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Missili in Polonia, Usa chiudono il caso: “Sparati dall’Ucraina, ha diritto a difesa”. Pentagono: “Improbabile che Kiev riesca a liberare l’intero Paese”

Missili in Polonia, Usa chiudono il caso: “Sparati dall’Ucraina, ha diritto a difesa”. Pentagono: “Improbabile che Kiev riesca a liberare l’intero Paese”
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Gli Usa premono per una svolta negoziale – IL PUNTO

La posizione dell’amministrazione Usa sui missili caduti in Polonia è chiara: “Si tratta di missili di difesa ucraini, tuttavia Mosca è l’ultima responsabile di tutto questo”, spiega il capo del Pentagono Lloyd Austin, sottolineando che Kiev “ha tutto il diritto di difendersi” e che l’offensiva russa alle infrastrutture energetiche è “un crimine di guerra”. Parole che chiudono il caso, nonostante Volodymyr Zelensky continui a sostenere che si tratti di vettori russi, “non ci sono dubbi”. 

Detto questo, il governo Usa continua a premere per una svolta negoziale. Negli ultimi giorni si sono intensificati i contatti dell’amministrazione Biden con funzionari del Cremlino e di Kiev, con il capo della Cia William Burns a fare la spola come mediatore speciale, incontrando anche il presidente polacco Andrzej Duda. Con l’arrivo dell’inverno, è la linea dell’amministrazione Biden, i combattimenti tenderanno a diminuire e potrebbe essere la finestra per trovare una soluzione politica. E oggi il capo di stato maggiore Usa, Mark Milley, in conferenza stampa al Pentagono ha voluto sottolineare che “la probabilità di una vittoria militare ucraina che cacci via tutti i russi dal Paese, inclusa la Crimea, è molto bassa“.

La linea usa era parsa evidente fin dalle parole di Joe Biden nella conferenza stampa convocata all’alba di Bali a poche ore dalla notizia che un missile si era abbattuto sulla Polonia uccidendo due persone, quando il presidente Usa aveva dichiarato “improbabile” che il razzo fosse partito dalla Russia. Il presidente americano sa che la posta in gioco è altissima e deve evitare un’escalation del conflitto con Mosca che porterebbe alla Terza Guerra Mondiale, il cui rischio il capo della Casa Bianca evoca dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina.

Momenti chiave

    • 19:24

      Pentagono: “Il missile è di Kiev, ha diritto di difendersi”

      “L’Ucraina ha tutto il diritto di difendersi contro la Russia”. Lo ha detto il capo del Pentagono Lloyd Austin in una conferenza stampa dopo il gruppo di contatto ribadendo la valutazione del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa che al momento non c’è nulla che contraddica l’indagine preliminare della Polonia sui missili che hanno colpito il loro territorio. “Si tratta di missili di difesa ucraini, tuttavia Mosca è l’ultima responsabile di tutto questo”, ha sottolineato il segretario alla Difesa Usa. “La crudeltà della Russia che continua a bombardare obiettivi civili e strategici non fa che aumentare il nostro impegno a sostenere Kiev”, ha aggiunto.

    • 18:36

      Usa: “Il missile era ucraino, ma la responsabilità è russa”

      Al momento gli Stati Uniti non hanno raccolto nessuna prova che “contraddica la valutazione preliminare del presidente Duda secondo cui il missile esploso in Polonia era ucraino”. Lo dichiara la portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, Adrienne Watson, sottolineando tuttavia che al di là delle conclusioni dell’indagine “è chiaro che la responsabile ultima di questo tragico incidente è la Russia, che ha lanciato una raffica di missili contro l’Ucraina destinati a colpire le infrastrutture civili”. “L’Ucraina aveva – e ha – tutto il diritto di difendersi”, ha aggiunto.

    • 18:15

      Zelensky: “Il missile caduto in Polonia non è nostro, non ci sono dubbi”

      Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky è convinto che il razzo caduto in Polonia ieri sia russo. “Non ho dubbi che non fosse il nostro razzo”, ha detto ai giornalisti a Kiev, secondo quanto riportato da Interfax Ukraine e rilanciato dai media internazionali. Il leader ha detto di aver ricevuto rapporti dal comando delle forze armate e dell’aeronautica, e “non può che fidarsi di loro”. Zelensky ritiene inoltre che l’Ucraina avrebbe dovuto essere autorizzata a ispezionare il luogo dell’incidente. “Possiamo non dire le conclusioni finali? Abbiamo il diritto di far parte della squadra investigativa? Certo”, ha detto.

