Guerra in Ucraina, la diretta – Mosca fa partire la fase 2: assalto al Donbass. Biden agli alleati: altre armi e sanzioni, aiutiamo Kiev. L’Italia: ‘Pressione sul Cremlino, Putin va isolato’

È iniziata la maxi-offensiva per conquistare tutto il Donbass: il fronte dell'attacco di Mosca è lungo 480 chilometri. Cremlino: "L'Occidente vuole prolungare il conflitto". Un deputato ucraino su Twitter: "Bomba su un ospedale vicino ad Azovstal, 300 persone sotto le macerie". Il Canada sanziona due figlie di Vladimir Putin. I russi: "120 civili usciti dall'acciaieria Azovstal"

Aggiornato: 22:44

I fatti più importanti

  • 20:01

    Lukashenko: “Decapiteremo chi vuole colpire pace nel Paese”

    Il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko ha minacciato di “decapitare” chiunque metterà a rischio la pace nel paese. “È meglio stare lontano dalla guerra. Staremo meglio senza una guerra qui, nella nostra terra”, ha detto Lukashenko, dal cui paese continuano a partire attacchi russi contro l’Ucraina. Intervenuto ad una conferenza sul mantenimento dell’ordine, Lukashenko ha fatto riferimento alle ampie proteste che vi furono in tutto il paese dopo la sua rielezione nell’agosto 2020, considerata una farsa dall’opposizione. “Vi ricordate cosa successe nel 2020? Oppure i tre quarti dei presenti sono felici di quanto accadde allora e vogliono ripeterlo? Ricordatevi che non accadrà. Ho sufficienti mezzi… e noi decapiteremo chiunque voglia vorrà mettere a rischio la pace e la quiete nel nostro paese”, ha detto, secondo quanto riporta l’agenzia stampa ufficiale bielorussa BelTa. Paese soggetto a sanzioni internazionali per il suo ruolo nell’invasione russa dell’Ucraina, la Bielorussia è l’unico stato europeo a non aver abbandonato la pena di morte, che viene eseguita mediante la fucilazione.  

  • 19:44

    Stoltenberg: “Nuove sanzioni a Cremlino”

    “Buon incontro con il presidente Usa e i leader per affrontare l’ultima offensiva della Russia nella regione del Donbass, della quale avevamo avvertito. Siamo d’accordo nell’imporre ulteriori costi al Cremlino e continuare il nostro sostegno all’Ucraina. Il presidente Putin deve porre fine alla guerra immediatamente”. Lo ha scritto su Twitter il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. “I leader – fa sapere la Nato in un comunicato – hanno condannato l’attuale assalto della Russia lungo la linea del fronte in Ucraina orientale, anche con pesanti bombardamenti che stanno causando ancora più sofferenza umana. Il segretario generale ha aggiornato i suoi colleghi sul lavoro per rafforzare la deterrenza e la difesa della Nato, sottolineando che la Nato farà tutto il necessario per proteggere e difendere tutti gli alleati”. Stoltenberg ha anche “informato gli altri leader sul lavoro degli alleati per fornire all’Ucraina ulteriori aiuti militari, economici e umanitari”. 

  • 19:38

    Mosca: “Colpiti 31 obiettivi militari”

    Secondo il ministero della Difesa di Mosca, l’aviazione russa ha colpito 31 obiettivi militari in Ucraina e ha abbattuto anche tre droni. Lo riferisce la Tass. Tra i 31 target colpiti da Mosca ci sono “due centri di comando vicino agli insediamenti di Razdolnoye e Novogrodovka, un deposito di munizioni vicino a Privolye e 28 aree di distribuzione di armi ucraine”, ha detto il portavoce del ministro della Difesa russo Igor Konashenkov

  • 19:36

    Von der Leyen: “Sanzioni più dure”

    “I leader del mondo restano fermamente uniti nel sostegno all’Ucraina. Irrigidiremo ulteriormente le nostre sanzioni contro la Russia e aumenteremo la nostra assistenza finanziaria e nella sicurezza” per Kiev. “Grazie al presidente degli Usa per aver convocato questa importante call”. Lo scrive in un tweet la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen dopo aver partecipato alla videochiamata con il presidente americano Joe Biden e i Paesi alleati.

  • 19:08

    Moldova, vietati simboli invasione

    La presidente della Moldova, Maia Sandu, ha firmato una nuova legge – approvata cinque giorni fa dal Parlamento moldavo – che vieta i simboli “Z” e “V” utilizzati dalle truppe russe che hanno invaso l’Ucraina e i nastrini neri e arancioni divenuti, tra le altre cose, uno dei simboli dei separatisti filorussi del Donbass: lo riporta la testata americana Radio Liberty, precisando che la legge prevede una multa di almeno 900 lei (45 euro) per chi produce, indossa o mostra i simboli vietati. 

  • 19:00

    Palazzo Chigi: “Ampio consenso su esigenza di fare pressioni sul Mosca”

    Nel corso della videochiamata con Biden e gli alleati cui ha preso parte il presidente del Consiglio Mario Draghi è stato espresso “ampio consenso sulla necessità di rafforzare la pressione sul Cremlino, anche con l’adozione di ulteriori sanzioni, e di accrescere l’isolamento internazionale di Mosca”. Lo riferisce Palazzo Chigi. I leader “hanno confermato l’importanza di uno stretto coordinamento in merito al sostegno all’Ucraina in tutte le sue dimensioni, con particolare riguardo al contributo al bilancio del Paese”. 

  • 18:58

    Scholz: “Putin responsabile dei crimini di guerra”

    Il presidente russo Vladimir Putin “porta la responsabilità” dei “crimini di guerra” commessi in Ucraina: lo dice il cancelliere tedesco Olaf Scholz

  • 18:50

    Governatore Donetsk: “Attacco a Kramatorsk, un morto”

    “L’esercito russo ha lanciato un attacco missilistico su Kramatorsk, in cui si sa che almeno una persona è morta e tre sono rimaste ferite”. Lo ha detto in un collegamento tv il governatore del Donetsk, Pavlo Kyrylenko, riferendo di “aspri combattimenti nella regione, con il nemico che sta cercando di attaccare a nord, dalle direzioni di Luhansk e Kharkiv”. Il governatore ha fatto sapere anche che “escludendo Mariupol, 350-370mila persone rimaste sul territorio della regione di Donetsk, contro il milione e 680mila persone presenti prima del 24 febbraio”. 

  • 18:36

    Mosca: “120 civili usciti da acciaieria Mariupol”

    Mosca sostiene che 120 civili nascosti nell’acciaieria Azovstal di Mariupol sotto assedio sono usciti dopo l’ultimatum lanciato dall’esercito russo. Lo riferisce Interfax che cita come fonte il primo canale della tv di Stato russa.  

  • 18:34

    Michel: “Con i partner discussa nuova risposta a Mosca”

    Con il presidente Usa e i partner abbiamo discusso un’ulteriore risposta coordinata all’aggressione della Russia contro l’Ucraina e abbiamo discusso la necessità di ulteriori aiuti umanitari, finanziari e militari. L’Ue svilupperà il Fondo di solidarietà dell’Ucraina per il sostegno immediato e la ricostruzione di un’Ucraina democratica”. Lo ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio Ue Charles Michel