • 16:01

    La premio Nobel ucraina Matviychuk: “Non raggiungeremo la pace deponendo le armi”

    L’ucraina Oleksandra Matviychuk, capo della ong Centro per le libertà civili e vincitrice del premio Nobel per la pace 2022 ricevendo il riconoscimento a Oslo ha dichiarato che la pace nel suo Paese non può essere raggiunta “deponendo le armi” contro la Russia. “Il popolo ucraino vuole la pace più di chiunque altro al mondo”, ha detto alla cerimonia. “Ma la pace per un Paese sotto attacco non può essere raggiunta deponendo le armi. Non sarebbe pace, ma occupazione”.

  • 15:58

    Il premio Nobel russo Rachinsky: “Da Putin guerra folle e criminale”

    Il russo Yan Rachinsky, premio Nobel per la pace 2022 e presidente della ong Memorial, ha criticato la guerra “folle e criminale” di Putin nel suo discorso di accettazione del premio, a Oslo. Sotto Putin, ha detto, “la resistenza alla Russia si chiama fascismo”, una distorsione diventata “la giustificazione ideologica per la folle e criminale guerra di aggressione contro l’Ucraina”.

  • 15:43

    Zelensky: “La città di Bakhmut distrutta dai russi”

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che le forze russe hanno “distrutto” la città di Bakhmut nel tentativo di conquistare la regione di Donetsk nell’Ucraina orientale. Sabato l’esercito di Kiev ha riferito di attacchi missilistici e aerei in più parti del paese. La Russia ha bombardato Bakhmut per più della metà dell’anno.