Nuovo governo, la diretta – Tajani: “Giusto che Fi abbia lo stesso peso del Carroccio”. Lega: “Consiglio federale per indicare i nomi”

Continuano le trattative per la formazione dell'esecutivo: Forza Italia e Carroccio cercano di pesare. Gli azzurri, guidati da Berlusconi, chiedono "pari dignità". Intanto nel Partito democratico va avanti la resa dei conti

Aggiornato: 15:56

  • In Evidenza
    19:50

    Tensioni nel Carroccio e nuovo governo: i due fronti di Salvini

    Come ricostruito dall’agenzia Ansa, Matteo Salvini lavora su due fronti caldissimi in queste ore: la definizione della squadra di governo leghista che dovrebbe entrare nel nuovo esecutivo e la gestione delle tensioni interne al partito, dopo la deludente performance elettorale. Un impegno delicato, vista anche la reazione di quello che viene definito il “popolo del Nord” e la nascita della corrente “nordista” che, almeno sulla carta, fa capo a Umberto Bossi. Ma che in realtà potrebbe diventare, plasticamente, il catalizzatore degli umori di una parte dei vertici del partito impegnati sul territorio tra Lombardia e Veneto. Il segretario è impegnato “affinché la Lega dia all’Italia la squadra di governo migliore possibile: martedì è in agenda un altro Consiglio federale ( che dovrebbe tenersi a Roma) per condividere e poi scegliere i nomi più adatti. C’è grande ottimismo: la Lega non vede l’ora che questo governo cominci a lavorare”, riferisce una nota ufficiale di via Bellerio. Ma la vecchia guardia di quello che fu il “Carroccio” comincia a farsi sentire dopo la sortita del Senatur. Ad esempio, Roberto Castelli, esponente storico della vecchia Lega Nord, chiarisce che “Bossi non è assolutamente un’ombra, è una presenza fondamentale, un vecchio leone che lotterà fino alla fine”. Il Comitato del Nord? E’ la naturale reazione alla mancanza di risposte che non fa presagire una fase tranquilla nel partito, sintetizzano fonti qualificate della Lega veneta. Non a caso, viene fatto osservare dalle stesse fonti, un sondaggio di Pagnoncelli ha rivelato come il 75% degli elettori del partito di via Bellerio continui ad apprezzare il governo Draghi, anche dopo la sua caduta.

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  • 19:50

    Tensioni nel Carroccio e nuovo governo: i due fronti di Salvini

    Come ricostruito dall’agenzia Ansa, Matteo Salvini lavora su due fronti caldissimi in queste ore: la definizione della squadra di governo leghista che dovrebbe entrare nel nuovo esecutivo e la gestione delle tensioni interne al partito, dopo la deludente performance elettorale. Un impegno delicato, vista anche la reazione di quello che viene definito il “popolo del Nord” e la nascita della corrente “nordista” che, almeno sulla carta, fa capo a Umberto Bossi. Ma che in realtà potrebbe diventare, plasticamente, il catalizzatore degli umori di una parte dei vertici del partito impegnati sul territorio tra Lombardia e Veneto. Il segretario è impegnato “affinché la Lega dia all’Italia la squadra di governo migliore possibile: martedì è in agenda un altro Consiglio federale ( che dovrebbe tenersi a Roma) per condividere e poi scegliere i nomi più adatti. C’è grande ottimismo: la Lega non vede l’ora che questo governo cominci a lavorare”, riferisce una nota ufficiale di via Bellerio. Ma la vecchia guardia di quello che fu il “Carroccio” comincia a farsi sentire dopo la sortita del Senatur. Ad esempio, Roberto Castelli, esponente storico della vecchia Lega Nord, chiarisce che “Bossi non è assolutamente un’ombra, è una presenza fondamentale, un vecchio leone che lotterà fino alla fine”. Il Comitato del Nord? E’ la naturale reazione alla mancanza di risposte che non fa presagire una fase tranquilla nel partito, sintetizzano fonti qualificate della Lega veneta. Non a caso, viene fatto osservare dalle stesse fonti, un sondaggio di Pagnoncelli ha rivelato come il 75% degli elettori del partito di via Bellerio continui ad apprezzare il governo Draghi, anche dopo la sua caduta.

