Guerra Russia-Ucraina, la diretta – Biden: “Conflitto è tutt’altro che concluso”. “Esecuzioni a Trostianets, in 400 spariti da Hostomel”

Putin: "Su Bucha ciniche provocazioni". Ma secondo il governo ucraino "25 donne hanno denunciato di essere state stuprate". Pentagono: russi hanno completato il ritiro dall’area di Kiev e di Chernihiv. Chiesto alla popolazione di evacuare le regioni dell’Est. Il sindaco di Mariupol: oltre 5mila civili uccisi, 50 bruciati vivi nel bombardamento dell'ospedale pediatrico

Aggiornato: 10:54

I fatti più importanti

  • 17:01

    Difesa russa: “Gli ucraini torturano i nostri militari”

    “Il regime di Kiev usa la tortura e la violenza contro i militari russi”. Lo ha detto il Capo del centro nazionale per la gestione della Difesa russa, Mikhail Mizintsev. “Tali fatti palesi rimangono, purtroppo, senza l’attenzione della comunità mondiale, tra cui Onu, l’Osce e la Croce Rossa internazionale”, ha aggiunto.

  • 16:58

    Washington conferma: “Sanzioni contro le figlie di Putin”

    Le nuove sanzioni varate dagli Usa contro la Russia in accordo con G7 e Ue colpiranno le figlie di Vladimir Putin, Maria e Yekaterina, e la figlia del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. Lo ha confermato un alto funzionario dell’amministrazione Usa in un punto con la stampa, confermando le anticipazioni diffuse dal Financial Times e dal Wall Street Journal. “Sappiamo che Putin e i suoi sodali usano le loro famiglie per nascondere i propri beni, per questo abbiamo deciso di congelare anche gli asset dei parenti”, ha spiegato la fonte. Saranno colpite dalla nuove misure anche la moglie di Lavrov, l’ex premier Dmitry Medvedev e l’attuale premier Mikhail Mishustin. “Queste persone si sono arricchite a spese del popolo russo. Alcune di loro sono responsabili di aver supportato la guerra di Putin contro l’Ucraina. Per questo saranno tagliati fuori dal sistema finanziario americano e tutti i loro beni negli Stati Uniti saranno congelati”, spiega la Casa Bianca in una nota. 

  • 16:50

    Unhcr: “1.563 vittime civili da inizio guerra, 130 bambini”

    Sono almeno 1.563 le vittime civili dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, tra cui 130 bambini. Lo rende noto l’ufficio dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (Unchr), aggiungendo che i feriti sono almeno 2.213, di cui 188 minori, e precisando che le cifre sono probabilmente sottostimate, viste le difficoltà negli accertamenti sul terreno.

  • 16:46

    Esercito russo: “L’Ucraina prepara nuove provocazioni sullo stile di Bucha”

    L’Ucraina prepara “nuove provocazioni che coinvolgono civili sullo stile dello scenario di Bucha”. Lo ha detto il Capo del centro nazionale per la gestione della Difesa russa, il colonnello Mikhail Mizintsev, citato dall’agenzia statale Ria Novosti. Secondo il militare “la preparazione di tali provocazioni è già stata completata a Kontop e Trostyanets nella regione di Sumy, così come a Borodyanka e Katyuzhanka, nella regione di Kiev”.

  • 16:42

    Mosca: “Trattiamo i prigionieri di guerra secondo il diritto internazionale”

    “La Russia tratta tutti i prigionieri di guerra secondo le norme del diritto umanitario internazionale“. Lo afferma il ministero della Difesa di Mosca, citato dalla Tass.

  • 16:25

    Olena, medico a Hostomel: “I russi hanno rapito mio marito e mio figlio”

    “Il 28 febbraio i militari russi sono entrati nella mia casa e hanno portato via mio marito Oleg e mio figlio di vent’anni. Li hanno rapiti perché mio marito è un ex poliziotto e in casa hanno visto armi e i suoi distintivi. Ma adesso assieme a mio figlio faceva il volontario”. Sono le parole di Olena, medico ucraino a Hostomel, riferite all’inviato Ansa sul posto. “Mi hanno detto che adesso sono in Russia, nella prigione di Kursk. Spero siano vivi“, dice.

  • 16:23

    Putin a Orbán: “A Bucha provocazioni rozze e ciniche”

    Nella conversazione con il premier ungherese Viktor Orbán, il presidente russo Vladimir Putin ha respinto le accuse a Mosca sui crimini di guerra a a Bucha, parlando di “provocazioni rozze e ciniche” da parte dell’Ucraina. Lo riferisce il Cremlino, aggiungendo che i due leader hanno discusso anche delle relazioni bilaterali e dei colloqui con Kiev.

  • 16:21

    Di Maio: “Valutiamo di riportare l’ambasciata a Kiev”

    “L’Italia sta valutando di riportare in sicurezza l’ambasciata a Kiev. Questo presuppone un’analisi di sicurezza sul terreno, che stiamo facendo, e un coordinamento con tutti i nostri partner”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi di Maio a margine del consiglio atlantico della Nato. Dall’inizio dell’invasione la rappresentanza diplomatica italiana era stata spostata a Leopoli. “Riportare l’ambasciatore Pier Francesco Zazo a Kiev è un grande segnale che ci permette anche di essere più vicini alle istituzioni ucraine e al popolo ucraino”, dice Di Maio. 

  • 16:20

    Di Maio: “Italia lavora per una conferenza di pace”

    “L’Italia auspica, e lavora con i partner in tal senso, una conferenza di pace, che è un passaggio fondamentale per fermare il conflitto, ridare l’Ucraina al popolo ucraino e fermare quelle immagini terribili che stiamo vedendo, come a Bucha”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a margine del consiglio atlantico della Nato. “L’Italia è pienamente coinvolta anche nel processo che sta seguendo i negoziati sulla neutralità dell’Ucraina, sullo status del Donbass e della Crimea”, dice. Di Maio vedrà il suo omologo turco a margine dei lavori, spiega, perché la Turchia “è il Paese che più in questo momento sta facilitando le mediazioni fra Russia e Turchia”.

  • 16:19

    Di Maio: “Agli orrori di Bucha non possiamo che reagire con sanzioni”

    “Lavoriamo fin dai primi giorni per arrivare ad un cessate il fuoco e poi ad una pace duratura. Ma rispetto agli orrori che arrivano da città come Bucha non possiamo che reagire con sanzioni. L’Italia sostiene pienamente il quinto pacchetto di sanzioni perché ora non si può far altro che indebolire l’economia russa in modo che Putin non continui a finanziare questa guerra”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a margine del consiglio atlantico della Nato.