Governo, la diretta – Il governo Meloni ottiene la fiducia al Senato: 115 i sì, 79 i no. Renzi apre al presidenzialismo e attacca il Pd: “Non è opposizione, ma masochismo”

Dopo aver incassato la fiducia a Montecitorio con 235 favorevoli (leggi), la premier è intervenuta a Palazzo Madama e ha dichiarato che "il salario minimo non è la soluzione al lavoro povero". Grillo ha visto i parlamentari insieme a Conte. Mentre Salvini ha ricevuto Moratti per parlare di Pnrr. Fdi ha rivelato il primo atto del governo: un regalo agli evasori

Aggiornato: 11:45

I fatti più importanti

  • 18:05

    Meloni: “Sul Covid fatte scelte senza basi scientifiche”

    “Sono d’accordo con Lorenzin sul riconoscimento del valore della scienza e per questo penso che dobbiamo scambiarla mai con la religione. Infatti, quello che non abbiamo condiviso dei vostri governi è il fatto che non ci fossero evidenze scientifiche alla base dei provvedimenti che prendevate”. Lo dice la premier Giorgia Meloni in replica al Senato in occasione della fiducia al governo facendo riferimento alle misure restrittive nella lotta al Covid.

  • 18:04

    Meloni: “Non possiamo passare dalla dipendenza dal gas russo alla Cina”

    “Non possiamo pensare di demolire filiere di eccellenza produttiva nazionale per assecondare obiettivi stabiliti prima della guerra e in un contesto diverso da quello di oggi. Non ci renderemo mai disponibili a passare dalla dipendenza dal gas russo alla dipendenza dalle materie prime cinesi, non mi sembra una strategia intelligentissima”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in sede di replica al Senato.

  • 18:03

    Meloni: “Incalziamo l’Europa a dare soluzioni comuni”

    In Europa “si ragiona sul price cap dinamico, vedremo i tempi. Incalziamo l’Europa a dare soluzioni comuni e c’è il tema della separazione del gas da altre fonti energetiche. Siamo pronti e se anche l’Europa non darà risposte” il governo è pronto a lavorare al “disaccoppiamento crescente anche sulla base delle determinazioni europee”. Lo dice la premier Giorgia Meloni in replica al Senato in occasione della fiducia al governo.

  • 18:02

    Meloni: “Fondi da pieghe bilancio ed extra profitti”

    L’emergenza energetica è “la priorità di secondo livello” cui intende lavorare il governo che “in attesa che i provvedimenti” in essere “impattino davvero sul costo dell’energia dovrà “lavorare con molta puntualità a interventi calibrati per le imprese e le famiglie e recuperando risorse dalle pieghe del bilancio, dagli extraprofitti (con una norma che per me è da riscrivere) e dai ricavi dello Stato”. Lo ha detto il premier Giorgia Meloni in sede di replica al dibattito di fiducia in Senato avvertendo che “se non si procederà con velocità, la speculazione ripartirà. Ma tutto quello che c’è da fare – ha assicurato – lo faremo”.

  • 17:57

    Meloni: “Riprendere l’estrazione del gas italiano”

    “Servono misure che nel medio-termine liberino l’Italia da una dipendenza energetica inaccettabile. Penso all’estrazione di gas naturale, Penso che le risorse nazionali vadano utilizzate come chiede l’Europa. Poi estraggono altre nazioni e non è che il gas estero inquina di meno”.

  • 17:55

    Meloni: “Tutto quello che si può fare contro la speculazione siamo pronti a farlo”

    “Tutto quello che si può fare contro la speculazione siamo pronti a farlo”. Lo dice la premier Giorgia Meloni in replica al Senato in occasione della fiducia al governo parlando della crisi energetica.

  • 17:51

    Meloni: “Sono emerse le scarse risorse che disporremo”

    Dagli interventi oggi al Senato sono anche emerse diverse criticità e “sono emerse le scarse risorse che disporremo” per affrontare le emergenze. “Emerge una realtà, gli interventi ci aiutano a fare una grande operazione di verità sulle condizioni dell’Italia che ereditiamo anche da chi ci accusa”. Lo ha detto Giorgia Meloni nella sua replica al Senato.

  • 17:47

    Meloni: “Ringrazio per il dibattito franco, rispettoso e composto”

    “Ringrazio tutti i senatori che sono intervenuti per un dibattito franco, rispettoso e soprattutto composto”. Lo ha detto ila premier Giorgia Meloni in sede di replica al dibattito di fiducia in Senato.

  • 17:33

    Berlusconi: “Situazione è difficile, ma diamo convintamente la fiducia”

    “La situazione è difficile ma noi diamo convintamente la nostra fiducia”. Lo ha detto Silvio Berlusconi conversando al Senato con i cronisti e rispondendo a chi gli chiede se il Governo è compatto e se sono state superate tutte le difficoltà.

  • 17:16

    Scarpinato: “La vostra lotta alla mafia valga anche per quella dei colletti bianchi e la corruzione”

    Intervento durissimo del senatore M5s Roberto Scarpinato in Aula al Senato. Che punta il dito contro “il depistaggio delle stragi neofasciste”, a partire da quella di piazza Fontana, e sulle parole di Giorgia Meloni contro il reato di tortura per i fatti del G8 di Genova: “non bastano né le prese di distanze dal fascismo – scandisce l’ex magistrato – né la neo condiscendenza del presidente La Russa nel dichiarare chiusi i ponti con il passato per instaurare una nuova fase di riconciliazione nazionale”. Questa, per il senatore grillino, “sarà possibile solo quando ci sarà verità sulle stragi del neofascismo e verranno esclusi dal vostro Pantheon taluni personaggi”. “Resta viva – va avanti Scarpinato – la preoccupazione sul vostro voler mettere mano alla Costituzione” con la riforma del “presidenzialismo che potrebbe rivelarsi una ritorsione autoritaria” che porterà “all’uomo solo al comando. Quanto alla fermezza nella lotta contro la mafia, mi auguro che valga anche contro la mafia dei colletti bianchi, che va a braccetto con la corruzione. La mia perplessità si regge sul fatto che la vostra maggioranza si regge anche su una forza politica il cui leader…”, ma qui Scarpinato viene interrotto dal presidente La Russa, per aver superato i due minuti previsti. Dunque si apre un breve battibecco tra i due, con il senatore M5s che polemizza sulla ‘tagliola’, tanto che La Russa insiste affinché termini il suo intervento. “Vede, presidente – conclude dunque Scarpinato – noi siamo le nostre scelte, le scelte che compiamo, e lei da tempo ha scelto da che parte stare, non dalla parte degli ultimi”.