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CX-5, la Mazda che evolve senza snaturarsi. Più sostanza, stesso spirito – FOTO

Anteprima italiana per la terza generazione della giapponese che affina formula e carattere, per restare un riferimento tra i suv medi
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Non è facile la missione della nuova Mazda CX-5: la terza generazione del modello, fresca di presentazione, è chiamata a bissare il successo della serie precedente in un contesto di maggiore concorrenza in cui i “new comers”, perlopiù cinesi, puntano forte su prodotti con un rapporto qualità/prezzo difficile da contrastare. Ecco perché la casa di Hiroshima si è rimboccata le maniche per risolvere la questione alla “Mazda maniera”, come dicono i manager della filiale italiana del costruttore giapponese, scommettendo su tecnologia e accessibilità dei listini.

Partiamo da qualche dato numerico per meglio comprendere la caratura commerciale del modello: dal lancio della prima serie, datato 2012, ne sono state vendute 4,7 milioni di unità, di cui 850 mila finite sulle strade europee. Trattasi di best-seller, quindi. La terza edizione conferma i capisaldi di quelle precedenti, quali funzionalità, trazione 4×4 (opzionale), eleganza e fruibilità. E vi aggiunge un design ancora più ricercato e “maturo”, figlio di proporzioni riviste: ora l’auto sfiora i 4,7 metri di lunghezza, ovvero 11,5 cm in più della CX-5 uscente, finiti tutti nell’interasse del veicolo, a tutto vantaggio della spaziosità interna. Crescono pure la larghezza (+1,5 cm) e l’altezza (+3 cm), mentre la capacità del bagagliaio con lo schienale del divanetto posteriore in posizione raggiunge i 583 litri (+61 litri). Ne risulta un’auto sensibilmente più spaziosa.

Altri assi nella manica? Un sistema infotelematico nuovo di pacca – con schermo da 12,9″ o 15,6″ a seconda degli allestimenti – completo di comandi vocali che sfruttano l’intelligenza artificiale di Google (da cui derivano pure le mappe gps). Mentre la diagonale della strumentazione digitale arriva a 10,25″. Non mancano contenuti da auto di categoria superiore, come l’impianto audio premium, la possibilità di scegliere fra 7 tipi di illuminazione interna soffusa e il tetto panoramico con tendina parasole integrata, che si estende anche ai passeggeri del divanetto posteriore. Da segnalare anche la generosa capacità di traino, pari a 2.000 kg.

Venendo al motore, Mazda conferma il suo approccio “controcorrente”: se il resto dei competitor persegue la strada della riduzione delle cilindrate e dell’adozione del turbocompressore, il costruttore nipponico sposa la causa del “there’s no replacement for displacement”. Cioè, non esiste alternativa migliore all’aumento della cubatura: tant’è che sotto al cofano c’è un motore 4 cilindri benzina, aspirato, da 2,5 litri e 141 Cv di potenza massima, dotato di controalberi di equilibratura per ridurre al minimo le vibrazioni, fasatura variabile e disattivazione programmata dei cilindri per limitare al minimo i consumi.

Ma se del turbo si può fare a meno, della tecnologia ibrida no: sicché l’unità termica, che eroga 238 Nm di coppia motrice, è affiancata da un sistema Mild Hybrid a 24 volt, il cui motore elettrico eroga 48 Nm di coppia motrice extra, utili per migliorare l’efficienza e sostenere il motore a combustione, che è accoppiato a un cambio automatico. A proposito di efficienza, il nuovo motore 2,5 litri, pur avendo maggiore “schiena” della precedente unità da 2 litri, si distingue per consumi più bassi. In attesa naturalmente della versione full hybrid del modello, già annunciata e in arrivo nel corso dei prossimi 24 mesi.

Dal punto di vista telaistico, la vettura annovera una scocca più rigida, con sospensioni e sterzo modificati, sistema di trazione integrale migliorato e una maggiore cura nel contenimento di vibrazioni e rumori. L’obiettivo, in termini di sicurezza, è raggiungere il massimo della valutazione nei crash test dell’Euro NCAP, che valutano pure la presenza di sistemi di assistenza alla guida. In questo senso, la CX-5 può contare su frenata automatica di emergenza, cruise control adattivo, sistema di mantenimento della corsia e molto altro.

Capitolo prezzi: si parte da 35.900 euro, ma con offerta lancio il prezzo scende a 32.900 euro. Cifre assai competitive rispetto alla diretta concorrenza, che a parità di allestimento, veleggiano su prezzi ben superiori. Come spiega Claudio di Benedetto, responsabile marketing e pr di Mazda Italia, “la capacità di mantenere un listino competitivo è figlia di una sinergia tra le vetture che costruiamo e di un crescere sulla componentistica già esistente, a cominciare dal powertrain, affinato nel corso degli anni. Ciò ha permesso dei costi di produzione tali da poter arrivare sul mercato con una vettura pragmatica e pensata per le famiglie”.
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