Guerra in Ucraina, diretta – Kiev: “Non negoziamo sulla nostra integrità territoriale”. Media russi: “A Mariupol il processo ai difensori di Azovstal”

Mosca intensifica l'offensiva nel Donbass e raggruppa le truppe a Severodonetsk: "Fanno terra bruciata". Però sottolinea: "Valutiamo il piano italiano per la pace”. Biden in Giappone: "Russia deve pagare un prezzo di lungo termine". Berlino: "Pronti ad andare avanti sull'embargo al petrolio russo". Zelensky: "87 cadaveri sotto le macerie a Desna". Kiev: "Indagini su oltre 13mila crimini di guerra"

Aggiornato: 22:41

I fatti più importanti

  • 14:46

    Mosca: “Due mesi fa sventato un attentato a Putin”

    È fallito due mesi fa, poco dopo l’inizio della guerra, un nuovo tentativo di uccidere Vladimir Putin. Lo rende noto il capo del dipartimento di intelligence del Ministero della Difesa ucraino Kyrylo Budanov. “Sono stati diversi gli attentati alla vita del presidente russo – ha sottolineato Budanov – di recente quello ad opera di esponenti caucasici. Non si tratta di informazioni pubbliche ma è tutto vero”.

  • 14:37

    Kiev: “Morti 4.600 civili da inizio guerra. Anche 232 bambini”

    “La Russia ha ucciso almeno 4.600 civili in Ucraina dal 24 febbraio, inclusi 232 bambini”. Lo riferisce la procuratrice generale ucraina, Iryna Venediktova, citata dal Kyiv Independent, sottolineando che il bilancio non tiene conto dei dati dei territori occupati dai russi.

  • 14:24

    Si dimette consigliere russo all’Onu: “Mi vergogno del mio Paese”

    Boris Bondarev, consigliere russo delle Nazioni Unite e Ginevira si è dimesso tramite una lettera condivisa sui social dall’avvocato internazionale Hillel Neuer. “Non mi sono mai vergognato così tanto del mio Paese”, ha detto descrivendo la decisione di invadere l’Ucraina “il crimine più grave contro il popolo russo” da parte di un gruppo dirigenziale che vuole “rimanere al potere per sempre”.

  • 13:55

    Zelensky: “Ritrovati 87 cadaveri sotto le macerie del villaggio di Desna”

    “Oggi abbiamo terminato i lavori sulla Desna. Purtroppo le statistiche sono le seguenti: oggi sotto le macerie abbiamo trovato 87 cadaveri. Senza queste persone sarà il futuro dell’Ucraina”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante il World Economic Forum. Una settimana fa ci fu un attacco aereo contro il villaggio di Desna, nella regione di Chernihiv, vicino al quale si trova il centro di addestramento delle Forze armate ucraine.

  • 13:13

    La Polonia rescinde il contratto per la fornitura russa col gasdotto Yamal

    Varsavia ha rescisso il contratto per la fornitura di gas dalla Russia e l’accordo per la realizzazione di sistemi di gasdotti per il transito del gas russo attraverso il territorio polacco firmato il 25 agosto 1993. Lo ha annunciato su twitter la ministra polacca per l’ambiente, Anna Moskwa. “La Polonia – scrive la ministra – denuncia l’accordo intergovernativo sul gas del 1993 relativo a Yamal. L’aggressione russa contro l’Ucraina ha confermato l’esattezza della determinazione del governo polacco a diventare completamente indipendente dal gas russo. Abbiamo sempre saputo che Gazprom non era un partner affidabile”. La settimana scorsa il colosso energetico russo aveva annunciato lo stop dell’invio di gas naturale attraverso la sezione polacca del gasdotto Yamal-Europa in risposta alle sanzioni occidentali imposte contro la Russia.

  • 13:11

    Kiev: “Piano di pace Italia? Non negoziamo sull’integrità territoriale ucraina”

    “Accogliamo con favore qualunque iniziativa che possa aiutare a mettere fine a questa guerra. Ma mi faccia essere chiara su alcuni elementi sacri: l’integrità territoriale e la sovranità non possono essere negoziabili. Siamo dunque pronti a discutere ma consideriamo imprescindibili l’integrità territoriale e la sicurezza. Il mio popolo non è pronto a fare passi indietro quando si tratta di Crimea e di Donbass”. Così la viceministra degli Esteri ucraina, Emine Dhzaparova, ha risposto ad una domanda sul piano italiano intervenendo presso la sede della Fondazione Luigi Einaudi a Roma.

  • 13:08

    Erdogan: “Per allargamento della Nato servono garanzie di sicurezza”

    “Crediamo che una politica di allargamento della Nato che non tenga conto degli aspetti fondamentali della sicurezza” di uno dei Paesi membri “non farà bene né a noi né all’Alleanza atlantica”. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, in riferimento alla richiesta di adesione di Svezia e Finlandia alla Nato. “Come Paese che paga un prezzo per la Nato, vogliamo vedere passi concreti piuttosto che dichiarazioni diplomatiche aperte su questioni relative alla nostra sicurezza nazionale”, ha aggiunto Erdogan.

  • 12:58

    File di auto per fuggire dai territori occupati dai russi

    Allo stato attuale è nuovamente impossibile lasciare i territori temporaneamente occupati in direzione del centro regionale dalle città di Melitopol ed Energodar. Lo comunicano i media locali. Al posto di blocco nemico a Vasylivka, per ragioni sconosciute, il traffico è bloccato e sono già oltre 400 le macchine che attendono di lasciare la città. Così a Zaporizhia che attende lo sblocco del passaggio auto e, quindi, anche degli aiuti umanitari per i residenti.

  • 12:46

    Ucraina: “Vogliamo entrare in Europa dalla porta principale”

    “Vogliamo entrare in Europa dalla porta principale”. A dichiararlo, intervenendo presso la sede della Fondazione Luigi Einaudi a Roma, è stata la viceministra degli Esteri ucraina, con delega all’integrazione europea, Emine Dzhaparova, sottolineando che il 63% delle riforme richieste dal Trattato di associazione all’Ue “sono state portate a termine” nel paese.

  • 12:28

    Germania: “Spetta a Kiev valutare se il piano italiano di pace sia accettabile”

    Spetta all’Ucraina decidere se il piano sia accettabile. È quello che ha risposto la portavoce del governo tedesco, Christiane Hoffmann, a una domanda in conferenza stampa a Berlino sul piano proposto dall’Italia per la soluzione del conflitto ucraino, che Mosca ha annunciato di “esaminare”. La portavoce ha però anche affermato di non essere ancora a conoscenza dell’iniziativa.