Consiglio Ue dice sì a candidature di Ucraina e Moldavia. Biden promette altri 450 milioni di dollari di armi – Diretta

Mentre continuano gli scontri nell'Est del Paese, a Zaporizhzhia viene denunciato il rapimento dei lavoratori della centrale. Il Cremlino parla di "piano di pace" solo dopo che Kiev avrà soddisfatto le richieste russe. Medvedev attacca ancora: "Il livello dei leader occidentali è sceso". Intanto a Kaliningrad l’Europa allenta la tensione: “Rivedremo regole dell’embargo”

Aggiornato: 10:46

  • 10:25

    Premier Albania: “Bulgaria tiene in ostaggio due paesi Nato”

    “È una vergogna che un paese Nato, la Bulgaria, prende in ostaggio altri due paesi Nato, la Nord Macedonia e l’Albania, nel pieno di una guerra nel nostro cortile di casa e che altri 26 paesi restano fermi e impotenti”. Lo ha detto il premier albanese Edi Rama arrivando a Bruxelles per il summit sui Balcani occidentali. “Non cambiamo la rotta, costruire l’Europa in casa nostra, perché non c’è altra opzione al percorso d’integrazione”, ha sottolineato.

    “È un nuovo giorno in Europa ma non in Bulgaria! Che vergogna per l’Europa questa vicenda bulgara!”, ha precisato Rama. L’avvio dei negoziati di adesione di Albania e Macedonia del Nord, infatti, è bloccato dal veto di Sofia per una controversia identitaria con Skopje. 

  • 10:22

    Ue, premier Albania: “Noi candidati da anni, Kiev non si faccia illusioni”

    La Macedonia del Nord è “candidata” ad aderire all’Ue “da 17 anni, se non ho perso il conto (in realtà 18, dal marzo 2004, ndr), l’Albania da otto. Quindi, benvenuta Ucraina: è una buona cosa darle lo status di Paese candidato, ma spero che il popolo ucraino non si faccia troppe illusioni”. Lo sottolinea il primo ministro albanese Edi Rama, a margine del vertice Ue-Balcani Occidentali a Bruxelles.

  • 10:16

    Michel: “Fiducioso, daremo status di candidato all’Ucraina”

    “È un momento decisivo per l’Unione europea. Sono fiducioso che oggi daremo lo status di candidato all’Ucraina e alla Moldavia ed esprimeremo una chiara e forte prospettiva europea per la Georgia”. Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo Charles Michel arrivando al summit di capi di stato Ue.

  • 10:14

    Unesco: “Distrutti oltre 150 siti culturali in Ucraina”

    Oltre 150 siti culturali sono stati parzialmente o completamente distrutti in 4 mesi di guerra in Ucraina, secondo quanto ha annunciato oggi a Parigi l’Unesco, Organizzazione delle Nazioni Unite per la Scienza, l’Educazione e la Cultura.
    “Secondo le verifiche compiute dagli esperti – si legge in un comunicato dell’Unesco – 152 siti culturali sono stati distrutti parzialmente o completamente dai combattimenti. Fra questi, 50 luoghi religiosi, 30 edifici storici, 18 centri culturali, 15 monumenti, 12 musei e 7 biblioteche”.

    In tre regioni sono concentrati i tre quarti dei danni registrati dopo il 24 febbraio, data di inizio dell’invasione russa: quelle di Donetsk (45 siti colpiti), Kharkiv (40) e Kiev (26), precisa l’Unesco. “Questi attacchi ripetuti ai siti culturali ucraini devono cessare – ha detto la direttrice generale Audrey Azoulay – il patrimonio culturale, in tutte le sue forme, non dovrebbe in nessun caso essere preso a bersaglio”. 

  • 10:08

    “Nuovi bombardamenti a Dnipro nella notte”

    Nuovi bombardamenti sono stati condotti nella notte dalle forze russe sul distretto di Kryvyi Rih, nell’oblast di Dnipro. Lo ha comunicato il governatore locale, Valentyn Reznichenko, accusando la Russia di aver utilizzato munizioni a grappolo nella regione. “Il nemico ha colpito il distretto di Kryvyi Rih sei volte, prendendo di mira le aree residenziali”, ha dichiarato su Telegram, precisando che nei bombardamenti due persone sono rimaste ferite, alcune case sono state danneggiate. In alcune aree della città di Apostolove, inoltre, mancano acqua ed elettricità.

  • 10:04

    “Almeno 324 bambini uccisi da inizio invasione”

    Il bilancio dei bambini uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa è salito a 324: lo ha reso noto l’ufficio del procuratore generale del Paese. I minori feriti sono almeno 597. Lo riporta Urkinform. Attualmente, la maggior parte delle vittime è stata registrata nella regione di Donetsk (308). Seguono la regione di Kharkiv (175), quella di Kiev (116), Chernihiv (68) e Lugansk (54).

  • 10:01

    Kiev: “34.430 i soldati russi uccisi dall’inizio dell’invasione”

    Sono circa 34.430 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione, di cui 200 nelle ultime 24 ore: lo rende noto l’esercito di Kiev, riporta Ukrinform. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l’esercito ucraino indica che si registrano anche 216 caccia, 183 elicotteri e 620 droni abbattuti. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.504 carri armati russi, 756 pezzi di artiglieria, 3.632 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 137 missili da crociera e 14 navi.

  • 09:58

    Kadyrov: “Preso il il villaggio di Katerynivka”

    Il villaggio di Katerynivka nell’autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk (Lpr) “è stato preso, ed è sotto il nostro controllo”. Lo ha annunciato su Telegram il leader ceceno Ramzan Kadyrov, citato da Interfax.
    “Le unità delle forze speciali di Akhmat, insieme alle forze alleate hanno liberato un’altra località della Repubblica popolare di Lugansk, il villaggio di Katerynivka”, ha precisato Kadyrov. 

  • 09:57

    Kiev: “Russi hanno preso il controllo di due villaggi a sud di Sievierodonetsk”

    L’esercito russo ha preso il controllo degli insediamenti di Loskutivka e Rai-Oleksandrivka, a sud delle città orientali di Lysychansk e Sievierodonetsk, entrambe oggetto dell’offensiva di Mosca nelle ultime settimane. Lo ha riferito l’esercito di Kiev, secondo i media, sottolineando: “Il nemico ha preso gli insediamenti di Loskutivka e Rai-Oleksandrivka. Conduce operazioni d’assalto al fine di stabilire il controllo sull’insediamento di Syrotyne. Esegue misure preparatorie per la forzatura del fiume Siversky Donetsk”.

  • 09:51

    “Numerose vittime civili a Lysychansk”

    “Pesanti incendi nella città di Lysychansk causati dagli invasori russi” che hanno lanciato “più di cento razzi”. Lo afferma il governatore dell’oblast ucraino estremorientale di Lugansk, Serhiy Gaidai, precisando che “interi quartieri sono sotto il fuoco dei russi” che utilizzano “artiglieria e mortai”. Gaidai parla di “numerose vittime tra i civili”, ma “nonostante gli incendi, la città continua ad essere in prima linea nella resistenza ucraina agli occupanti. Lysychansk si sta difendendo!”