Nel corteo anche una delegazione del Comune di Milano
Anche una delegazione del Comune di Milano sta sfilando al gay pride di Budapest, la capitale dell’Ungheria che “oggi è la capitale d’Europa”, ha spiegato la presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi.
Gaynet: “Pride argine ai neofascismi, Orban ko”
“Oggi a Budapest il Pride diventa l’argine all’autoritarismo europeo, con una piazza gigantesca, contro ogni previsione e minaccia, di almeno trecentomila persone, e figure politiche dei più diversi orientamenti. L’arroganza di Orban, che ha dichiarato la manifestazione illegale calpestando i trattati Ue, è stato sconfitto dal coraggio della cittadinanza ungherese ed europea: la Ue prenda atto e agisca legalmente contro l’Ungheria per difendere lo Stato di Diritto e tutelare gli organizzatori dalle ritorsioni del governo”. Così il presidente di Gaynet, Rosario Coco.
La polizia: “Gli organizzatori non collaborano”
Mentre il Budapest Pride si sta snodando pacificamente nel centro della capitale, e decine di migliaia di persone stanno manifestando pacificamente, la Polizia nazionale ha diffuso una nota online circa l’andamento della giornata: “Gli organizzatori del corteo vietato non collaborano con la polizia. Il traffico stradale e pedonale sul luogo del corteo è caotico. Il percorso effettivo del corteo annunciato è incerto. Il traffico è paralizzato. La Polizia – conclude il comunicato – sta facendo tutto il possibile per garantire la sicurezza sul tratto stradale interessato”.
“Tanti stranieri, Orban non vorrà fare brutte figure”
“Oggi non credo capiterà alcun incidente: siete venuti in troppi dall’estero. Orban non vuole fare una brutta figura in mondovisione, farà finta di essere uno statista”. Ne è convinta una ragazza ventenne ungherese, studentessa di storia, avvolta dalla sua bandiera con i colori dell’arcobaleno. Il suo ottimismo sinora sembra essere giustificato. Una folla enorme, decine di migliaia di persone stanno invadendo il centro della città.
Il corteo ha raggiunto il ponte Erzsébet
Il corteo del Pride ha raggiunto il ponte Erzsébet, e la folla si è già radunata a metà del ponte. La polizia ha anche chiuso Váci utca per evitare che i manifestanti si disperdano.
Al Pride cartelli contro von der Leyen
Diversi i cartelli contro la presidente della commissione Ue, Ursula Von der Leyen: “Ursula, proteggi Orban o la democrazia” è una delle scritte. Molte anche le magliette contro Orban e a favore dei diritti Lgbti+
Cappato: “Qui per i diritti di tutte e tutti”
“Siamo qui come Eumans al Pride di Budapest perché manifestare per i diritti delle cittadine e dei cittadini ungheresi significa manifestare per i diritti di tutte e tutti in Europa, per la libertà sessuale e per la libertà di manifestazione e associazione”. A dirlo è Marco Cappato, fondatore del movimento paneuropeo di iniziativa popolare Eumans, presente oggi al Pride di Budapest.
Greta Thunberg al corteo: “I fascisti non possono vietare l’amore”
C’è anche Greta Thunberg al Budapest Pride. L’attivista svedese per il clima ha postato un video sui propri social nel quale annuncia la sua presenza e attacca Viktor Orban per aver reso illegale la manifestazione: “I fascisti non possono vietare l’amore”.
Corteo deviato per l’occupazione del Ponte Szabadság
A causa della chiusura del Ponte Szabadság, cioè del ponte della Libertà, la polizia dirige il corteo verso Piazza Ferenciek.
Il Pride inizia la sfilata: il sindaco in testa al corteo
Il Pride a Budapest ha cominciato a sfilare. In testa al corteo il sindaco della città, Gergely Karácsony, accolto dall’ovazione della folla. Anche la folta delegazione di deputati ed eurodeputati del centrosinistra europeo si è unita al corteo. In precedenza i leader politici, tra cui Elly Schlein, Carlo Calenda e la vice premier spagnola Jolanda Diaz erano rimasti nel giardino del palazzo comunale per oltre un’ora. Al momento il corteo avanza in un clima di festa tra bandiere, canti e balli.