Ucraina, la diretta – Attacchi massicci di Mosca nel Donbass. Attivisti: “I russi hanno giustiziato dei civili nel Luhansk”

Notte di bombardamenti a tappeto in diverse aree del Donbass. A Zaporizhzhia i militari ucraini respingono un'offensiva russa: "Uccisi 300 soldati del Cremlino". A Kiev è di nuovo emergenza blackout

Aggiornato: 13:00

  • 17:16

    Attacchi russi nel Dnipro: ucciso un civile

    Un civile è morto a seguito di bombardamenti nel distretto di Nikopol, nella regione di Dnipro da parte delle truppe russe. Lo ha riferito il capo del consiglio regionale di Dnipro, Mykola Lukashuk, come riporta Ukrinform. “I russi hanno ucciso un’altra persona pacifica. A seguito del bombardamento nemico della comunità Pokrovsk nel distretto di Nikopol, avvenuto nel pomeriggio, un uomo è morto”, ha scritto Lukashuk.

  • 14:40

    Kiev: “I russi usano granate chimiche vietate”

    L’esercito russo sta usando granate vietate alla clorpicrina K-51 contro l’esercito ucraino nell’Est del Paese: ha riferito il servizio stampa delle Forze armate ucraine su Telegram, citato da Unian. “Utilizzano armi chimiche proibite, gli occupanti lanciano granate alla clorpicrina dai droni sui nostri difensori a Est”, si legge nel post.

  • 13:26

    La prossima settimana Putin terrà un discorso al Cremlino

    Il presidente russo Vladimir Putin parlerà la prossima settimana al Cremlino in occasione della Giornata degli eroi della patria. Lo ha confermato alla Tass il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

  • 13:00

    Kiev: “Morti 10-13mila nostri soldati”

    Sono 10-13mila i soldati ucraini uccisi dall’inizio dell’invasione russa a febbraio. Un numero di gran lunga inferiore alle stime formulate dai leader occidentali, secondo Mykhailo Podolyak, alto consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Abbiamo i dati ufficiali dello stato maggiore, i dati del comando centrale, e ammontano a 12.500-13000 persone uccise”, ha affermato, aggiungendo che il numero delle vittime civili è “significativo”.

  • 12:59

    Più di 500 località ucraine senza corrente

    Più di 500 località ucraine sono ancora oggi senza corrente in seguito ai bombardamenti russi delle ultime settimane che hanno causato danni alla rete elettrica del Paese, ha dichiarato in tv il viceministro degli Interni Yevgeny Yenin. “L’esercito russo continua ad attaccare le infrastrutture essenziali del Paese. Attualmente 507 località in otto regioni del nostro Paese sono tagliate fuori dalla rete elettrica”, ha detto. Il governatore di Mykolaiv Vitali Kim ha aggiunto: “Dobbiamo resistere”, mentre più volte al giorno le interruzioni di corrente fanno sprofondare milioni di ucraini nel buio e nel freddo.

  • 12:33

    Kiev: “Bombardati condomini a Kherson, un morto”

    Nella giornata di ieri l’esercito russo ha colpito per 46 volte la regione meridionale di Kherson, prendendo di mira i quartieri residenziali, infrastrutture civili e uccidendo un civile: ha riferito il capo dell’Amministrazione militare regionale Yaroslav Yanushevych, citato da Ukrinform. “Gli occupanti russi hanno bombardato il territorio della regione di Kherson 46 volte. Il nemico ha sparato con artiglieria, carri armati, mortai e lanciarazzi contro zone popolate della regione. I russi hanno colpito ancora una volta i quartieri residenziali di Kherson, case private e condomini. Anche altre infrastrutture civili della città sono state danneggiate”, ha detto Yanushevych, capo dell’Amministrazione militare regionale di Kherson.

  • 12:33

    Kiev: “Attacco di Mosca nella notte a Zaporizhzhia, uccisi 300 militari russi”

    Cruenta battaglia nella notte in Ucraina nella regione sud-orientale di Zaporizhzhia, dove l’esercito russo ha attaccato un villaggio innescando la risposta delle unità ucraine: “Trecento militari della Federazione (russa) sono rimasti uccisi o feriti”, ha riferito il capo dell’amministrazione militare regionale, Oleksandr Starukh.

  • 12:32

    Media: “I russi stanno evacuando i reperti dai musei in Crimea”

    La Federazione russa sta portando materiale da imballaggio in Crimea per “evacuare” i musei, ha riferito l’organizzazione non governativa Crimean Institute of Strategic Studies indicando che esiste una minaccia per le collezioni museali poichè ‘i russi possono rubare oggetti preziosi”. Lo riporta Unian commentando che “gli occupanti si stanno preparando a ripetere lo stesso scenario di fuga dalla Crimea già visto quando hanno lasciato Kherson”. “Il materiale di imballaggio per l’evacuazione delle collezioni è stato portato in alcuni musei della Crimea. Secondo informazioni esclusive, l’evacuazione può iniziare in caso di ritiro delle truppe d’invasione a Perekop. Per gli esperti dell’Istituto, la cosiddetta ‘evacuazionè può probabilmente iniziare prima, con il dispiegamento offensivo delle Forze armate ucraine sulla riva sinistra del Dnipro. Stiamo monitorando la situazione”.

  • 12:30

    Attivisti: “I russi hanno giustiziato un gruppo di civili nella regione di Luhansk”

    Gli occupanti russi hanno giustiziato pubblicamente un gruppo di civili nella parte occupata della regione di Lugansk: lo ha riferito l’attivista e avvocato ucraino Sergiy Sternenko su Telegram, postando le relative immagini, come riporta Ukrinform. “Nella regione di Luhansk, i russi hanno giustiziato pubblicamente dei civili. È stata una mossa di facciata, in modo che tutti la vedessero. E il mondo deve vederlo. Una vera e propria vile faccia russa di disumani che ostentano le loro atrocità”, ha scritto Sternenko.

  • 12:29

    Emergenza blackout a Kiev

    Emergenza blackout a Kiev e nell’intera regione sono stati annunciati oggi dalla società elettrica Dtek che specifica di non poter seguire le interruzioni di corrente già pianificate e che i tecnici “stanno facendo tutto il possibile per stabilizzare la situazione”, come riporta Ukrinform. Oggi il meteo indica nella capitale ucraina una temperatura di meno cinque gradi e gelate. Il direttore di Dtek Dmytro Sakharuk ha dichiarato che sarà possibile tornare alle interruzioni di corrente di stabilizzazione solo dopo l’aumento delle capacità del sistema.