Meloni: “Al governo ci metto la faccia, non mi farò imporre nomi non all’altezza”. La Lega: “Salvini pronto a un incarico”- diretta

A Roma l'esecutivo nazionale di Fratelli d'Italia. La premier in pectore ai suoi: "Nel Pnrr ritardi evidenti e difficili da recuperare". Ma Draghi: "Non è così, altrimenti l'Ue non verserebbe i soldi. Attuazione più rapida del previsto" (leggi). Polemica di Fi per l'esclusione dalla cabina di regia

Aggiornato: 19:44

  • 13:24

    Meloni arrivata in sede FdI per l’Esecutivo nazionale

    Folla di cronisti e traffico in tilt in Via della Scrofa davanti alla sede di Fdi, dove è stato convocato l’esecutivo nazionale di Fratelli d’Italia con la leader Giorgia Meloni: all’ordine del giorno, “Scenari e determinazioni alla luce del risultato delle ultime elezioni politiche”. Oltre alla presidente del partito, sono arrivati in sede, tra gli altri: Giovanni Donzelli, Francesco Lollobrigida, Luca Ciriani, Marcello Gemmato, Adolfo Urso, Fabio Rampelli, Raffaele Fitto, Ignazio La Russa, Marco Marsilio, Maria Carolina Varchi, Isabella Rauti ed Edmondo Cirielli. 

  • 13:21

    Consiglio dei ministri alle 16.30 a palazzo Chigi

    Il Consiglio dei ministri è convocato alle 16.30 a palazzo Chigi. Nella convocazione non è ancora presente l’ordine del giorno.

  • 13:20

    Parrini (Pd) a Bersani: “Sulle primarie sbagli, sì al partito aperto”

    “Caro Bersani ti sbagli. Con lo slogan “basta primarie” non si fa un partito nuovo e più largo. Come dimostrato anche da tante recenti vittorie del Pd alle amministrative, le primarie sono ossigeno politico. Sì al partito aperto. No al partito chiuso. Giù le mani dalle primarie”. Così su Twitter il senatore del Pd Dario Parrini in risposta all’intervista di Pierluigi Bersani al Corriere

  • 13:19

    Pd, Bersani: “Basta primarie, serve un partito nuovo”

    “Deciderà il Pd un percorso. Se c’è da dare un contributo di discussione noi ci saremo, non siamo mai andati via dall’idea di una sinistra di governo. Ma è chiaro che la prima domanda nostra sarà “alla fine del percorso c’è un partito nuovo o si montano i gazebo per scegliere il capitano?”. Questo è decisivo. Basta primarie. Il dilemma non è sciogliere o non sciogliere, è allargare, è l’esigenza di un profilo, di un collegamento con il tema del lavoro, di una forma partito adeguata. Io lo chiamo un partito nuovo”. Lo afferma Pierluigi Bersani in un’intervista al Corriere della Sera.

  • 13:15

    Provenzano: “Il Pd guarisca dal governismo e costruisca l’alternativa”

    Bisogna “costruire un nuovo Partito democratico. Affrontare finalmente il nodo della sua identità, sapendo che questo dipenderà dalla capacità di legare l’opposizione in Parlamento al bisogno di alternativa che crescerà nel Paese”. Lo dice in un’intervista alla Stampa il vicesegretario del Pd Peppe Provenzano. Il partito, dice, deve “guarire” dal governismo: “Il governo senza consenso è stato il suo errore di fondo. Ogni volta c’è stata una ragione, una giustificazione, però alla lunga questo toglie credibilità. Se non hai un’identità riconoscibile è il governo stesso la tua identità. Non possiamo dire, come Jessica Rabbit, che ci disegnano così. Perché noi siamo così, a tutti i livelli, dal nazionale al locale. Svolgiamo una funzione di governo, ma non una funzione politica”.

  • 13:08

    Bonaccini: “Mi candiderò se sarò utile al Pd”

    “Mi candiderò se sarò utile al Pd, non a me stesso”. Lo ha detto il presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, a Cartabianca su Rai 3, rispondendo a una domanda sulla sua corsa alla segreteria dem. “Il Pd è nato per provare a rendere l’Italia un paese nel quale ridurre le disuguaglianze. Lì dobbiamo tornare, con un profilo che sta di più in mezzo alla persone”, ha spiegato. 

  • 13:06

    Meloni ai suoi: “Dalla Lega gioco delle parti, troveremo l’accordo”

    “È il gioco delle parti, alla fine troveremo come sempre l’accordo”. Giorgia Meloni, secondo un retroscena dell’AdnKronos, ha commentato così la linea emersa dal Consiglio federale della Lega che ha dato pieno mandato a Matteo Salvini di trattare con gli alleati, indicando (senza fare nomi) una lista di ministeri rivendicati, a cominciare dal Viminale. Una linea poi corretta da Salvini in serata: “Farò quello che serve per il Paese”.

  • 13:01

    Fonti Lega: “Da Salvini nessuna rinuncia al Viminale”

    Nel consiglio federale della Lega tenutosi ieri alla Camera, il segretario Matteo Salvini si è limitato a prendere atto delle richieste del partito, che lo vuole al Viminale, assicurando che agirà per il meglio. Insomma, nessuna rinuncia al ministero dell’Interno, sottolineano fonti di via Bellerio. 

  • 12:59

    Meloni: “Parole Salvini confermano atteggiamento del centrodestra”

    “Salvini conferma l’atteggiamento che tutto il centrodestra sta avendo dall’inizio di questa avventura, con l’obiettivo di dare un governo che possa offrire le risposte migliori al Paese”. Lo ha affermato Giorgia Meloni ieri sera parlando con i giornalisti all’uscita di Montecitorio, rispondendo a una domanda sulle parole di Matteo Salvini che lascerebbero intendere un possibile passo indietro sul Viminale. “Sui tempi non dovere chiedere a me ma al presidente della Repubblica”, ha aggiunto rispondendo a un’altra domana.