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“420mila nuovi casi e 29mila decessi in Europa: l’incidenza in crescita del carcinoma endometriale mostra l’urgenza di nuove terapie mirate”: i dati della Cerimonia della Ricerca IEO-Monzino 2025

L'appuntamento riunisce scienziati, istituzioni e donatori per fare il punto su come la ricerca oncologica e cardiovascolare stia avanzando, anche grazie al sostegno di una comunità che negli anni ha creduto nel valore della scienza
“420mila nuovi casi e 29mila decessi in Europa: l’incidenza in crescita del carcinoma endometriale mostra l’urgenza di nuove terapie mirate”: i dati della Cerimonia della Ricerca IEO-Monzino 2025
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A Milano la ricerca torna al centro della scena. Al Teatro Franco Parenti si è tenuta, lo scorso 7 novembre, la “Cerimonia della Ricerca” della Fondazione IEO MONZINO ETS, un appuntamento che riunisce scienziati, istituzioni e donatori per fare il punto su come la ricerca oncologica e cardiovascolare stia avanzando, anche grazie al sostegno di una comunità che negli anni ha creduto nel valore della scienza. È un momento celebrativo, certo, ma anche un’occasione per capire dove si sta muovendo la medicina del futuro e quali nuove strade si stanno aprendo.

Raccolti 90 milioni di euro

La Fondazione, negli anni, ha raccolto oltre 90 milioni di euro, risorse che hanno permesso di assegnare più di 600 borse di studio e sostenere decine di progetti innovativi grazie alla partecipazione di oltre 100mila donatori, tra privati, aziende ed enti filantropici. Durante l’edizione 2025 dell’evento sono state consegnate 14 nuove borse di studio a ricercatrici e ricercatori dello Istituto Europeo di Oncologia (IEO) e del Centro Cardiologico Monzino: riconoscimenti pensati per valorizzare il lavoro e la spinta innovativa delle nuove generazioni impegnate nel trasformare la ricerca in cure più efficaci. Accanto alle borse, la Fondazione ha annunciato anche 4 grant biennali, rivolti a studi ritenuti particolarmente promettenti. Si tratta di progetti con un forte taglio traslazionale: ricerche che collegano laboratorio e clinica con l’obiettivo di rispondere ai bisogni reali dei pazienti e produrre risultati concretamente applicabili.

Perché un focus sul carcinoma endometriale

Tra le novità di quest’anno spicca il finanziamento del progetto DEMETER, dedicato al carcinoma endometriale, un tumore femminile in crescita e ancora difficile da trattare. Lo studio è sostenuto dalla campagna Follow the Pink, che ha coinvolto 15 aziende e migliaia di persone. Il progetto è guidato da Nicoletta Colombo, direttrice del Programma di Ginecologia Oncologica dello IEO, e dal Martin Schaefer, Group Leader di Computational Cancer Biology. Il carcinoma endometriale rappresenta una sfida crescente nella medicina oncologica. A livello globale, nel 2022 sono stati stimati circa 420.368 nuovi casi in tutto il mondo con un tasso di incidenza standardizzato (ASR) pari a circa 8,4 ogni 100.000 persone.

In Europa, solo nel 2022, le nuove diagnosi sono state circa 130.051 con quasi 29.963 decessi collegati. Questa crescita è legata, tra gli altri fattori, all’invecchiamento della popolazione, all’aumento dell’obesità e alle comorbidità metaboliche come ipertensione e diabete. Dal punto di vista clinico, se il tumore è diagnostico nei primi stadi e correttamente trattato la prognosi può essere favorevole, ma rimangono numerosi limiti: nei casi avanzati o metastasici, le opzioni sono più limitate e l’efficacia ridotta. Le attuali linee guida della European Society for Medical Oncology (ESMO) richiamano l’importanza di una classificazione molecolare e della stratificazione del rischio per orientare le terapie.

Gli obiettivi del progetto DEMETER

Il progetto finanziato dalla Fondazione tenta di puntare in modo specifico su questo quadro complesso: identificare nuovi marcatori predittivi e prognostici, integrare dati epigenetici, metabolici e immunologici, utilizzare modelli 3D “on-chip” derivati dai tumori delle pazienti per testare trattamenti in modo più mirato. L’idea è passare dalla “ricerca di base” alla “ricerca applicata”, riducendo il gap tra laboratorio e clinica. Durante l’evento, la Presidente della Fondazione, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, ha ricordato così il valore del sostegno alla ricerca: “Ogni borsa di studio rappresenta una promessa di futuro, un seme che la Fondazione sceglie di piantare nella terra della conoscenza. Crediamo profondamente nei giovani ricercatori, nella loro energia, nella loro visione e nella loro capacità di guardare oltre ciò che oggi conosciamo. Il nostro impegno è dare loro fiducia e strumenti per trasformare le idee in risultati concreti e creare il contesto migliore nel quale possano lavorare al meglio”.

La ricerca a braccetto con la pratica

La Cerimonia, condotta da Marta Medi, direttrice operativa della Fondazione, ha visto gli interventi dei direttori scientifici delle due strutture: il Roberto Orecchia (IEO) e il Giulio Pompilio (Monzino). Un confronto che ha messo al centro come la ricerca stia cambiando la pratica clinica e quali siano le sfide dei prossimi anni. Presente anche una larga rappresentanza di aziende, sostenitori e cittadini che accompagnano quotidianamente l’attività della Fondazione. Alcuni di loro sono stati premiati con riconoscimenti dedicati – Premio Fedeltà, Premio Filantropia, Premio Amici della Ricerca – in segno di gratitudine per iniziative ed eventi di raccolta fondi organizzati in tutta Italia.

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