Quirinale 2022, la diretta – Salvini fa tre nomi di area, il centrosinistra propone un incontro tra i leader. Ma c’è l’incognita Casellati

Seconda fumata nera a Montecitorio. Intanto il centrodestra avanza le sue proposte: Pera, Moratti e Nordio. Per l'asse Pd, M5s e Leu non sono condivisibili: scelgono di non contrapporre un'altra rosa, ma chiedono ufficialmente un incontro "a delegazioni ristrette". Letta: "Chiudiamoci in una stanza, mercoledì è il giorno chiave"

Aggiornato: 09:27

I fatti più importanti

  • 16:45

    Tajani: “In campo il meglio del centrodestra”

    “Il centrodestra mette il meglio di se e tutte le risorse possibili in campo per servire la repubblica e la nostra patria”. Lo afferma Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia nella conferenza stampa del centrodestra alla Camera. E ha aggiunto: “Il centrodestra ha a disposizione della Repubblica molte figure che non hanno tessera ma che sono al servizio dello Stato e delle istituzioni e credo sia giusto rivendicare questa capacità e ricchezza di risorse per l’Italia che non possono essere nascoste e cancellate”.

  • 16:43

    Salvini: “Anche Tajani ha titoli per il Colle”

    “Anche uno come Tajani ha i titoli per ambire alla carica anche se è un capo di partito”. Lo afferma il leader della Lega Matteo Salvini.

  • 16:42

    Salvini: “Non sono candidati di bandiera”

    “Vogliamo chiudere in fretta. Non diciamo no pregiudizialmente a nessuno e speriamo che anche gli altri si confrontino nel merito. Non sono candidati di bandiera, sono personalità di altissimo profilo”. Lo afferma il leader della Lega Matteo Salvini.

  • 16:32

    La rosa di nomi del centrodestra: Moratti, Nordio e Pera

    Letizia Moratti, Carlo Nordio, Marcello Pera. Sono queste le candidature decise dal centrodestra nel corso del vertice con i leader della coalizione. Ad annunciarli, in conferenza stampa, è stato Matteo Salvini, insieme a Giorgia Meloni e Antonio Tajani. “Nessuno di loro ha una tessera di partito ma hanno ricoperto ruoli importanti”. Lo afferma il leader della Lega Matteo Salvini nel corso della conferenza stampa del centrodestra”, ha detto il leader della Lega.

  • 16:21

    Letta: “Ci riuniamo per decidere la strategia”

    Una rosa di nomi per il Quitinale?Alle 17 ci vediamo per decidere la strategia “. Lo ha detto il segretario del PD Enrico Letta lasciando gli uffici del gruppo per andare a votare.

  • 15:23

    Taverna: “Preoccupa l’eventuale spostamento di Draghi da Chigi”

    “Ci stiamo confrontando sull’evolversi di uno scenario complesso ci sono preoccupazione per un eventuale spostamento del premier da Palazzo Chigi, in un momento in cui c’è una situazione che merita una grande attenzione su più fronti. Perplessità di avere una figura così importante, che sta facendo un grande lavoro, anche grazie all’aiuto di tutte le forze politiche che si sono rese disponibili dopo l’appello del presidente Mattarella, di fare un salto nel buio”. Lo ha detto Paola Taverna del Movimento 5 stelle ai microfoni de La 7. “Lasciamo lavorare i tavoli del pomeriggio, – ha aggiunto -continuiamo a auspicare un nome condiviso da parte di tutte le forze politiche. La scheda bianca è stato anche un modo di dare tempo al centrodestra di esporre una rosa di nomi: nessuno pone veti su nessuno. Speriamo di portare il miglior presidente possibile”.

  • 15:21

    Colloquio Letta-Tajani: “Auspicio per soluzione equilibrata”

    Il colloquio di Enrico Letta con Antonio Tajani è stato “costruttivo”: si sono valutate opzioni e vagliati nomi con l’auspicio di arrivare a una soluzione equilibrata nell’interesse del Paese. Lo spiegano fonti del Nazareno, interpellate al termine dell’incontro. Letta ha spiegato come lui non abbia mai negato al centrodestra la legittimità di proporre profili, chiarendo però perché secondo lui, in un Parlamento così frammentato, solo un profilo realmente super partes, autorevole e non divisivo può rappresentare una soluzione soddisfacente per tutti. “E’ necessario che nessuno vinca per vincere tutti”, avrebbe ripetuto il leader dem.

  • 15:14

    Al via il vertice del centrodestra

    È iniziato da pochi minuti il vertice del centrodestra per decidere la rosa di candidati per l’elezione del presidente della Repubblica.

  • 14:53

    Slitta il vertice del centrosinistra: presenteranno un’altra rosa

    Slitta alle 17.15 il vertice di M5s, Pd e Leu che era previsto alle 15: i leader dei tre partiti, a quanto si apprende, valuteranno di presentare una rosa di candidati per il Quirinale. La decisione sarà assunta anche alla luce dell’esito del vertice di centrodestra.

  • 14:41

    Tensioni in cabina di regia M5s tra Di Maio e Conte su Draghi

    Secondo l’agenzia Adnkronos, il veto su Mario Draghi al Colle continua a dividere il leader del M5s Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri, già capo politico del Movimento, Luigi Di Maio. Ieri, raccontano fonti M5s presenti alla riunione, il tema sarebbe stato a lungo dibattuto tra i due nella cabina di regia convocata in serata. Nessuno scontro, viene assicurato, ma un confronto serrato, un ‘botta e rispostà tra i due che ha monopolizzato parte della riunione. Conte, raccontano, avrebbe spiegato che il veto non è sulla persona, che il profilo di Draghi è alto e autorevole, ma sarebbe un errore spostarlo da Palazzo Chigi, dove è stato messo per una mission che è ancora da portare a termine: lotta alla pandemia e Pnrr. Oltre a rimarcare come sarebbe difficile per il M5s entrare in un nuovo governo, perché se Draghi salisse davvero al Colle allora verrebbe meno il motivo che ha giustificato, anche agli occhi degli elettori pentastellati, la nascita del governo di unità nazionale. Di Maio, dal canto suo, avrebbe rimarcato come mettere veti sarebbe un errore, perché il rischio è che il Movimento ne esca isolato, con le ossa rotte. Se Draghi resta a Palazzo Chigi, avrebbe ricordato inoltre Di Maio per far comprendere come il suo non sia un ragionamento di convenienza, io resto al mio posto, al ministero degli Esteri. Nessuna frizione, ma un confronto politico serrato. Dove però è difficile trovare un punto di incontro, perché ognuno, raccontano diversi presenti, sarebbe convinto delle proprie ragioni. Conte fermo sulla volontà di non cedere, “Draghi al Quirinale non lo vuole, raramente l’ho visto così convinto…”, spiega un presente. Quanto ai candidati del fronte progressista, per ora resta la convergenza con Pd e Leu su Andrea Riccardi, ma la questione con ogni probabilità tornerà sul tavolo dell’incontro, convocato alle 15, con Enrico Letta e Roberto Speranza. Subito dopo, Conte dovrebbe convocare una nuova cabina di regia.