Sesto pacchetto di sanzioni Ue: su Kirill la spunta Orban. Nato: “Pronti a guerra di usura, su cessione territori decide Kiev” – La diretta

Gli ambasciatori europei trovano l'accordo sulle misure contro Mosca: il patriarca resta fuori dalla blacklist. Si intensifica l'assalto a Severodonetsk: i russi hanno occupato gran parte della città. Zelensky: “Mosca controlla il 20% del Paese”. Stoltenberg vede Biden a Washington

Aggiornato: 10:49

  • 15:48

    “Russia rischia calo occupazione”

    Il ministro dell’Economia russo Maxim Reshetnikov ha dichiarato che il Paese rischia di subire una riduzione dei posti di lavoro e un calo degli investimenti a causa delle sanzioni occidentali. Lo riporta la Bbc. Secondo Reshetnikov la disoccupazione è solo del 4% “ma questa situazione non deve ingannare”, una “crisi prolungata della domanda” potrebbe “portare a una riduzione dell’occupazione”, ha detto. “Vediamo che ci sono dei rischi”, ha aggiunto. 

  • 15:42

    Metsola: “Divieto ingresso a Pe a esponenti società russe”

    “A partire da oggi i rappresentanti delle società russe non possono più entrare nelle sedi del Parlamento europeo”. Così via Twitter la presidente dell’Eurocamera Roberta Metsola. “Non dobbiamo concedere loro alcuno spazio per diffondere la loro propaganda e fermare le narrazioni false e tossiche sull’invasione dell’Ucraina. Rimarremo uniti e forti contro gli autocrati”, conclude Metsola. 

  • 15:27

    Kiev valuta spegnimento di centrale nucleare Zaporizhzhia

    L’Ucraina sta valutando di spegnere la centrale nucleare di Zaporizhzhia se perde il controllo del sito, che si trova in una zona in mano ai russi. Lo ha detto un consulente del primo ministro ucraino citato da Interfax affermando che “finché i comandi di controllo vengono eseguiti e il sito resta sotto il nostro controllo, non lo fermeremo. Ma si sta esaminando anche lo scenario in cui l’impianto nucleare potrebbe andare completamente fuori controllo. Allora la fermeremo”. La struttura, che si trova nel sud-est dell’Ucraina, è la più grande centrale nucleare d’Europa. 

  • 15:16

    Frontex: “Tornano più ucraini di quanti fuggono”

    Circa 5,3 milioni di cittadini ucraini si sono rifugiati nell’Ue dall’inizio della guerra, a febbraio, mentre il numero totale di sfollati entrati all’interno dei confini europei, compresi i cittadini non ucraini, è di 7 milioni. Lo riporta l’ultimo bollettino di Frontex, l’agenzia europea per il controllo delle frontiere. Nelle ultime settimane si sono registrate più persone che rientrano in Ucraina di quelle che lasciano il Paese: tra il 25 e il 31 maggio, infatti, quasi 260.000 ucraini hanno lasciato l’Ue. In totale, 2,3 milioni di ucraini sono tornati nel loro Paese dall’inizio della guerra. 

  • 15:09

    Bombe su Mykolaivka

    Le forze russe stanno bombardando il villaggio di Mykolaivka, vicino alla città strategica di Sloviansk, nella zona orientale del Donbass. Sergiy Leshchenko, consigliere del governo ucraino e volontario, ha dichiarato che i colpi di artiglieria hanno colpito l’insediamento 24 ore su 24 e ha postato un video che mostra un missile russo che atterra nelle vicinanze, in mezzo a strade deserte. Lo riporta il Guardian. Il governatore militare di Donetsk Pavlo Kyrylenko ha aggiunto che i bombardamenti sono stati effettuati oggi su “tutta la linea di contatto”, comprese Sloviansk, Bakhmit e Avdiyivka, dove sono rimasti 3.500 civili. In tutta la regione, 340.000 persone sono rimaste nelle loro case, rispetto a un totale di 1,67 milioni di prima dell’invasione. 

  • 14:53

    Kiev: “800 in bunker Azot a Severodonetsk”

    Circa 800 persone sono rifugiare in diversi bunker antiaerei nei sotterranei della fabbrica chimica Azot di Severodonetsk, presa di mira da raid russi. Lo ha riferito il governatore della regione orientale ucraina di Lugansk, Serhiy Gaidai, citato dalla Cnn. “Ci sono abitanti a cui era stato chiesto di lasciare la città, ma hanno rifiutato. Ci sono anche bambini, ma non molti”, ha aggiunto. 

  • 14:51

    Orban: “Su Kirill rispetteremo decisione congiunta Ue”

    Sulle sanzioni contro il patriarca russo Kirill “l’Ungheria ovviamente rispetterà la decisione congiunta dell’Ue”. È questa posizione del premier Viktor Orban, secondo quanto reso noto dal suo portavoce Zoltan Kovac sul suo profilo twitter. Allo stesso tempo Orban sottolinea come la posizione di Budapest sulle sanzioni europee nei confronti del Patriarca russo “era nota da tempo” e nessuno al vertice di Bruxelles si è opposto”. Nella nota diramata dal governo ungherese il premier ricorda come la questione delle possibili sanzioni contro Kirill sia stata sollevata nel Coreper più volte nelle ultime settimane. Al vertice straordinario “nessuno si è pronunciato contro la già nota posizione ungherese”, si legge nella nota che conclude: “L’Ungheria, ovviamente, rispetterà l’accordo raggiunto tra i capi di Stato e di governo dell’Ue al Consiglio europeo, poiché queste decisioni sono vincolanti per tutti”. 

  • 14:21

    Cremlino: “Russia non chiude finestra verso Ue”

    La Russia non intende “chiudere la finestra” verso l’Europa, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, che ha insistito: “Non abbiamo intenzione di chiudere nulla”. Lo riporta la Bbc.  

  • 14:20

    Aperta nuova ‘prigione di filtraggio’ a Mariupol

    Le forse di occupazione russe hanno aperto una nuova ‘prigione di filtraggio‘ vicino a Mariupol dove sono detenuti anche venti volontari ucraini che hanno aiutato l’amministrazione nelle evacuazioni dei civili. Lo riferisce Petro Andriushchenko, consigliere del sindaco che la nuova prigione russa era una colonia penale a Volnovakha, nell’Oblast’ di Donetsk. Lo riporta il Kyiv Independent.   

  • 14:18

    Due attacchi russi a Cernihiv

    Due attacchi sono stati messi a segno dai russi, oggi, nella regione di Cernihiv. Ventidue le bombe sganciate ma non si contano vittime né danni. Lo rendono noto i media locali.