    • 17:17

      Ucraina proroga la legge marziale fino a febbraio 2023

      Il parlamento ucraino ha approvato una nuova proroga della legge marziale e della mobilitazione delle forze armate fino al febbraio del 2023, mese in cui si compirà il primo anniversario dell’offensiva militare lanciata dalla Russia. Le misure, approvate a larga maggioranza, sono state introdotte per la prima volta il 24 febbraio scorso, poco dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha dato l’ordine di invadere l’Ucraina, e saranno in vigore fino al 19 febbraio, secondo quanto riferisce l’agenzia Unian. Sarà la quinta proroga, la terza consecutiva di 90 giorni, della legge marziale.

    • 17:13

      Fonti Usa: “L’Ucraina ci ha detto di aver tentato di intercettare un missile russo vicino alla Polonia”

      L’esercito ucraino ha rivelato agli Stati Uniti e agli alleati di aver tentato di intercettare un missile russo nella stessa fascia oraria e vicino al luogo dell’attacco missilistico di ieri in Polonia. Lo ha detto una fonte americana alla Cnn, secondo cui non è chiaro se questo missile sia lo stesso che ha colpito la Polonia.

    • 16:51

      Mosca convoca l’ambasciatore polacco

      L’ambasciatore polacco a Mosca è stato convocato presso il ministero russo degli Esteri. Lo riferiscono fonti diplomatiche citate dalla Tass.

    • 16:40

      Russia: “Kiev sfrutta ogni occasione per accusarci”

      Kiev usa ogni occasione per accusare la Russia e cercare di consolidare l’Occidente. Lo sottolinea il ministero degli Esteri di Mosca, citato dalla Tass, in merito al missile caduto in Polonia, aggiungendo che la reazione di alcuni Paesi della Nato sull’accaduto è stata “oltraggiosa”.

    • 15:28

      Kiev: “Liberato un altro villaggio nella regione di Luhansk”

      L’esercito ucraino ha liberato il villaggio di Makiyivka, nella regione di Lugansk. Lo annuncia il ministero della Difesa ucraino mostrando un video dell’insediamento liberato, come riporta Unian. “Il villaggio di Makiyivka, nella regione di Lugansk, è sotto il controllo dell’Ucraina! Non una sola casa sopravvissuta, distruzione e morte sono le conseguenze della ‘pace russà che ha regnato qui per 8 mesi”, si legge in un messaggio su Facebook.

    • 14:47

      Ucraina: “Abbiamo prove sui russi, dateci l’accesso al luogo in cui è caduto il missile”

      L’Ucraina chiede “l’accesso immediato” al luogo in cui è caduto il missile sul confine in Polonia. “Siamo favorevoli a uno studio congiunto dell’incidente. Siamo pronti a consegnare le prove che abbiamo della pista russa. L’Ucraina chiede che venga concesso immediatamente l’accesso al sito dell’esplosione ai rappresentanti del ministero della Difesa e del servizio di guardia di frontiera statale”, ha scritto su Twitter Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza ucraino, citato da Unian.

    • 14:46

      Nato: “Non è stato richiesto alcun incontro in base all’articolo 4”

      Gli alleati della Nato “concordano sull’approccio, per cui non c’è stata una richiesta di incontro in base all’articolo 4, sulla base dell’analisi e da quanto emerso finora dalle indagini in corso”. Lo dice il segretario generale dell’Alleanza atlantica Jens Stoltenberg, in conferenza stampa a Bruxelles. L’articolo 4 del Trattato dell’Atlantico del Nord prevede che gli alleati si consultino “ogni volta che, nell’opinione di uno di essi, l’integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza” di un Paese membro dell’Alleanza “fosse minacciata”. Con il presidente polacco Andrzej Duda, continua Stoltenberg, “abbiamo concordato sull’importanza di aspettare i risultati delle indagini in corso. Tutti gli alleati concordano sul fatto che non abbiamo indicazioni che si è trattato di un attacco deliberato. Tutti concordiamo che la Russia, con la guerra in Ucraina, ha responsabilità” per quanto accaduto nella Polonia sudorientale ieri pomeriggio.