Guerra in Ucraina, la diretta – 264 soldati evacuati dall’acciaieria Azovstal: “Portati in aree filorusse, ci sarà scambio di prigionieri”. Zelensky: “Gli eroi ci servono vivi”

A Mariupol è iniziata l'evacuazione dei militari. Finisce la battaglia del reggimento Azov: "Abbiamo respinto i russi per 82 giorni". I 53 feriti gravi sono stati portati in ospedale, gli altri a Olenivka, città in mano ai separatisti. Kiev: "In corso sforzi per salvare chi è rimasto all'interno"

Aggiornato: 11:35

  • 09:15

    Kiev: “229 bambini uccisi da inizio guerra”

    Sale a 229 il bilancio dei bambini uccisi dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina. Lo riferisce la Procura generale ucraina su Telegram, precisando che i minori feriti sono 421. 

  • 09:14

    Sirene a Mykolaiv

    Questa mattina si sono sentite delle esplosioni a Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina. Lo riporta Ukrinform citando il sindaco Alexander Senkevich. “Si sentono esplosioni a Mykolaiv”, scrive il sindaco su Telegram, invitando i cittadini a restare nei rifugi. Alle 5.19 era suonato in città l’allarme aereo. 

  • 09:13

    Zelensky: “Operazione speciale russi è fallita”

    “Ci stiamo preparando a nuovi tentativi da parte della Russia di attaccare il Donbass, per intensificare in qualche modo il loro attacco nel sud dell’Ucraina”. Lo ha detto il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky convinto che gli occupanti russi siano in una situazione di stallo e che la loro “operazione speciale” sia fallita. “Gli occupanti ancora non vogliono ammettere di essere in un vicolo cieco e che la loro cosiddetta ‘operazione specialè è già fallita. Ma verrà sicuramente il momento in cui il popolo ucraino spingerà gli invasori al pieno riconoscimento della realtà”, ha aggiunto Zelensky in un videomessaggio come riportato dal Kiev Independent. “Gli attacchi missilistici russi di oggi sulla regione di Lviv, i bombardamenti di Huliaipil, Severodonetsk, Lysychansk, le città e le comunità della regione di Donetsk, tutta questa brutalità degli occupanti che l’Ucraina sta vivendo ogni giorno, porteranno solo al fatto che i soldati russi che sopravvivranno porteranno questo male indietro”, ha aggiunto. “Lo porteranno in Russia, perché si ritireranno. È così che finirà tutta la febbrile attività dell’esercito russo”, è convinto il presidente. 

  • 09:11

    Zelensky parlerà alle università americane

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlerà in video nella giornata di oggi agli studenti delle principali università americane. Lo ha detto lui stesso in un videomessaggio, citato da Ukrinform. “Un compito che diventa più importante quanto più durerà la guerra: mantenere la massima attenzione del mondo su di noi, sull’Ucraina. Le informazioni sui nostri bisogni dovrebbero essere nelle notizie di tutti i paesi che sono importanti per noi. Per avere un maggiore supporto informativo e politico per l’Ucraina, lunedì (oggi) comunicherò con gli studenti delle principali università americane: 63 università statunitensi e due università canadesi, che radunano centinaia di migliaia di studenti, esperti e ricercatori. La loro voce rafforzerà sicuramente le nostre capacità”, ha affermato il capo di stato ucraino, aggiungendo che risponderà alle domande che il pubblico vorrà porgli. 

  • 09:08

    Zelensky: “Avanti fino al recupero del Donbass”

    Le forze armate ucraine non si fermeranno fino a quando non avranno recuperato il Donbass e le truppe russe non avranno cessato la loro offensiva nel paese. A dichiararlo, in nottata, è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, per il quale “gli occupanti non vogliono ancora ammettere di essere in un vicolo cieco e di aver fallito la loro cosiddetta ‘operazione speciale’. “Tutta questa brutalità degli occupanti, che l’Ucraina sta vivendo ogni giorno, porterà solo al fatto che i soldati russi sopravvissuti riporteranno il male in Russia, lo restituiranno perché si ritireranno”, ha dichiarato Zelensky. Allo stesso modo, il presidente ha ribadito che sta lavorando affinché i Paesi rafforzino le sanzioni contro la Russia. “La priorità è l’embargo petrolifero”, ha sottolineato. 

  • 08:42

    Nato, al via esercitazione in Estonia: coinvolte anche Finlandia e Svezia

    E’ atteso per oggi l’avvio di una delle più grandi esercitazioni nella storia dei Paesi baltici da parte dell’a Nato. Il suo nome in codice è Hedgehog. Lo scrive la Bbc. Le esercitazioni si svolgeranno in Estonia per le prossime due settimane e coinvolgeranno 15mila soldati da 10 Paesi, compresi Regno Unito, Stati Uniti e gli attuali non-membri Finlandia e Svezia, che si apprestano a presentare la domanda di adesione all’Alleanza. Benché pianificate ben prima dell’invasione russa dell’Ucraina, le esercitazioni si svolgono in un momento di particolare tensione tra la Nato e Mosca. Nel contesto dell’invasione, le esercitazioni assumono un significato simbolico per i Paesi baltici, perché finalizzate a testare la loro capacità di rispondere a simili incursioni da parte di forze nemiche.

  • 08:41

    Zelensky: “Proseguono negoziati molto complicati per Azovstal”

    Proseguono “negoziati molto complicati e delicati per salvare la nostra gente di Mariúpol, dall’acciaieria Azovstal“. Ad annunciarlo, in nottata, è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

  • 20:10

    IL PUNTO di domenica

    È stata una giornata di colloqui e dichiarazioni a distanza quella di domenica. Argomento principale sul tavolo l’adesione di Svezia e Finlandia alla Nato, con Helsinki che ha formalizzato la propria richiesta e Stoccolma che dovrebbe farlo nei prossimi giorni. Entrambi i Paesi hanno giustificato la decisione di rinunciare alla loro storica neutralità spiegando che, dopo l’invasione russa dell’Ucraina, i due Paesi scandinavi si sentono troppo vulnerabili rispetto al vicino governato da Vladimir Putin. Ostacolo da superare sono le perplessità espresse dalla Turchia di Recep Tayyp Erdogan che, però, nelle ultime ore ha ammorbidito la propria posizione spiegando che il suo non è un veto all’entrata dei due Stati nell’Alleanza, ma che Ankara vuole comunque delle garanzie dai due governi, in particolar modo sul supporto al Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk) che la Turchia considera un’organizzazione terroristica. Fonti citate da alcuni media sostengono, però, che il governo del Paese della Mezzaluna voglia strappare l’ok di Washington alla fornitura degli F-16. Da parte dei vertici Nato e delle diverse cancellerie, compresa quella americana, traspare ottimismo. Continuano intanto gli scontri e oggi i russi hanno sferrato una pesante offensiva sull’acciaieria Azovstal utilizzando, secondo Kiev, anche bombe al fosforo. E da Mosca specificano: “I negoziati non potranno riguardare il battaglione Azov”.