Milano, dopo le polemiche la Consulta per le persone con disabilità ha una nuova dirigenza
Dopo le turbolente dimissioni dell’ex vicepresidente Fortunato Nicoletti che ha lasciato il proprio incarico con accuse molto forti di “giochi di potere per guadagnare visibilità” e “situazione divenuta insostenibile per la mancanza di ascolto da parte dell’amministrazione comunale” – oltre al posto già in precedenza lasciato vacante dall’ex presidente Haydèe Longo – la Consulta cittadina per le persone con disabilità del Comune di Milano ha eletto nella seduta del 9 dicembre Mariella Meli e Ginevra Bocconcelli, rispettivamente nei ruoli di presidente e vice.
Meli è una giurista e specializzanda in Diversity e Disability Manager, manager operativa presso lo Studio TremontiPartners e, parallelamente, lavora per la tutela dei diritti delle persone con disabilità in Lombardia. Meli, interpellata da ilfattoquotidiano.it, ha affrontato le polemiche che hanno riguardato l’organismo: “La Consulta è un organo composto da 15 membri, tutti diversi – per fortuna aggiungerei, rappresentiamo cittadini con disabilità e consideriamo la diversità una ricchezza – e si deve avere la capacità di trovare il minimo comune denominatore per poi ragionare con le istituzioni”, ha detto la presidente dell’Associazione Famiglie Disabili Lombarde, madre di Elisa, bambina di 10 anni con una grave disabilità, e di Leonardo. Sulle contestazioni sollevate ha aggiunto: “Apprezzo il contributo di Nicoletti e la sua esperienza. In Consulta avrebbe potuto essere ancora importante”. E sull’accusa di “giochi di potere”, ha ribattuto: “Mi permetta una riflessione: la Consulta è per definizione un organo che viene audito dal Comune su alcuni temi e le Istituzioni non hanno nessun obbligo di seguirne i consigli. Premesso, dunque, che la Consulta non ha alcun potere domando, quindi, giochi di potere per ottenere cosa? Visto che di potere non ne ha?”.
I membri della Consulta, che ha la finalità principale di promuovere i diritti delle persone con disabilità e sostenere le loro famiglie, sono stati designati nel giugno 2023 dal sindaco del capoluogo lombardo Giuseppe Sala e hanno avuto difficoltà operative e di organizzazione nello svolgere il loro lavoro rispetto al ruolo e i rapporti con l’amministrazione comunale? “Le difficoltà ci sono state”, afferma la neo presidente, “per questo, in accordo con il Comune, metteremo mano ai regolamenti vecchi di una trentina di anni e sui flussi di lavoro con le istituzioni. Abbiamo a disposizione un tempo limitato (il mandato scade a maggio 2027, ndr), e non riusciremo a fare miracoli, ma il nostro intento è quello di lasciare una base concreta, un’eredità a chi ci sostituirà, affinché possano essere operativi fin da subito”.
Si prospettano novità operative per migliorare la macchina organizzativa. Per l’ultimo anno e mezzo di incarico la Consulta si è data una “nuova struttura partecipativa diretta, suddivisa in quattro tavoli di lavoro: welfare, accessibilità e mobilità, antidiscriminazione e domiciliarità. In questi 4 tavoli”, spiega Meli, “i maggiori esperti per professionalità e/o esperienza (tutti membri della Consulta) parteciperanno attivamente con un minimo di due membri per ciascun tavolo per poter dare il proprio contributo. Inoltre tra gli obiettivi principali vogliamo predisporre un regolamento interno, un regolamento ‘esterno” ossia la formulazione di linee guida nei rapporti tra Consulta e Comune di Milano ma soprattutto tra Consulta e cittadinanza”.
Tra i temi che riguardano le persone con disabilità c’è l’accessibilità e l’inclusione, in particolare in vista delle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di Milano-Cortina che si svolgeranno tra febbraio e marzo 2026. Da garantire soprattutto l’accessibilità delle strutture sportive e dei trasporti pubblici per migliaia di donne e uomini con disabilità motoria, sensoriale ma non solo. “Rispetto alle imminenti Olimpiadi e Paralimpiadi, non abbiamo ancora contezza di eventuali problematiche di accessibilità delle strutture sportive e/o di trasporti pubblici”, dice ancora Meli. Ci sono però alcuni aspetti critici da migliorare.
“Abbiamo già avuto modo di discutere con il Comune sul nuovo regolamento dei taxi accessibili negli aeroporti di Malpensa e Linate, nonché sulle problematiche da risolvere nella linea della metropolitana M4, sulle problematiche risolte delle scale mobili dal mese di novembre ad oggi, ed ancora sulla necessità di risolvere le restanti nel prossimo mese. Insomma abbiamo già avuto modo di dire la nostra e le proposte avanzate sono al vaglio delle possibilità tecniche di realizzazione”, conclude la neo eletta presidentessa.