Guerra Russia-Ucraina, diretta – Onu: 6 milioni di sfollati. Mosca minaccia l’Italia per le sanzioni. Media russi: “Code per lo zucchero”

Le truppe russe avanzano lungo la costa e aumentano la pressione su Odessa. Bombardamento a Kharkiv: morti e feriti. Zelensky a Putin: "È il momento di vederci". Il Cremlino: "Prima il testo per l’accordo". Il ministero degli Esteri di Mosca all'Italia: "Con nuove sanzioni effetti irreversibili"

Aggiornato: 10:30

I fatti più importanti

  • 13:49

    La polizia ucraina: “Le forze russe hanno sparato contro otto città e villaggi nel Donetsk”

    “Nelle ultime 24 ore le forze russe hanno sparato contro otto città e villaggi nella regione orientale di Donetsk, utilizzando aviazione, razzi e artiglieria pesante”. Lo ha riferito la polizia nazionale ucraina su Telegram, precisando che almeno 37 edifici residenziali e infrastrutture sono stati danneggiati, mentre decine di civili sono stati uccisi e feriti. L’esercito russo ha attaccato Mariupol, Avdiivka, Kramatorsk, Pokrovsk, Novoselydivka, Verkhnotoretske, Krymka e Stepne, ha affermato la polizia

  • 13:47

    Media: “Putin sta trasferendo nuove truppe dall’est verso la Bielorussia”

    Il presidente russo Vladimir Putin sta trasferendo nuove truppe dall’est verso la Bielorussa. Lo riferisce lo Stato maggiore ucraino secondo quanto riporta The Kyiv Independent. Le truppe vengono spostate da Vladivostok e Petropavlovsk-Kamchatsky per compensare le vittime in Ucraina, sostiene lo Stato maggiore.

  • 13:45

    Ucraina, oltre 2 milioni di profughi hanno oltrepassato il confine con la Polonia

    Il numero di profughi che hanno lasciato l’Ucraina e hanno oltrepassato il confine con la Polonia ha superato i due milioni. Lo rivela l’ambasciata italiana a Varsavia specificando che a ieri il numero esatto di persone entrate nel Paese è 2.041. 391. Dall’inizio della guerra sono giunti in Polonia cittadini di oltre 180 Paesi, tra cui molti extraeuropei come Uzbekistan (7.066 persone), India (5.959), Vietnam (2.909), Usa (2.856) , Nigeria (2.690), Afghanistan (1.840) e Siria (1.341). Attualmente in Polonia ci sono 38 punti di accoglienza in cui i rifugiati possono ricevere informazioni, pasti caldi, assistenza medica e alloggio.

  • 13:42

    Cnn: “In corso battaglia per il controllo dell’impianto siderurgico di Mariupol”

    Infuria la battaglia per il controllo dell’enorme impianto siderurgico di Mariupol. Lo afferma la Cnn che riporta versioni contrastanti sullo stato di una delle strutture industriali chiave dell’Ucraina, l’impianto Azov Steel a Mariupol. Venerdì scorso, afferma Cnn, un consulente del governo ha riferito che l’impianto era in mani russe dopo le battaglie in corso con le truppe ucraine per il controllo del sito sul mare. Ma in un aggiornamento sabato, il battaglione Azov, che ha una grande presenza a Mariupol, ha detto che l’impianto è rimasto nelle loro mani. “Il nemico non è arrivato così lontano nella città. La marina, insieme al battaglione Azov, insieme alla polizia, continuano a difendere la città e i suoi civili”, ha detto alla televisione ucraina il membro del battaglione Vladislav Sobolievskyi. “Oggi l’acciaieria Azov è sotto il nostro controllo. Gli attacchi aerei hanno colpito tutta la città, compreso lo stabilimento, ma il nemico non ha messo le mani sul nostro impianto”. La gigantesca acciaieria si trova immediatamente a est del centro di Mariupol.

