Jingle Bells senza riferimenti a Gesù, striscione di contestazione a Reggio Emilia: indaga la Digos
“Ritornate a Gesù”. A scrivere questa frase su uno striscione comparso sulla cancellata della primaria “San Giovanni Bosco” di Reggio Emilia è un gruppo ultraconservatore che si definisce “Comunità militante Sacrificio e Fedeltà” che ha come logo una freccia rappresentante anche una croce. Come ricostruito dal Corriere della sera, sul caso indaga la Digos: si ipotizza che il messaggio fosse rivolto ai docenti della scuola che nei giorni scorsi hanno cambiato due frasi di “Din Don Dan”, ovvero l’adattamento di Jingle Bells, con i riferimenti a Gesù sostituiti da espressioni inerenti la pace. Una scelta fatta, hanno spiegato gli insegnanti, per rispetto degli allievi che professano altre religioni.
La contestazione del gruppo conservatore e il video su Instagram
Il tutto è stato filmato e pubblicato sul profilo Instagram del gruppo. Nel video – che si apre con la notizia che in una scuola di Reggio Emilia al posto di “Oggi è nato il buon Gesù” si è cantato “Oggi è festa ancor di più” – si vedono due individui che nella notte camminano nella via della scuola con in mano uno striscione che appendono alla staccionata della struttura. Nella “storia” si scorge la coppia che srotola il manifesto con la scritta incriminata e lo lega in maniera accurata. Negli ultimi secondi i due individui mostrano la giacca nera indossata con il loro logo sulla spalla. Un’azione che la “Comunità militante Sacrificio e Fedeltà” è solita fare anche per altre ragioni.
Nel profilo Instagram ci sono una serie di video riguardo l’eutanasia, le droghe, la questione LGBTQ e l’affermazione di un cattolicesimo dai toni ultraconservatori e tradizionalisti. In alcuni post inseriscono le immagini di San Marco, del presepe e della Regina Immacolata. Nel loro manifesto spiegano di essere una comunità “composta da uomini e donne che scelgono di lottare per il bene comune: “Perché il nostro Sacrificio e Fedeltà è rivolto verso la nostra civiltà che è Romana e Cristiana onde Cristo Re”. I militanti illustrano il loro obiettivo dicendo: “Con le nostre azioni vogliamo risvegliare quanti più hanno a cuore le sorti della nazione. Vogliamo correggere gli errori del mondo moderno che a lungo andare ci sto portando alla deriva”.
“Inaccettabile intimidazione”
A denunciare l’azione contro la scuola è il gruppo “Reggio Emilia in Comune” che su Facebook scrive: “Esprimiamo la nostra più ferma e convinta solidarietà alla comunità scolastica della scuola primaria San Giovanni Bosco di un’inaccettabile intimidazione”. Secondo la lista, “la scuola deve restare un luogo di libertà, inclusione e crescita democratica, laico e protetto da ogni forma di prevaricazione. Nessuno striscione potrà oscurare il valore educativo del lavoro svolto quotidianamente da docenti e personale per costruire una società plurale, un valore sostenuto in primis dalla comunità del quartiere con gli abitanti che già in serata hanno denunciato la presenza dello striscione”. Lo striscione è rimasto appeso per poche ore: il personale della scuola ha provveduto alla rimozione.