  • 18:37

    Iezzi: “Comitato per il Nord? Spero che Bossi non si faccia strumentalizzare”

    “Il ‘Comitato per il Nord’ lanciato da Umberto Bossi? “Non so cosa sia, se è una roba costruttiva è un bene, se non lo è, è un male. Spero non sia il raggruppamento di quelli che hanno sempre da borbottare, di quelli che sono usciti o non sono stati ricandidati…”. Lo dice a LaPresse il commissario della Lega Nord Igor Iezzi. “Se racchiude i soliti Pini, Fava, non credo sia di grande utilità, se invece c’è un progetto costruttivo ben venga – aggiunge – Spero che Bossi non si faccia strumentalizzare e faccia qualcosa di utile, ancora non sappiamo di cosa si tratta”.

  • 16:45

    Landini: “Pensare a uno strumento che allunghi il tempo per pagare le bollette”

    “Bisogna pensare a uno strumento che permetta di allungare, in modo molto lungo, il tempo in cui io ti posso pagare le bollette, e occorre fare un fondo” dove concentrare sia gli extraprofitti sia delle risorse messe dallo Stato “per affrontare questa situazione”. Lo afferma il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, intervenendo a ‘Mezz’ora in più’ su Rai 3. “E poi c’è bisogno di avviare finalmente un piano energetico, noi al governo Draghi lo abbiamo chiesto ad aprile di discutere”, sottolinea il sindacalista.

  • 16:38

    Calenda: “Mi vedrò con Renzi e parleremo delle Regionali in Lazio e Lombardia”

    “Domani mi incontrerò con Renzi e parleremo anche delle regionali definendo una linea per il Lazio e la Lombardia“. Lo ha detto all’ANSA il leader del Terzo Polo Carlo Calenda, interpellato in merito alle prossime elezioni regionali. Calenda ha poi sottolineato: “Il sistema elettorale è quello che, non prevede ballottaggio e ne terremo conto per le eventuali alleanze”.

  • 16:12

    Landini: “Allarme democratico. 17 milioni di persone non hanno votato”

    “Le elezioni dovrebbero portarci a riflettere sull’esito del voto parlamentare: quando in un paese il 40% non va a votare, quasi 17 milioni di persone che sono di più di quelle che hanno votato la destra e anche i partiti non di destra, è un allarme democratico”. Lo afferma il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, intervenendo a ‘Mezz’ora in più’ su Rai 3. “Siamo di fronte a una crisi della nostra democrazia perché una parte del nostro paese, quelli che stanno peggio, non si sentono rappresentati da nessuno”, aggiunge il sindacalista.

  • 16:10

    Friuli-Venezia Giulia: M5s apre a Sinistra-Verdi, ma non al Pd

  • 15:12

    Cingolani: “Nelle prossime 48h la nostra proposta per ridurre il prezzo del gas”

    “Nelle prossime 48 ore mandiamo la nostra proposta” per ridurre il prezzo del gas e l’obiettivo comune è quello di arrivare al prossimo vertice dei capi di Stato e di governo europei di Praga il 6 e 7 ottobre con “una decina di linee concordate”. Lo ha affermato il ministro della Transizione, Roberto Cingolani, a Mezz’ora in +. L’ipotesi ragionevole, ha ribadito, è quella di “indicizzare il prezzo del gas agganciandolo a Borse un po’ più stabili” rispetto al Ttf, “che non ha nulla a che vedere con la situazione reale e con i meccanismi di domanda offerta”. “E’ il momento per un indice europeo che sia più veritiero”, ha aggiunto.

  • 14:50

    Gas, Cingolani: “Le quantità ci sono, l’Italia sta esportando”

    “Bisogna distinguere i timori economici-inflattivi per il costo dai timori sulle quantità di gas. In Italia in questo momento stiamo esportando. Oggi ci sono oltre 40 milioni di metri cubi di gas per gli stoccaggi e tra i 18 e i 20 milioni esportati”. Lo ha assicurato il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, a Mezz’Ora in+. Ieri Eni ha annunciato l’azzeramento delle forniture russe al Tarvisio.

  • 14:30

    La sindaca Pd si taglia una ciocca di capelli in solidarietà con le donne iraniane

    Durante la commemorazione del 78/o anniversario degli eccidi nazifascisti di Monte Sole, la sindaca di Marzabotto Valentina Cuppi, presidente del Pd, si è tagliata una ciocca di capelli in solidarietà delle donne iraniane. “Dopo la morte, due settimane fa, della 22enne Mahsa Amini – uccisa a Teheran dopo l’arresto da parte della ‘polizia della morale’ perché portava il velo in modo ‘inappropriatò, non possiamo restare in silenzio”, ha scritto il Comune, invitando anche altri a tagliarsi una ciocca e a depositarla dentro ad una cesta posizionata davanti al Sacrario dei caduti.