Guerra in Ucraina, la diretta – Kiev: “Liberare Azovstal causerebbe perdite di vite umane”. Mosca: “Bombe a Belgorod, un morto”

Draghi in conferenza stampa a Washigton: "Chiediamoci come si può costruire pace non imposta. Tutti facciano il proprio, anche gli Usa. Biden ha accolto l'ipotesi di un tetto al prezzo del gas". Lavrov: "Dopo nostra operazione finirà il mondo dominato dagli Usa". Kiev: "Ripreso controllo su 1.200 chilometri di frontiera". Il governo di Kherson chiede l'annessione alla Russia

Aggiornato: 22:33

I fatti più importanti

  • 20:21

    Johnson: “Gb in guerra se Russia attacca Paesi scandinavi”

    Il patto militare firmato oggi dal Regno Unito con la Finlandia, come l’analoga dichiarazione solenne sottoscritta con la Svezia, prevede la possibilità di assistenza militare britannica diretta nel caso di un ipotetico attacco della Russia. Lo ha chiarito il premier Boris Johnson a Helsinki durante una conferenza stampa congiunta con il presidente finlandese Sauli Niinisto, rispondendo alla domanda se l’impegno garantisca ‘British boots on the ground’. “Nell’eventualità di un disastro, di un attacco a uno dei nostri Paesi, ciascuno interverrebbe per dare assistenza all’altro: assistenza militare inclusa”, se “richiesta”.

  • 20:19

    Zelensky: “Guerra finita quando Ucraina avrà tutto indietro”

    Il presidente Volodymyr Zelensky ha affermato che la guerra con la Russia finirà quando l’Ucraina riguadagnerà i suoi territori, popolo, pace, libertà e scelta. Parlato ad un incontro online con gli studenti delle università francesi – riferisce Ukrinform -, Zelensky ha precisato che “la guerra per il popolo ucraino finirà solo quando avremo indietro ciò che è nostro. È vero. Lo dico apertamente: non abbiamo bisogno di nient’altro… Vogliamo riportare la pace nel nostro Paese, nella nostra terra”. Zelensky ha poi sottolineato l’importanza della presenza della Russia al tavolo delle trattative.

  • 20:18

    Vernice rossa su ambasciata polacca a Mosca

    Attacco all’ambasciata polacca a Mosca, in risposta all’azione del 9 maggio contro l’ambasciatore russo a Varsavia, contro cui era stata lanciata vernice rossa. Un gruppo di persone non identificate oggi ha lanciato, a sua volta, vernice rossa contro l’ambasciata polacca, rende noto l’agenzia Tass. I dipendenti della sede diplomatica stanno ripulendo. L’ambasciatore polacco a Mosca Krzysztof Krajewski è stato convocato al ministero degli Esteri e gli è stata notificata la richiesta di Mosca per scuse ufficiali del governo polacco in relazione all’attacco della Giornata della Vittoria.

  • 20:17

    Johnson firma patto militare con Finlandia e Svezia

    Dopo la Svezia, ecco la Finlandia. Boris Johnson ha firmato nel pomeriggio a Helsinki il secondo patto militare in poche ore che impegna il Regno Unito ad accordi di mutua difesa su richiesta, in caso di attacchi di Paesi terzi. L’accordo con la Finlandia, identico a quello sottoscritto in precedenza alle porte di Stoccolma con la premier svedese Magdalena Andersson, è stato formalizzato con il presidente Sauli Niinisto nella seconda tappa del viaggio del primo ministro britannico: e vale per Londra – che già guida un forum di cooperazione tra forze armate con un arco di nazioni nordiche nell’ambito della Joint Expeditionary Force – a prescindere dal possibile e auspicato ingresso dei due Paesi scandinavi storicamente neutrali nella Nato. Si tratta d’impegni “solenni” a cui Londra dà “grande valore” e che “riflettono l’estrema difficoltà dei tempi in cui viviamo”, segnati “dalle conseguenze dell’aggressione” russa all’Ucraina, ha detto Johnson da Helsinki. In precedenza il premier Tory, conversando con i media britannici, aveva sottolineato di voler continuare a lavorare a vasto raggio per “fortificare le difese dell’Europa contro l’evidente potenziale di un’altra aggressione non provocata” di Mosca. Non senza ribadire di non avere intenzione di dimettersi per le code del cosiddetto scandalo Partygate esploso nei mesi scorsi in patria a causa delle indagini su violazioni delle restrizioni anti Covid a Downing Street fra il 2020 e il 2021.  

