Guerra in Ucraina, la diretta – Kiev: “Liberare Azovstal causerebbe perdite di vite umane”. Mosca: “Bombe a Belgorod, un morto”

Draghi in conferenza stampa a Washigton: "Chiediamoci come si può costruire pace non imposta. Tutti facciano il proprio, anche gli Usa. Biden ha accolto l'ipotesi di un tetto al prezzo del gas". Lavrov: "Dopo nostra operazione finirà il mondo dominato dagli Usa". Kiev: "Ripreso controllo su 1.200 chilometri di frontiera". Il governo di Kherson chiede l'annessione alla Russia

Aggiornato: 22:33

I fatti più importanti

  • 17:23

    Draghi: “Per Biden l’Italia è alleato forte e affidabile”

    “L’incontro è andato molto bene, Biden ha ringraziato l’Italia come partner forte, alleato affidabile, interlocutore credibile e io l’ho ringraziato per il ruolo di leadership in questa crisi e la grande collaborazione che c’è stata con tutti gli alleati”. Così il premier Mario Draghi in conferenza stampa all’ambasciata d’Italia a Washington dopo la visita di ieri alla Casa Bianca.

  • 17:22

    Pentagono: “Prossime settimane cruciali per l’Ucraina”

    “Le prossime settimane saranno cruciali per l’Ucraina”. Lo ha detto il capo del Pentagono, Lloyd Austin, nell’audizione alla Commissione bilancio della Camera insieme al capo dello stato maggiore congiunto Usa, il generale Mark Milley. “Il presidente Zelensky nel nostro incontro con Blinken a Kiev mi ha detto chiaramente che le armi inviate dagli Usa hanno fatto la differenza nella guerra”, ha detto ancora il segretario alla Difesa sottolineando che finora gli Stati Uniti hanno stanziato “4,5 miliardi di dollari” di aiuti militari.

  • 17:14

    Capo stato maggiore Usa: “Pronti a sconfiggere chi minaccia la nostra sicurezza”

    “L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia è un pericolo per la stabilità e la pace non solo in Europa ma in tutto il mondo”. Lo ha detto il capo dello stato maggiore congiunto Usa, il generale Mark Milley, in un’audizione alla Commissione bilancio della Camera insieme il capo del Pentagono, Lloyd Austin. Il generale ha sottolineato che gli Stati Uniti sono pronti a “difendere gli alleati della Nato e sconfiggere chi li minacci o minacci la sicurezza americana“.

  • 17:10

    Stampa russa: “Putin è pronto alla guerra lunga”

    Il presidente russo Vladimir Putin non si ritirerà dall’Ucraina, è pronto a un “lungo combattimento“. A scriverlo è il quotidiano russo Moskovsky Komsomolets, citato dalla Bbc come esempio dei toni usati della stampa allineata al regime. “Non si ritirerà. È preparato per un lungo e prolungato combattimento, non gli interessa quanto durerà”, scrive il giornale, facendo intendere che l'”operazione speciale” sia destinata a durare ancora a lungo.

  • 17:00

    Guterres: “Parlare con Putin è necessario per trovare soluzioni”

    Il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha difeso la propria decisione di incontrare il presidente russo Vladimir Putin, convito che, per trovare soluzioni, è necessario “affrontare chi causa il problema o che può risolverlo”. Per Guterres, quindi, “ha senso parlare con il leader della Federazione Russa. E ha senso parlare con qualsiasi altro attore rilevante nell’attuale crisi”.

  • 16:53

    Shevchenko: “Ho pensato tante volte di andare a combattere”

    “Ho pensato tante volte” di andare a combattere, “ma probabilmente non era la soluzione migliore. La soluzione migliore è usare le mie connessioni, iniziare a parlare della guerra, contribuire con aiuti umanitari, aiutare i rifugiati, creare i programmi (di sostegno, ndr) e parlare con le organizzazioni caritatevoli. Ed è quello che ho fatto negli ultimi due mesi”. Lo ha detto l’ex calciatore ucraino del Milan e allenatore della nazionale ucraina, Andriy Sehvchenko, in un’intervista a Ladbible Tv.

  • 16:48

    Iniziato l’addestramento dei soldati ucraini in Germania

    La Bundeswehr, l’esercito tedesco, ha iniziato oggi ad addestrare in Germania i soldati ucraini all’uso degli obici semoventi PzH 2000 inviati a Kiev dal governo di Olaf Scholz. È prevista la formazione di un massimo di 18 team, ha riferito oggi via Twitter il ministero della Difesa. Un gruppo di soldati, tecnici e assistenti ucraini è atterrato ieri nello stato della Renania-Palatinato, nella Germania occidentale, su un aereo della Bundeswehr proveniente dalla Polonia. L’addestramento si svolge presso la scuola di artiglieria delle forze armate a Idar-Oberstein. Germania e Paesi Bassi vogliono consegnare dodici obici semoventi, sette dei quali dalla Germania, a Kiev per difendersi dall’attacco russo.

  • 16:46

    Il Washington Post apre un ufficio a Kiev

    Il Washington Post apre un nuovo ufficio di corrispondenza a Kiev, guidato dall’ex corrispondente da Mosca Isabelle Khurshudyan e da Max Bearak, corrispondente capo dall’Ucraina ed ex capo dell’ufficio di Nairobi.  Lo annuncia il responsabile della redazione esteri Douglas Jehl, spiegando che la decisione testimonia “l’impegno a lungo termine di coprire la guerra della Russia in Ucraina, poiché continuerà ad essere la storia principale quest’anno”.

  • 16:29

    Amministrazione Mariupol: “Carri armati tentano di sfondare all’Azovstal, impianto in fiamme”

    L’acciaieria Azovstal “è attualmente attaccata dagli invasori russi non solo con aerei e artiglieria, ma anche con carri armati che stanno cercando di sfondare”. Lo riporta Ukrinform citando il consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andryushchenko, su Telegram. “Ora l’Azovstal viene attaccata non solo dal cielo e con l’artiglieria, ma anche con i carri armati. Sul sito c’è un incendio”, ha comunicato Andryushchenko. “Se c’è un inferno sulla terra è quello. Tutti siamo in debito con i difensori di Mariupol”. 

  • 16:28

    Kiev: “Ripresi 1.200 chilometri di frontiera tra Kiev, Chernihiv e Sumy”

    “Il Servizio di frontiera di Stato all’interno degli oblast di Kiev, Chernihiv e Sumy ha il controllo di frontiera su quasi 1.200 chilometri, due terzi dei quali al confine con la Russia”. Lo ha annunciato durante un briefing il direttore del Dipartimento di Stato per la protezione delle frontiere, Leonid Baran, secondo quanto riportato dall’agenzia Unian. “Tuttavia – ha precisato – il pericolo rimane, quindi le classiche misure di protezione delle frontiere non sono sufficienti. Sono in corso attività di verifica dettagliate e la creazione di ulteriori posti di controllo”.