Guerra Russia-Ucraina, la diretta – Biden: “800 milioni di nuove armi a Kiev”. Mosca invia sanzioni a 398 membri del Congresso Usa e 87 senatori canadesi

L'offensiva russa si concentra sull'acciaieria Azovstal, cruciale per gli ucraini. I satelliti mostrano altre truppe ammassate a Est. Biden accusa Putin di genocidio, Macron: "Non serve alla pace". Finlandia e Svezia pronte a entrare nella Nato: "Decisione arriverà a breve". Il Cremlino: "Colpiremo centri di comando ucraini"

Aggiornato: 12:47

I fatti più importanti

  • 17:26

    Letta: “Zelensky non dichiari Steinmeier ingrato”

    “Un Presidente della Repubblica di un paese dell’Unione europea non può essere considerato persona non grata da un paese candidato ad entrare nell’Unione europea #Steinmeier #Zelensky”: Così su twitter il segretario del Pd, Enrico Letta 

  • 17:23

    Jersey blocca 5,4 miliardi di sterline di Abramovich

    Le autorità dell’isola di Jersey, paradiso fiscale legato alla corona britannica nella Manica, hanno congelato l’equivalente di 5,4 miliardi di sterline di attivi (pari a circa 7 miliardi di dollari) ritenuti riconducibili all’oligarca russo Roman Abramovich. Lo riferisce l’agenzia Bloomberg. Abramovich, il cui patrimonio personale complessivo è stimato in circa 12 miliardi di dollari, è stato sottoposto a sanzioni dal governo di Londra e dall’Ue (ma finora non dagli Usa) fra le ritorsioni occidentali decise in risposta all’invasione russa dell’Ucraina contro figure del business ritenute funzionali al potere di Vladimir Putin. 

     

  • 17:05

    Helsinki: “Senza Nato nessuna sicurezza”

    “Senza l’adesione alla Nato, la Finlandia non gode di garanzie di sicurezza, nonostante sia un partner dell’Alleanza“. Lo si legge nel Libro bianco sulla sicurezza del Paese – che condivide migliaia di chilometri di frontiera con la Russia – pubblicato oggi. Il rapporto commissionato dopo l’attacco russo in Ucraina insiste sul fatto che solo i membri dell’Alleanza beneficiano dell’ombrello di difesa collettiva del famoso articolo 5 dell’organizzazione. L’adesione alla Nato fornirebbe una deterrenza “significativamente maggiore” contro un attacco alla Finlandia, afferma il Libro bianco

  • 17:02

    Oms: “50 giorni di guerra, 4,6 milioni di rifugiati”

    “Domani ricorrono 50 giorni dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia“. Un periodo durante il quale “4,6 milioni di rifugiati hanno lasciato il Paese” colpito dalla guerra, “migliaia di civili sono morti, inclusi bambini”, e “ci sono stati 119 attacchi verificati all’assistenza sanitaria. I servizi sanitari continuano a essere gravemente interrotti”. Lo ha sottolineato il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, durante una conferenza stampa Oms di aggiornamento sul conflitto, su Covid-19 e su altre tematiche sanitarie. 

  • 16:59

    “Le armi Usa a Kiev includono artiglieria pesante”

    Nel nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina, che l’amministrazione Biden si appresta ad annunciare, ci saranno anche sistemi di artiglieria pesante da terra come gli obici, armi che possono colpire fino a 70 km di distanza. Lo riferisce alla Reuters una fonte del Congresso americano.  

  • 16:36

    Vicepremier Kiev: “A Bucha giustiziato il 90% delle vittime”

    “A Bucha, da una prima indagine, risulta che quasi il 90% delle vittime ha un proiettile in testa, e questo vuol dire che non sono vittime di guerra, sono state giustiziate sul posto“. Lo ha detto la vicepremier ucraina con delega all’integrazione europea ed euro-atlantica, Olha Stefanishyna, in collegamento video con la Commissioni Diritti umani, femminicidio e antidiscriminazioni del Senato. “Dei circa settecento corpi esaminati finora nell’area di Kiev, quattrocento provengono da Bucha. E centinaia di civili tutt’ora sono scomparsi”, ha aggiunto.

  • 16:34

    Peskov: “Nessun contatto ad alto livello tra Usa e Russia”

    Al momento “non ci sono contatti ad alto livello” fra Stati Uniti e Russia. Lo ha confermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato da Ria Novosti

  • 16:30

    “Nella regione di Sumy oltre cento civili uccisi e molti scomparsi”

    Nella regione di Sumy – una di quelle da cui i russi si sono ritirati negli ultimi giorni – si sa di oltre cento civili uccisi dagli occupanti e di un numero significativo di persone scomparse. Lo riferisce il capo dell’amministrazione militare regionale, Dmitry Zhivitsky. “Più di cento civili sono stati uccisi ma purtroppo questo numero è in aumento ogni giorno, perché si trovano corpi con le mani legate, con tracce di torture, colpi di arma da fuoco alla testa, sono cose terribili. Molte persone non si trovano, alcune sono state fatte prigioniere e per loro sta lavorando una squadra di negoziatori. Di molti cittadini sono state trovate le automobili colpite da armi da fuoco, senza i proprietari, sulle strade, sulle autostrade e nei boschi”, ha dichiarato. 

  • 16:26

    Vicepremier Kiev al Senato: “Il mondo deve ancora vedere cosa hanno fatto i russi nelle zone occupate”

    “Il mondo civilizzato deve ancora vedere cosa hanno fatto i russi nelle zone occupate”. Lo ha detto la vicepremier ucraina con delega all’integrazione europea ed euro-atlantica, Olha Stefanishyna, in collegamento video con la Commissione Diritti umani, femminicidio e antidiscriminazioni del Senato italiano. “Ogni giorno emergono dettagli sempre più orribili, torture, sepolture di massa, violenze sessuali, brutalità commesse di fronte ai bambini. Si sta rivelando la vera faccia dell’esercito russo, ogni singolo soldato che commette questi crimini”, ha aggiunto. “Queste atrocità avvengono in tutti i territori occupati, in decine di città e paesi. I civili sono uccisi in strada, vengono lanciati missili contro ospedali, asili nido, distretti residenziali. Questa – ha denunciato – è un’azione deliberata, decisa dalle alte sfere politiche e militari russe”, ed è un’intenzione di commettere un “genocidio”.

  • 16:17

    Mosca non esclude invito a leader stranieri per festa 9 maggio

    Il Cremlino non ha escluso un possibile invito a leader stranieri alla tradizionale parata per la “Giornata della vittoria” che si terrà il prossimo 9 maggio, festa nazionale in Russia in ricordo della resa della Germania nazista all’Armata rossa. “Non ho ancora informazioni dettagliate”, si è limitato a dire il portavoce Dmitry Peskov, citato da Ria Novosti