  • 20:15

    Kiev: “Liberare Azovstal costerebbe troppe vite umane”

    I vertici militari ucraini hanno dato poche speranze di una possibile offensiva per liberare gli ultimi difensori di Mariupol, asserragliati nell’acciaieria Azovstal. “Ad oggi, una simile operazione richiederebbe un considerevole numero di truppe perché i soldati ucraini si trovano ad una distanza di 150-200 km”, ha spiegato il numero due dello stato maggiore, generale Oleksiy Hromov, sottolineando che si tratterebbe di un’operazione molto costosa in termini di vite umane perché i russi hanno eretto potenti difese. Secondo la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk, nell’acciaieria sono rimasti un migliaio di soldati, la metà dei quali feriti. 

  • 20:14

    Scholz: “Nessuno aggiri le sanzioni”

    “È importante che nessuno aggiri le sanzioni. Si tratta di un atteggiamento che non potremmo accettare”. Lo ha detto oggi il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in conferenza stampa con il presidente argentino Alberto Angel Fernandez a Berlino. Il cancelliere ha però espresso comprensione per il fatto che non tutti i paesi vogliano unirsi all’Europa e agli Usa su questo fronte. Il presidente argentino ha messo in chiaro, dal canto suo, che la Russia non dovrebbe essere esclusa dal G20: “Penso che dovremmo ascoltare tutti, non solo la Nato”. Anche l’Indonesia che, da presidente del forum, al momento non vorrebbe escludere Mosca. Sul punto, sollecitato da un giornalista, Scholz ha invece affermato di trovare “un buon segnale” che l’Indonesia abbia invitato l’Ucraina.

  • 20:13

    Google: “Attivata protezione siti per oltre 200 enti”

    “Abbiamo ampliato il nostro supporto a Project Shield per proteggere i siti di oltre 200 enti governativi ucraini e testate giornalistiche. Le preoccupazioni per la sicurezza informatica non si limitano alle zone di guerra: oltre l’80% degli americani afferma di essere preoccupato per la sicurezza e la privacy dei propri dati online”. Lo ha detto Google nel corso della Conferenza degli sviluppatori che si è aperta oggi a San Francisco, facendo riferimento al suo programma Project Shield, uno scudo che protegge dagli attacchi hacker Ddos, quelli cioè che mandano in tilt un sito. 

  • 19:24

    Ue, domani il piano dei ‘corridoi di solidarietà’ per esportare il grano ucraino

    L’Ue presenterà domani un Piano d’azione per aprire ‘corridoi di solidarietà’ per favorire le esportazioni dall’Ucraina, principalmente composte di derrate alimentari con grano e cereali in testa. L’obiettivo è aggirare il blocco dei porti sul Mar Nero, principale canale per le esportazioni dell’Ucraina, facilitare il commercio bilaterale di prodotti tra Ue e Ucraina, così come l’accesso di Kiev ai mercati internazionali e alle catene di approvvigionamento globali, assicurando che i cereali tanto necessari raggiungano il mercato mondiale.

  • 18:56

    Draghi: “Una pace imposta sarebbe la ricetta per il disastro”

    “Bisogna togliere il sospetto che le parti più deboli, soprattutto gli ucraini, hanno in questo momento che si arrivi a una pace imposta. Una pace che magari fa comodo agli Usa, all’Europa, ai russi, ma non è accettabile dagli ucraini. È la ricetta per arrivare al disastro, perché a quel punto la pace non sarà credibile, perchè i primi a mantenere la pace saranno gli ucraini e i russi. Altrimenti non ci sarà pace, ci sarà una finta pace che verrà tradita ogni momento”. Lo ha detto il premier Maro Draghi in conferenza stampa a Washington. 

  • 18:54

    Draghi: “I toni di Biden? Questi incontri non servono per giudicarsi”

    “Questi incontri non si fanno per giudicarci a vicenda, ma per capire come si possa andare avanti. Se uno vuole costruire un tavolo, portare le parti, è essenziale non cercare di vincere, perché non ci si riesce a quel punto”. Così il premier Mario Draghi, in conferenza stampa a Washington, ha risposto a una domanda sui toni forti usati dal presidente statunitense Joe Biden.