Guerra in Ucraina, la diretta – Colpito teatro a Mariupol: “C’erano civili”. Botta e risposta Biden-Putin: “Criminale di guerra”. Mosca: “Imperdonabile”

Gli ucraini accusano: "Mosca uccide 10 civili in fila per il pane". Proseguono i colloqui: secondo la Russia, Kiev disponibile a neutralità. Poi la smentita dell'Ucraina. Putin: "Non vogliamo occupare". Lavrov: "Obiettivo è il disarmo". Biden: "800 milioni di dollari in aiuti militari"

Aggiornato: 00:24

I fatti più importanti

  • 08:57

    Si intensificano i combattimenti nei dintorni di Kiev

    Le forze russe hanno intensificato l’offensiva nei sobborghi di Kiev, in particolare intorno alla città di Bucha nel nord-ovest e all’autostrada che porta a ovest verso Zhytomyr, ha riferito il governatore della regione di Kiev Oleksiy Kuleba. Le truppe russe, ha riferito, stanno cercando di isolare la capitale dalle arterie di trasporto e di distruggere le capacità logistiche anche se stanno pianificando un attacco ad ampio raggio per impadronirsi di Kiev. Dodici città intorno alla capitale sono senza acqua e sei senza riscaldamento. La Russia ha occupato la città di Ivankiv, 80 chilometri a nord di Kiev, e controlla la regione circostante al confine con la Bielorussia, ha riferito il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba. In tutta la regione di Kiev, ha detto, “asili nido, musei, chiese, blocchi residenziali e infrastrutture ingegneristiche stanno soffrendo per gli attacchi senza sosta”

  • 08:45

    Esplosioni alla stazione dei treni di Zaporizhzhia

    Alcune esplosioni sono state registrate a Zaporizhzhia, nel sudest dell’Ucraina dove si trova la più grande centrale nucleare dell’Europa. Lo ha reso noto il Segretario del consiglio comunale di Zaporizhzhia Anatoliy Kurtev, spiegando che un’esplosione si è verificata nella stazione ferroviaria.

  • 08:41

    Forze armate ucraine: “I russi reclutano anche i cadetti”

    “La leadership militare russa ha deciso di coinvolgere nel conflitto anche i primi cadetti degli istituti di istruzione militare superiore nella Federazione Russa”. E’ quanto si legge nel report quotidiano delle Forze armate ucraine, nel quale si legge che “il nemico sta cercando di rafforzare il raggruppamento di truppe, trasferendo nel territorio dell’Ucraina gruppi tattici formati da unità consolidate che hanno subito perdite durante i primi dieci giorni dell’operazione, oltre a mercenari stranieri“. Dopo aver sottolineato che “i russi hanno problemi a fornire munizioni alle truppe”, le forze armate ucraine segnalano che il nemico “ha perso (distrutto completamente o perso capacità di combattimento) fino al 40% delle unità coinvolte nell’’operazione’ sul territorio dell’Ucraina”. Infine si evidenzia che “la situazione peggiore è quella dell’area di Mariupol, dove il nemico sta cercando di bloccare la città alla periferia occidentale e orientale della città: ha perdite significative ed è stato costretto a introdurre riserve dalla 810/a Brigata di Fanteria Marina“.

  • 08:39

    Mariupol attaccata anche dal mare

    Mariupol, da giorni sotto assedio da parte delle forze russe, è stata attaccata anche dal mare di Azov. Lo riferisce Petro Andryushchenko, consigliere del sindaco della cittadina ucraina, precisando che gli attacchi delle navi da guerra vanno ad aggiungersi ai raid aerei. “I primi missili – spiega – sono stati lanciati da una nave vicino a Bilosaraiska Kosa, verso la città”. L’ospedale regionale di Mariupol, inoltre, è sempre occupato dalle forze russe “che costringono i medici a curare i loro feriti” e “usano anche i pazienti come scudo contro i tentativi di riprendere il controllo del nosocomio da parte dei nostri soldati”.

  • 08:35

    Feriti ed evacuazioni a Kiev dopo nuove esplosioni

    Tre forti esplosioni sono state sentite poco dopo l’alba nella parte occidentale di Kiev sprigionando dense nuvole di fumo. “Due edifici residenziali sono stati danneggiati in un bombardamento notturno nella parte centrale di Kiev, nel distretto di Shevchenkivskyi. Due persone sono rimaste ferite, 35 sono state evacuate”, ha detto il servizio di emergenza statale ucraino su Telegram. E’ tuttavia difficile compiere le verifiche sul posto perché in città è stato disposto il coprifuoco fino a giovedì mattina.

  • 23:28

    IL PUNTO – Nuova giornata di negoziati, oggi il ministro turco a Mosca

    Mentre Kiev si chiude in un coprifuoco che durerà fino a giovedì, proseguono gli sforzi diplomatici per trovare una via d’uscita alla guerra. Oggi riprendono i colloqui a distanza: da parte ucraina si predica ottimismo, con Ihor Zhovkva, il vice capo di gabinetto del presidente Volodymyr Zelensky, ad assicurare che “la posizione ucraina è stata ascoltata, i negoziati sono diventati più costruttivi. Stiamo parlando di un accordo futuro, di certe garanzie per l’Ucraina dopo la fine della guerra. Siamo moderatamente ottimisti“, ha detto. Anche per Mykhailo Podolyak, un altro dei negoziatori di Kiev, “c’è sicuramente spazio per un compromesso”. Non sembra pensarla così però la controparte: il Cremlino fa sapere che Vladimir Putin ha riferito al presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, che l’Ucraina “non è seria nel voler trovare una soluzione mutualmente accettabile”. In poche parole, chiede troppo, nonostante Zelensky proprio ieri abbia ammesso che non è realistico per l’Ucraina entrare nella Nato. Nei prossimi giorni a sbloccare la situazione proverà il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, atteso mercoledì a Mosca e giovedì a Leopoli per parlare con gli omologhi Sergei Lavrov e Dmytro Kuleba.

    Sul fronte militare i russi sono vicinissimi a Odessa, il porto sul mar Nero che è il principale obiettivo della loro avanzata. Esperti militari ucraini hanno notato, in immagini satellitari, tre gruppi di navi da guerra della marina russa avvicinarsi alla costa: in serata, inoltre, il capo dell’amministrazione militare regionale Maxim Marchenko, ha affermato che uno degli insediamenti nella regione è stato colpito dai missili di aerei e navi nemici, con due persone rimaste ferite. Secondo l’agenzia governativa Tass, le forze russe hanno preso il controllo di Berdiansk, città portuale di oltre centomila abitanti sul mar d’Azov, nella regione di Zaporizhzhia, circa ottanta chilometri a ovest di Mariupol. E proprio a Mariupol, assediata da giorni, quattrocento persone, tra cui medici, infermieri e pazienti, sono tenuti in ostaggio all’interno dell’ospedale: “Non possono tornare alle loro case”, dice il sindaco della città, Vadym Boychenko. Qui il livepost della giornata di lunedì.