Nuovo audio di Berlusconi: “Non dico cosa penso di Zelensky”. Meloni: “Chi non segue linea atlantica non sarà al governo, a costo di non farlo”

Mentre Mattarella convoca le consultazioni (il calendario), le parole del leader di Fi complicano la strada (ascolta). Botta e risposta con Meloni: "Nessuno metta in discussione i miei valori". Letta: "Minata la credibilità ". M5s-Azione: "Tajani non può andare agli Esteri"

Aggiornato: 23:11

I fatti più importanti

  • 19:10

    Montecitorio, eletto l’ufficio di presidenza

    Il presidente della Camera Lorenzo Fontana ha proclamato eletti i componenti dell’Ufficio di presidenza di Montecitorio. I vicepresidenti sono Fabio Rampelli (Fdi), Giorgio Mulè (Fi), Anna Ascani (Pd) e Sergio Costa M5S). I questori sono Paolo Trancassini (Questore anziano), Alessandro Benvenuto (Lega) e Filippo Scerra (M5S). I segretari sono Fabrizio Cecchetti, Chiara Colosimo, Giovanni Donzelli, Riccardo Zucconi, Anna Patriarca, Gilda Sportiello, Roberto Traversi e Chiara Braga.

  • 19:04

    Prodi: “Le parole di Berlusconi sono incommentabili”

    “Le parole di Berlusconi sono incommentabili, non le voglio commentare. Sono solo rattristato”. Lo dice a LaPresse l’ex presidente della Commissione europea ed ex presidente del Consiglio, Romano Prodi, commentando le frasi di Silvio Berlusconi, sul conflitto ucraino.

  • 18:59

    Conte: “Berlusconi? Inaccettabile. Fi non può avere la Farnesina. Lo diremo a Mattarella”

    “Alla luce delle ultime e più complete dichiarazioni del presidente Berlusconi sul conflitto russo-ucraino, si pone un problema per il nostro Paese. Non credo che possa essere accettato che Forza Italia esprima un ministro degli Esteri. È un problema serio per la credibilità e l’immagine del nostro Paese anche all’estero. Una questione politica seria che porremo con chiarezza presidente Mattarella nel corso delle consultazioni”. Lo ha dichiarato il leader del M5s Giuseppe Conte.

  • 18:41

    Salvini: “Io ministro? Vorrei fare qualcosa che serva. Magari anche da vicepremier”

    “Nelle prossime ore ne parliamo, mi interessa fare qualcosa che serva agli italiani. Una mezza idea ce l’ho, per affrontare una bella sfida e dimostrare che si può sbloccare quello che da decenni è bloccato”. Così il leader della Lega Matteo Salvini rispondendo a chi, in diretta su Facebook, gli chiede che diventerà ministro. E ha aggiunto: “Magari anche da vice presidente del Consiglio, per dire sì per sbloccare cantieri, porti, autostrade e ferrovie”.

  • 18:39

    Letta: “Parole di Berlusconi gravissime, governo nasce nell’ambiguità”

    “Le dichiarazioni di Berlusconi sono gravissime, incompatibili con il posizionamento dell’Italia e dell’Europa. Sono parole che pongono il nostro Paese fuori dalle scelte europee e occidentali e che minano alla base la credibilità del possibile nuovo esecutivo. Ogni governo che nasce in Europa oggi deve scegliere se stare con Putin o stare con l’Ucraina e con l’Unione Europa. Il governo Meloni sta nascendo sotto il segno della peggiore ambiguità”. Così Enrico Letta, segretario nazionale del Pd.

  • 18:30

    Pd: “Da Berlusconi parole filoputiniane, Meloni che dice?”

    “Quella pronunciata da Berlusconi è la ricostruzione più filoputiniana mai sentita in Occidente ed è un falso storico. Mi chiedo come sia possibile che Meloni – che dice di sostenere convintamente l’Ucraina – possa sopportare queste esternazioni che minano pesantemente la credibilità internazionale dell’Italia. Come pensano di poter governare così divisi sulla politica estera? Su una questione, tra l’altro, dove non sono ammesse ambiguità?” Così la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi.

  • 18:28

    Governo, mercoledì il voto di fiducia al nuovo governo

    Il voto di fiducia al governo è previsto per mercoledì a partire dalle 12 o 13. Lo riferisce Raffaella Paita al termine della capigruppo in Senato.

  • 18:22

    Berlusconi, Michel: “Non commento, posizione Ue è chiara”

    “Non intendo fare un commento su un commento”. Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, interpellato in conferenza stampa sulle dichiarazioni di Silvio Berlusconi circa le responsabilità di Volodymyr Zelensky nella guerra. “C’è una chiara posizione Ue: supportiamo l’Ucraina il più possibile, con un supporto finanziario, militare, politico e umanitario. Condanniamo l’attacco ingiustificato e non provocato della Russia. Naturalmente lavoreremo e coopereremo con tutti i Governi e anche con quello italiano in base al rispetto delle istituzioni democratiche in Italia”, ha aggiunto.

  • 18:18

    Berlusconi: “Zelensky? Non posso dire cosa penso di lui…”

    “Io non vedo come possano mettersi a un tavolo di mediazione Putin e Zelensky. Perché non c’è nessun modo possibile. Zelensky, secondo me… lasciamo perdere, non posso dirlo…”. Così il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, durante l’assemblea di ieri con i deputati azzurri, nell’audio pubblicato da LaPresse. Parole accolte da un applauso dell’assemblea.

  • 18:16

    Berlusconi, nuovo audio: “Putin costretto all’operazione in Ucraina, Zelensky ha violato gli accordi”

    “Sapete com’è avvenuta la cosa della Russia? Anche su questo vi prego, però, il massimo riserbo. Promettete? (…) La cosa è andata così: nel 2014 a Minsk, in Bielorussia, si firma un accordo tra l’Ucraina e le due neocostituite repubbliche del Donbass per un accordo di pace senza che nessuno attaccasse l’altro. L’Ucraina butta al diavolo questo trattato un anno dopo e comincia ad attaccare le frontiere delle due repubbliche”. È il contenuto del nuovo audio pubblicato da LaPresse che riproduce il discorso del presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ai deputati azzurri nell’assemblea di ieri alla Camera. “Le due repubbliche subiscono vittime tra i militari che arrivano, mi si dice, a 5-6-7mila morti. Arriva Zelensky, triplica gli attacchi alle due repubbliche. Disperate, le due repubbliche (…) mandano una delegazione a Mosca (…) e finalmente riescono a parlare con Putin. Dicono: “Vladimir non sappiamo che fare, difendici tu”. Lui – ha proseguito l’ex premier – è contrario a qualsiasi iniziativa, resiste, subisce una pressione forte da tutta la Russia. E allora si decide a inventare una operazione speciale: le truppe dovevano entrare in Ucraina, in una settimana raggiungere Kiev, deporre il governo in carica e imporre un governo già scelto dalla minoranza ucraina di persone per bene e di buon senso, un’altra settimana per tornare indietro. È entrato in Ucraina e si è trovato di fronte a una situazione imprevista e imprevedibile di resistenza da parte degli ucraini, che hanno cominciato dal terzo giorno a ricevere soldi e armi dall’Occidente. E la guerra, invece di essere una operazione di due settimane, è diventata una guerra di duecento e rotti anni. Quindi, questa è la situazione della guerra in Ucraina”.