Il mondo FQ

Un giorno in pista con Bmw Motorrad e l’associazione Di.Di. per motociclisti con disabilità

Al circuito Tazio Nuvolari di Cervesina, gli istruttori della Di.Di hanno avuto a disposizione alcune moto bavaresi, ma anche l'aiuto di volontari di Bmw Italia
Un giorno in pista con Bmw Motorrad e l’associazione Di.Di. per motociclisti con disabilità
Icona dei commenti Commenti

Si può andare in moto dopo aver perduto un braccio o una gamba per un incidente? Secondo l’associazione Di.Di (Diversamente Disabili) fondata da Emiliano Malagoli e Chiara Valentini, la risposta è affermativa e dello stesso parere è anche Bmw Italia, che nel 2001 ha sviluppato SpecialMente, un programma fondato su cultura, inclusione sociale, dialogo interculturale, sostenibilità e promozione dei talenti. Di.Di, invece, è una realtà unica in Italia, impegnata nell’avvicinare, o riavvicinare, al mondo delle due ruote persone con disabilità.

Così, lo scorso 19 settembre, è stato organizzato un corso di guida dedicato a mettere, o rimettere in sella motociclisti con disabilità: il circuito era il Tazio Nuvolari di Cervesina e gli istruttori della Di.Di hanno avuto a disposizione alcune moto bavaresi, ma anche l’aiuto di alcuni volontari della filiale italiana del Gruppo Bmw.

“Sono lieto di annunciare anche quest’anno l’organizzazione del nostro corso di guida per motociclisti disabili nel Nord Italia. Ma ciò che mi rende ancora più contento è vedere, una volta di più, i colleghi del Bmw Group Italia schierarsi al nostro fianco con impegno operativo. Nonostante l’associazione resti piccola, continuiamo a ricevere un sostegno fondamentale che ci permette di crescere” ha iniziato a raccontare Emiliano Malagoli, che poi ha aggiunto ” Negli anni abbiamo registrato risultati significativi: abbiamo un parco moto di 9 veicoli multi-adattati, abbiamo rimesso in moto 500 motociclisti disabili, abbiamo fatto rilasciare 145 patenti speciali e creato campionati di motociclismo paralimpico nazionale e internazionale con 250 piloti provenienti da 12 nazioni diverse”.

“Ringrazio Bmw per il continuo supporto tramite SpecialMente e per essere al nostro fianco in tutte le attività, aiutandoci a far conoscere ciò che facciamo e di cui abbiamo bisogno. È speciale vedere come i volontari del Gruppo Bmw abbiano accettato la sfida di venire in pista oggi con noi. Abbiamo bisogno di volontari che ci sostengano: in media ogni ragazzo disabile ha bisogno di tre accompagnatori. Servono mani amiche: insieme andiamo più lontano” ha concluso Malagoli.

Anche quest’anno, si sono svolte in parallelo tre attività: la prima è stata il corso di guida dedicato a motociclisti con disabilità, che li aiuta a conseguire anche la patente speciale “AS” quando la situazione fisica lo permette, a cui hanno partecipato una quindicina di ragazzi, raggruppati in tre gruppi e seguiti da altrettanti istruttori.

La seconda è stata il corso sulle Pit Bike, che è stato inserito nel programma negli ultimi anni e ha permesso di offrire questa esperienza anche a quelle persone che per età o per condizione psico-fisica non potrebbero guidare una moto più grande. Ma non è tutto, perché è stato organizzato un corso base per gli appassionati normodotati e principianti, che vorrebbero iniziare ad andare in moto in modo prudente e consapevole.

Infine, da anni Octotelematics è al fianco di Di.Di. per il progetto di educazione stradale “Non buttate via la vita in un secondo” che ha permesso di incontrare più di 10.000 studenti nelle scuole di tutta Italia per parlare di prevenzione, educazione stradale e sociale. Inoltre, sempre più ragazzi hanno la possibilità di realizzare il sogno di correre in moto in un campionato dedicato, la “Octo Cup”, raggiungendo nuovi traguardi sportivi ma soprattutto personali.

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.