Guerra Russia-Ucraina, la diretta – Razzi su base militare: 35 morti. Negoziati, ottimismo di Kiev. Ft: “Mosca ha chiesto aiuto militare a Pechino”

Nel raid al confine polacco feriti soldati olandesi. A Irpin ucciso un giornalista Usa. Il negoziatore ucraino: Mosca "ora più sensibile alla nostra posizione". L'Ue rimanda ancora le nuovi sanzioni. L'ambasciatore Zazo: "Ancora 400 italiani nel Paese". Di Maio: "In 34 sono bloccati"

Aggiornato: 23:40

I fatti più importanti

  • 08:28

    Missili contro base militare nella zona di Leopoli

    Le truppe russe hanno lanciato numerosi attacchi aerei su un campo di addestramento militare fuori dalla città ucraina di Leopoli, vicino al confine con la Polonia, ha detto domenica un funzionario locale. La Russia “ha lanciato un attacco aereo contro il Centro internazionale per il mantenimento della pace e la sicurezza”, a circa 40 chilometri a nordovest di Leopoli, ha specificato sulla sua pagina Facebook il capo dell’amministrazione regionale Maxim Kozitsky, aggiungendo che sono stati lanciati otto missili.

  • 00:58

    “La Russia apre a negoziati a Gerusalemme”

    La Russia potrebbe essere disponibile a tenere negoziati con l’Ucraina a Gerusalemme, come proposto dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo scrive il Jerusalem Post, che l’ha appreso da una “fonte diplomatica” dopo un colloquio telefonico avvenuto oggi tra lo stesso Zelensky e il primo ministro israeliano Naftali Bennett. Tuttavia, aggiunge la fonte, Israele “non è sicura di voler ospitare i colloqui”.

  • 21:30
    F.Q.F.Q.

    IL PUNTO – Nuovi colloqui tra Mosca e Kiev. Ma la mediazione è sempre più difficile

    Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, fa sapere che sono in corso nuovi colloqui in videoconferenza. Ma gli spazi per una risoluzione diplomatica del conflitto tra Russia e Ucraina sembrano ridursi sempre di più. Dopo una nuova telefonata a tre tra il presidente russo Vladimir Putin, quello francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz, dall’Eliseo è uscita una ricostruzione chiara: Putin “non ha dato alcun segnale della volontà di sospendere la guerra”, perciò “ne traiamo una conseguenza: deve prendere atto di sanzioni ancora più pesanti”. Scettico sulla possibilità di un negoziato anche il ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba: “C’è poco spazio per la diplomazia nella testa di Vladimir Putin”, ha affermato intervenendo a un forum a Washington. “Dobbiamo tenere aperto il canale della diplomazia, ma essendo consapevoli dei tentativi di manipolazione portati avanti dalla Russia, che continua ad avanzare richieste per noi inaccettabili. Noi non scenderemo a compromessi su nessuno dei temi esistenziali che riguardano l’Ucraina”, ha chiarito.

    Eppure in conferenza stampa a Kiev – sempre più stretta nella morsa russa – il suo presidente, Volodymyr Zelensky, sembra mandare un messaggio opposto. Negli ultimi colloqui, dice, è emerso “un approccio fondamentalmente diverso” da parte di Mosca, che prima non faceva altro che “porre ultimatum”, mentre ora “si è cominciato a parlare”. Parole in linea con quelle pronunciate ieri da Putin, che aveva parlato di “sviluppi” nei negoziati per essere smentito ancora da Kuleba: “Finora progressi zero”. Nel frattempo il Cremlino, tramite il viceministro degli Esteri Sergei Ryabkov, avverte Washington che i convogli con le armi inviate in Ucraina saranno considerati un “legittimo bersaglio” da parte delle forze russe e che “il trasferimento avventato di sistemi antiaereo e anticarro porterà a gravi conseguenze”. Mentre da Kiev si moltiplicano le accuse di crimini di guerra: le autorità ucraine accusano i russi di aver ucciso sette civili, tra cui un bambino, durante un’evacuazione nei pressi della capitale. Attesa anche per il quarto pacchetto di sanzioni dell’Unione europea, cheoggi dovrebbe arrivare sul tavolo della riunione dei capidelegazione Ue (Coreper). Qui il livepost della giornata di ieri.