Ucraina, la diretta – Putin: “La minaccia nucleare sta aumentando”. La Ue annuncia il nono pacchetto di sanzioni: “Colpiremo le forze armate”

Il presidente russo dichiara che Mosca, che "è pronta a difendersi con ogni mezzo". E aggiunge: "L'operazione in Ucraina potrebbe essere lunga". Stoltenberg (Nato): "La Russia si prepara a lanciare una nuova offensiva in primavera. Non ci sono le condizioni per i negoziati"

Aggiornato: 13:01

  • In Evidenza
    16:17

    Putin: “La minaccia nucleare sta aumentando”

    La minaccia di una guerra nucleare “sta aumentando” e la Russia considera le armi nucleari come uno “strumento di difesa” per rispondere a un eventuale attacco. Lo ha dichiarato Putin, che ha aggiunto: “Non siamo impazziti. Sappiamo cosa sono le armi nucleari, abbiamo questi mezzi che si trovano in uno stadio più sviluppato e moderno di qualsiasi altro Paese al mondo. Ma non abbiamo intenzione di agitare queste armi come un rasoio davanti a tutto il mondo. Si tratta di un fattore di deterrenza”. 

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  • 19:25

    Sanzioni, Borrell: “Colpiremo duramente le forze armate russe”

    “Colpiremo duramente le forze armate russe, il settore militare e della difesa, le aziende che producono attrezzature militari o coloro che stanno pianificando gli attacchi missilistici che hanno come obiettivo i civili e le infrastrutture civili, in grave violazione del diritto internazionale”. Lo ha detto l’alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell illustrando il nono pacchetto sanzioni dell’Ue. “Dopo il cibo e la fame, Putin ha deciso di utilizzare l’inverno come arma: vuole interrompere le forniture di elettricità, riscaldamento e acqua per milioni di civili in Ucraina”, ha affermato.

  • 19:22

    Von der Leyen: “Taglieremo alla Russia l’accesso ai droni”

    “Taglieremo l’accesso della Russia a tutti i tipi di droni e veicoli aerei senza pilota. L’Ue propone di vietare le esportazioni dirette di motori per droni in Russia e l’esportazione verso Paesi terzi, come l’Iran, che potrebbero fornire droni alla Russia”. Lo ha annunciato il presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen nel video, pubblicato sui social, in cui spiega a grandi linee il nono pacchetto di sanzioni decise nei confronti di Mosca. “Affronteremo anche la macchina della propaganda russa sospendendo quattro nuovi canali e altre piattaforme di distribuzione. Proponiamo inoltre misure economiche aggiuntive contro il settore energetico e minerario russo, compreso il divieto di nuovi investimenti minerari in Russia. Questo pacchetto si aggiunge all’embargo totale dell’Ue sulle importazioni di petrolio russo trasportato via mare”, ha aggiunto.

  • 19:21

    Von der Leyen annuncia il nono pacchetto di sanzioni: “Colpirà duecento persone ed enti russi”

    “Proponiamo di aggiungere quasi duecento persone ed enti al nostro elenco di sanzioni. Ciò include le forze armate russe, nonché singoli ufficiali e società industriali della Difesa, ma anche membri della Duma di Stato, del Consiglio della Federazione, ministri governatori e partiti politici”. Lo ha annunciato in un videomessaggio pubblicato sui social la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. “Questo elenco”, ha aggiunto, “comprende figure chiave negli attacchi missilistici brutali e deliberati della Russia contro i civili e nel rapimento di bambini ucraini in Russia e nella spedizione di prodotti agricoli ucraini. In secondo luogo, proponiamo di introdurre sanzioni contro altre tre banche russe. Ciò include un divieto totale di transazione alla banca di sviluppo regionale russa”.

  • 18:02

    Condannato a 12 anni un sacerdote ucraino: “Era una spia russa”

    Un sacerdote ortodosso accusato di aver fatto trapelare informazioni sulle posizioni delle truppe ucraine alla Russia è stato condannato a 12 anni di carcere, riferisce il servizio di sicurezza ucraino (Sbu) citato dalla Cnn. Si tratta del rettore della Chiesa ortodossa ucraina della città di Lysychansk, nella regione di Lugansk, che secondo l’intelligence ucraina “ha passato agli occupanti informazioni sulle posizioni di combattimento delle truppe ucraine nella città, così come nell’area di Severodonetsk”. Il servizio di sicurezza ha riferito inoltre che il sacerdote ha “informato” i russi sui cittadini che potevano far parte della resistenza all’occupazione. Il prelato è stato arrestato ad aprile, due mesi prima che Lysychansk cadesse nelle mani delle forze russe: la Sbu ha affermato che era stato reclutato dalla Russia durante una visita nel 2014 e da allora era stato in costante contatto con un leader dell’autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk. Le autorità hanno aggiunto di aver raccolto prove contro altri due informatori russi nella stessa regione, tra cui un secondo sacerdote a Lugansk. 

