Guerra Russia-Ucraina, la diretta – Kiev sotto assedio. Zelensky: “Attacco nella notte, si decide il nostro destino”. Putin: “L’esercito prenda il potere”

Tensione massima nella capitale: alle milizie volontarie 18mila fucili. Mosca: "Combattiamo contro dei nazisti drogati". Il ministero degli Esteri russo: "Ci avviciniamo al punto di non ritorno nei rapporti con l'Occidente". Kiev tenta un'ultima mediazione per il cessate il fuoco

Aggiornato: 00:35

I fatti più importanti

  • 00:27

    Il punto notturno sulla situazione in Ucraina

    Un nuovo, drammatico, appello alla nazione all’inizio di una “notte dura”. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky torna a parlare ai suoi cittadini poco prima della mezzanotte, mentre a Kiev infuria la battaglia. Le truppe russe sono ormai nella capitale e con il buio, avvisa Zelensky, “lanceranno un attacco con tutte le loro forze e da più fronti”. Si segnalano scontri ed esplosioni in diversi quartieri. Con la popolazione rinchiusa nelle stazioni della metropolitana, trasformate in rifugi antiaerei, i militari ucraini e i volontari che hanno deciso di combattere preparano la resistenza all’affondo russo. Che arriva mentre l’Ucraina ha aperto al tentativo di negoziato e con le parti che starebbero cercando un compromesso su data e luogo. “Il nostro obiettivo principale è mettere fine a questo bagno di sangue”, dice il presidente ucraino, che ha rifiutato – secondo quanto riporta il Washington Post – l’offerta di aiuto degli Usa per abbandonare il Paese in maniera sicura. 

    Pesanti scontri sono stati segnalati da Odessa a Mariupol e si combatte anche in altri centri. Il tentativo di espugnare la capitale – dove sono stati distribuiti 18mila fucili alle milizie volontarie – arriva nel giorno in cui l’Occidente ha deciso la terza raffica di sanzioni, alcune delle quali hanno rigurdato direttamente Putin e il ministro degli Esteri Serghey Lavrov. Un nuovo tentativo di arginare la Russia, dopo aver colpito gli oligarchi, che ha provocato la reazione di Mosca, pronta a definire la mossa una dimostrazione di “impotenza” e ad avvisare: “Siamo vicini a un punto di non ritorno delle relazioni diplomatiche con l’Occidente”. Mentre Kiev si avvia alla strenua resistenza.

  • 00:06

    Veto russo blocca risoluzione Onu di condanna

    La Russia ha bloccato con il veto la bozza di risoluzione in Consiglio di Sicurezza Onu degli Usa che “deplora l’aggressione di Mosca dell’Ucraina” e chiede il ritiro delle sue truppe. Il testo ha ottenuto 11 voti a favore, il veto russo, e tre astensioni tra cui la Cina. All’ultimo momento dal testo elaborato dagli Usa è stato sostituito il termine “condanna” con “deplora” per tentare di ottenere il consenso maggiore possibile. I Paesi che si sono astenuti, oltre alla Cina, sono India ed Emirati Arabi Uniti. Il voto su un testo simile dovrebbe seguire nei prossimi giorni in Assemblea Generale, dove le risoluzioni non sono vincolanti ma i 193 membri non hanno il diritto di veto.

  • 23:52

    Zelenski: “Attacco nella notte, si decide il nostro destino”

    “Questa notte lanceranno un assalto. Il nemico userà tutto la sua forza su tutti i fronti per spezzare la nostra difesa. Questa notte dobbiamo stare al riparo. Il destino dell’Ucraina si decide adesso. La notte sarà difficile. Ma poi arriverà l’alba”, ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un nuovo discorso alla nazione in video. Il presidente ha quindi condannato l’attacco russo contro un asilo e un orfanotrofio costato la vita a un bambino, mentre altri quattro sono rimasti feriti. “Che razza di guerra è questa? Questi bambini erano neonazisti? O erano soldati della Nato?”, si è chiesto.

  • 22:49

    Usa: “Dalla Russia finta diplomazia”

    “Siamo convinti che Mosca abbia cercato di impegnarsi nella finzione della diplomazia”. Così il portavoce del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti Ned Price. “Non credo che ci voglia un grande analista geopolitico per sapere che un’offerta di diplomazia mentre fai piovere bombe, colpi di mortaio, mentre i tuoi carri armati avanzano verso una capitale di 2,9 milioni di persone” non è “il contesto in cui la diplomazia può avere successo”, ha aggiunto.

  • 22:40

    Russia: “Siamo entrati a Melitopol”

    “Le forze russe sono entrate a Melitopol senza trovare resistenza”, lo scrive la Tass citando il ministero russo della Difesa. Sky News pubblica intanto sul suo sito online un video in cui si sentono colpi di arma da fuoco ed esplosioni dall’ospedale della città nel sud-est dell’Ucraina.

  • 22:40

    Dialogo Russia-Ucraina: si discute data e luogo di un eventuale incontro

    Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si dice pronto a parlare di cessate il fuoco e pace. Lo riferisce Skynews citando un portavoce del presidente e ricordando che Zelensky aveva rifiutato in precedenza la proposta di incontrare Vladimir Putin a Minsk. Gli ucraini avevano proposto che l’incontro si tenesse in Polonia. Secondo le agenzie di stampa russe, sarebbero in corso discussioni sulla data e il luogo di un eventuale incontro.

  • 22:13

    Mosca: “Vicini al punto di non ritorno nelle relazioni con l’Occidente”

    “Ci avviciniamo al punto di non ritorno nelle relazioni diplomatiche con l’Occidente”, lo fa sapere il ministero degli Esteri russo attraverso l’agenzia Ria Novosti.

  • 22:11

    Nel Regno Unito divieto di volo per i jet privati russi

    La Gran Bretagna ha esteso il divieto di sorvolo del proprio spazio aereo ai jet russi privati. Lo ha detto il ministro dei Trasporti britannico Grant Shapps, spiegando che gli aerei privati russi non possono usare lo spazio aereo britannico, né atterrare nel Paese. La misura entra in vigore con effetto immediato.

  • 22:10

    Sanzioni Usa a Putin e Lavrov: anche divieto di ingresso

    Le sanzioni Usa contro Vladimir Putin e il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov vanno oltre quelle europee e prevedono il bando di ingresso negli Usa: lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki

  • 22:09

    Mosca: “Sanzioni a Putin segnale di impotenza”

    Le sanzioni contro Putin e Lavrov sono un segnale di “impotenza” degli occidentali. Lo sottolinea la diplomazia russa.