  • 13:38

    Lavrov: “Gli Usa impediscono a Kieve di accettare le richieste minime di Mosca”

    Gli Stati Uniti “tengono per mano” la delegazione ucraina nei negoziati di pace con la Russia, “impedendo a Kiev di accettare le richieste minime di Mosca“: lo dichiara il ministro degli Esteri russo, Seghei Lavrov, citato dall’agenzia Interfax. “Abbiamo sempre favorito una soluzione diplomatica di ogni problema quando (il presidente ucraino) Zelensky propose colloqui nel pieno delle ostilità, alle quali il nostro presidente (Putin) ha acconsentito. E sono così iniziati i colloqui. Questo è accaduto malgrado la delegazione ucraina abbia iniziato a prendervi parte per lo più in modo, per così dire, solo formale”.  Tuttavia, ha continuato il capo della diplomazia russa, “un dialogo è stato stabilito nel tempo, anche se noi abbiamo costantemente l’impressione che la delegazione ucraina venga tenuta per mano da qualcuno, probabilmente dagli americani, e le venga impedito di essere d’accordo con le (nostre) richieste, che giudico assolutamente minime”. Il processo, ha concluso Lavrov “va avanti, ciò nonostante” 

  • 13:36

    Lavrov: “La Russia e la Cina rafforzeranno la loro cooperazione”

    La Russia e la Cina rafforzeranno la loro cooperazione sotto le attuali circostanze, ne è convinto il ministro russo degli Esteri Serghei Lavrov. “Certo, credo che l’interazione si rafforzerà, considerato che l’Occidente sta calpestando ogni pilastro del sistemo internazionale e noi, le due grandi potenze, dobbiamo ovviamente pensare a come proseguire“, ha spiegato Lavrov citato da Interfax.

  • 13:34

    “In Ucraina aperti campi speciale per prigionieri di guerra russi”

    “In Ucraina sono stati aperti campi speciali per prigionieri di guerra russi”. Lo rende noto il procuratore generale ucraino Irina Venediktov in un’intervista alla Bbc, citata dal Kiev Independent. “I campi di prigionia sono già presenti, ci abbiamo lavorato su, perché è un passaggio richiesto dalla Convenzione di Ginevra“, ha spiegato. “Ai prigionieri sono fornite anche le cure mediche quasi allo stesso livello dei nostri ragazzi. Pertanto, credo che ci stiamo comportando come un Paese civile che respinge l’aggressore, ma non diventa a sua volta aggressore”. Secondo Venediktov, “le questioni relative ai campi militari speciali sono state risolte: è stato firmato un ordine congiunto con il ministero della Difesa, il Ministero degli Interni e altre amministrazioni competenti”. Il procuratore generale ha chiarito, inoltre, che è stato creato “un organismo apposito, con le forze dell’ordine, che si sta attualmente occupando della questione dei prigionieri di guerra“.

  • 13:32

    Lavrov: “La richiesta di inviare peacekeeper della Nato in Ucraina è demagogica”

    “La richiesta di inviare peacekeeper della Nato in Ucraina è demagogica”, ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov citato da Interfax. “È possibile – ha sostenuto Lavrov – che tale richiesta implichi il controllo polacco sulla parte occidentale dell’Ucraina”. 

  • 13:30

    Mariupol, nove corridoi umanitari concordati

    Sono nove anche oggi i corridoi umanitari concordati. Lo ha affermato durante il briefing Iryna Vereshchuk, vice primo ministro e ministro per la reintegrazione dei territori temporaneamente occupati dell’Ucraina, come riportato dall’agenzia ucraina Unian. Ecco i corridoi stabiliti: – regione di Donetsk: da Mariupol a Zaporozhye con sminamento obbligatorio lungo l’intero percorso. Gli autobus raccoglieranno le persone che verranno selezionate a piedi e alcuni residenti potranno partire con auto private. – regione di Kiev: dal villaggio di Bervytsia alla città di Brovary. Dalla città di Bucha al villaggio di Belogorodka. Dal villaggio di Bogdanovka a Brovary. Da Borodyanka a Bila Tserkva. – regione di Luhansk: si prevede di consegnare beni umanitari con cibo e medicine a Lysychansk, Popasna e Severodonetsk. – regione di Cherson con invio di merci umanitarie al Kherson temporaneamente occupato. 

  • 13:28

    Media: “Scene spaventose arrivano da una base militare a Mykolaiv”

    “Scene spaventose arrivano da una base militare a Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina”. Il reporter belga Robin Ramaekers per l’emittente pubblica fiamminga VTM, ripreso dalla Bbc, è stato sul posto questa mattina e ha parlato di almeno 80 corpi estratti dalle macerie, con “molti altri sotto”. Il bilancio delle vittime non è stato confermato dalle autorità ucraine perché si tratta di un sito militare, e la Bbc non è stata in grado di verificare le notizie. Ieri sera un filmato dal sito ha mostrato una bambina che veniva estratta dalle macerie, e le sue condizioni sono sconosciute. “Stanno continuando a cercare i corpi qui a Mykolaiv, allo stesso tempo c’è stata un’altra sirena di raid aereo, quindi tutti giù dai rifugi antiatomici”, dice Ramaekers.