Guerra in Ucraina, diretta – “Incendio ad Azovstal”, nuovi attacchi dopo l’evacuazione. Missili su Odessa: “Morti e feriti, colpita una chiesa”

La procuratrice generale ucraina annuncia le prime accuse a un militare russo per il massacro di Bucha. La polizia di Kiev: "Nella regione trovati 1.202 corpi di civili uccisi". Ong: "Putin farà sfilare prigionieri di guerra il 9 maggio". In fiamme una fabbrica di munizioni in Russia, "due morti"

Aggiornato: 22:39

I fatti più importanti

  • 22:39

    Casa Bianca: “In Ucraina nessuna guerra per procura”

    “La guerra in Ucraina non è una guerra per procura. È la propaganda della Russia che vuole diffondere questa teoria. Gli Stati Uniti e la Nato non sono in guerra“. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, durante un briefing con la stampa.

  • 21:42

    Pentagono: Putin non ha mostrato intenzione di finire guerra

    “Nessuno sa quanto sarà lunga” la guerra: “potrebbe finire oggi” ma “ci sono chance che possa andare avanti per diverso tempo. Non sappiamo. Putin non ha mostrato” alcuna volontà di finire la guerra ora. Lo afferma il portavoce del Pentagono John Kirby.

  • 21:28

    Usa: Mosca vuole annettere anche Kherson

    Mosca starebbe considerando un referendum anche per annettere una terza regione dell’Ucraina orientale, quella di Kherson: lo ha detto in un briefing al dipartimento di Stato l’ambasciatore Michael Carpenter, rappresentante Usa all’Osce.

  • 20:36

    Colpita chiesa ortodossa nell’attacco a Odessa

    L’attacco missilistico russo compiuto nel pomeriggio su Odessa ha colpito una chiesa ortodossa. Un ragazzo di 15 anni (non 13, come riferito in un primo momento dai soccorritori) è stato ucciso e un’altra ragazza adolescente è stata ferita gravemente. Lo ha detto il segretario del Consiglio per la sicurezza nazionale, Oleksiy Danilov, citato dall’agenzia Interfax Ukraine. Il tetto della chiesa è crollato, ha aggiunto Danilov. Secondo altre fonti, la chiesa è situata molto vicino a una struttura militare.

  • 20:35

    Kuleba: “Grazie a Germania per apertura a embargo su petrolio”

    Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ringrazia la Germania per essersi dichiarata favorevole a un embargo europeo sul petrolio russo. “Ho parlato con la mia omologa tedesca, Annalena Baerbock, e l’ho ringraziata”, ha scritto Kuleba su Twitter. “Ho anche sottolineato che riconoscere a Kiev lo status di candidato alla Ue è nel migliore interesse dell’Ucraina, della Germania e dell’Europa”, aggiunge. 

  • 20:22

    Scholz: “Non andrò a Kiev, non possono rifiutare Steinmeier”

    Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha spiegato di non avere in programma un viaggio in Ucraina a causa del recente rifiuto espresso dal governo di Kiev a una visita del presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier. “Questo fatto si è messo di mezzo”, ha detto Scholz alla tv tedesca Zdf. “Come democratici non possiamo avere dubbi su questo: non potete farlo”, ha detto Scholz, rivolgendosi di fatto al governo ucraino. Scholz ha sottolineato che non si può dire “il presidente non può venire” a un paese, la Germania, che fornisce “così tanta assistenza militare, così tanta assistenza finanziaria, ed è necessario quando si tratta delle garanzie di sicurezza che sono importanti per il futuro dell’Ucraina”.

  • 20:20

    Scholz: “Al G20 con Putin? Decideremo quando sarà il momento”

    “Decideremo quando sarà il momento, non sarebbe saggio fare altrimenti”. Così il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha evitato di dare una risposta diretta quando, durante un’intervista con la televisione pubblica tedesca Zdf, gli è stato chiesto se sarà disposto a sedersi al tavolo con Vladimir Putin al summit del G20 che si svolgerà il prossimo novembre in Indonesia. La presidenza indonesiana, la scorsa settimana, ha reso noto di aver invitato il presidente russo e di aver ricevuto la sua disponibilità a partecipare.

  • 20:17

    Governo Kiev: “320 prigionieri tornati in Ucraina attraverso nove scambi”

    Oltre 320 cittadini ucraini sono tornati finora nel Paese attraverso nove scambi di prigionieri e ostaggi. Lo comunica il ministero ucraino per il Reinserimento dei territori temporaneamente occupati sul proprio canale Telegram: “Per ordine del presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky sono avvenuti nove scambi di prigionieri e ostaggi. Di conseguenza, più di 320 cittadini sono già tornati a casa, inclusi 59 civili”, ha affermato il ministero. Tra coloro che sono stati rilasciati ci sono anche molte donne, di cui una incinta. Il governo ucraino non abbandona nessuno che sia prigioniero e fa “tutto il possibile e l’impossibile” per liberarlo, ha detto il vice primo ministro Iryna Vereshchuk. In totale oltre mille civili ucraini, tra cui oltre cinquecento donne, sono detenuti in Russia.

  • 20:13

    Usa: “Russi respinti dalle zone vicino Kharkiv”

    I militari ucraini hanno annunciato di aver riconquistato alcuni villaggi vicino Kharkiv. Lo riferisce la Cnn, sottolineando che ciò rende potenzialmente più difficile per i russi bombardare la città con missili e colpi d’artiglieria. La notizia viene confermata anche da fonti del Pentagono, secondo le quali, nelle ultime 24-48 ore, gli ucraini hanno respinto i russi di quaranta chilometri verso l’est di Kharkiv. Gli ucraini hanno annunciato oggi di aver ripreso i villaggi di Ruska Lozova e Verkhnya Rohanka, rispettivamente a nord e a est della città: ma nelle ultime due settimane avevano già riconquistato una mezza dozzina di villaggi dell’area, avvicinandosi alle linee di rifornimento russe dal confine verso Izium.

  • 19:57

    La ministra degli Esteri tedesca: “Andrò a Kiev”

    La ministra tedesca degli Esteri, Annalena Baerbock, e due deputati dell’opposizione hanno annunciato prossime visite a Kiev in solidarietà con l’Ucraina. Ma ancora non vi è alcuna notizia su possibili viaggi dei vertici governativi tedeschi. Il presidente della Repubblica, Frank-Walter Steinmeier, non ha più fatto sapere nulla dopo che il governo ucraino ha bocciato il suo progetto di visita, dicendo di preferire l’arrivo del cancelliere Olaf Scholz. Per il momento nessun esponente del governo tedesco è andato a Kiev, mentre non si sono spente le polemiche sulla riluttanza della Germania a fornire armi pesanti. “Sì, andrò”, ha detto ieri Baerbock all’emittente Ard, senza però specificare una data. Baerbock ha spiegato che aveva previsto il viaggio dopo le rivelazioni delle uccisioni di civili a Bucha, ma che in quel momento intendeva aspettare che andasse Steinmeier.