  • 17:03

    Sindaco Kiev: “I russi vogliono farci morire congelati”

    “Non ci saremmo mai aspettati che avrebbero tentato di distruggere le infrastrutture civili delle nostre città. È genocidio. È terrorismo”. Lo ha detto al Guardian il sindaco di Kiev Vitali Klitschko, aggiungendo che “vogliono congelare la popolazione civile. Vogliono ucciderci, vogliono avere un’Ucraina senza ucraini”. “Grazie ai nostri militari – prosegue Klitschko – che ieri hanno messo fuori uso tutti i missili lanciati contro Kiev. Ma solo due settimane fa ci siamo avvicinati a un blackout totale. Allora la temperatura era sopra lo zero ma immaginate la stessa situazione se accadesse ora quando fuori ci sono quasi -10 e senza elettricità, acqua o riscaldamento. Le conseguenze sarebbero disastrose”. “In quell’attacco – dice ancora – quasi tutta la città era senza elettricità. Per le successive 12 ore abbiamo lavorato giorno e notte per ripristinare la corrente”. Il sindaco di Kiev elenca le 45 stazioni della metropolitana sotterranea che rimarranno aperte come rifugi e forniranno la ricarica del telefono e Internet, oltre a suggerimenti per sopravvivere a un blackout prolungato. “È per lo scenario peggiore – spiega l’ex pugile, campione del mondo diventato politico – Dobbiamo dire alle persone cosa devono fare se la situazione diventa critica e non hanno Internet e la connessione ai media”.

  • 16:21

    Kirby: “Non abbiamo incoraggiato Kiev ai raid contro basi russe”

    “Siamo stati coerenti sulle nostre preoccupazioni per una escalation”, ha spiegato il portavoce della Sicurezza nazionale Usa, John Kirby. “Non li abbiamo incoraggiati a farlo”, ha aggiunto, riferendosi ai raid dei droni contro due basi aeree russe attribuiti a Kiev. La stessa chiarezza, ha aggiunto, è stata espressa dagli Usa all’Ucraina in relazione alla responsabilità sui sistemi d’arma.

  • 16:17

    Putin: “La minaccia nucleare sta aumentando”

    La minaccia di una guerra nucleare “sta aumentando” e la Russia considera le armi nucleari come uno “strumento di difesa” per rispondere a un eventuale attacco. Lo ha dichiarato Putin, che ha aggiunto: “Non siamo impazziti. Sappiamo cosa sono le armi nucleari, abbiamo questi mezzi che si trovano in uno stadio più sviluppato e moderno di qualsiasi altro Paese al mondo. Ma non abbiamo intenzione di agitare queste armi come un rasoio davanti a tutto il mondo. Si tratta di un fattore di deterrenza”. 

  • 16:14

    Merkel: “Accordi di Minsk hanno permesso a Kiev e Nato di organizzarsi”

    Gli accordi di Minsk sono stati firmati per “dare all’Ucraina il tempo” di rafforzare il Paese, ha detto l’ex cancelliere tedesco Angela Merkel in un’intervista al quotidiano tedesco Zeit. “Gli accordi di Minsk del 2014 – ha affermato l’ex cancelliere in carica dal 2005 al 2021 – sono stati un tentativo di dare tempo all’Ucraina per diventare più forte, come si può vedere oggi. L’Ucraina del 2014-2015 non era l’Ucraina moderna di oggi”. “Era chiaro a tutti” che il conflitto era in fase di stallo e il problema non era stato risolto “eppure questo è stato proprio ciò che ha dato all’Ucraina un tempo prezioso”, ha detto ancora la Merkel, esprimendo dubbi sul fatto che allora gli Stati della Nato sarebbero stati in grado di sostenere Kiev nella misura in cui lo fanno ora. 

  • 16:11

    Putin: “L’Occidente non può non sapere delle bombe ucraine sui civili”

    L’Occidente e le organizzazioni internazionali per i diritti umani internazionali “non possono non essere a conoscenza” dei bombardamenti ucraini sulle aree residenziali del Donbass. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin parlando al Consiglio per i diritti umani russo.