Audi, il Rinascimento parte da Milano con la Concept C. Nuovo corso, tra forma e sostanza – FOTO
In una città che ha fatto del design una vocazione e dello stile una seconda lingua, Audi ha trovato il palcoscenico ideale per svelare il futuro. Non un futuro qualunque, ma un nuovo inizio. Audi Concept C, presentata nella location esclusiva del Portrait Milano, segna l’apertura di un nuovo capitolo per il marchio dei quattro anelli: più chiaro, più radicale, più essenziale.
Milano, cuore pulsante e italiano della creatività europea, si conferma luogo privilegiato per le grandi anteprime del marchio. Non è la prima volta che Audi sceglie il capoluogo lombardo per annunciare svolte cruciali. Già in passato, modelli come la A6 Avant hanno fatto il loro debutto sotto la Madonnina. Oggi, però, l’annuncio è di portata ben più ampia: riguarda non solo un’auto, ma una filosofia che ridisegnerà il volto del brand e, con esso, quello dell’intera azienda.
“Strive for clarity”, sforzarsi di fare chiarezza, è il motto che accompagna Audi Concept C. Un manifesto stilistico che diventa dichiarazione d’identità. Con linee pulite, superfici tese e volumi scolpiti, la show car rappresenta un ritorno all’essenza. “La radicale semplicità è al centro della nostra visione”, ha spiegato Massimo Frascella, Chief Creative Officer del brand. “Facciamo chiarezza riducendo tutto all’essenziale. Ma non si tratta solo di estetica: vogliamo ispirare il desiderio e generare un impatto culturale”.
Frascella non parla solo di forme, ma di emozioni, di come il design possa superare la razionalità per diventare esperienza. Un concetto che si riflette negli interni della Concept C, dove tecnologia e tattilità convivono in perfetto equilibrio. Nessuna distrazione, solo ciò che serve, dove serve. Un’auto che si sente, prima ancora di guidarla.
Anche Gernot Döllner, amministratore delegato di AUDI AG (nella foto vicino all’auto), ha sottolineato come questa nuova direzione coinvolga l’intera struttura del marchio. “Il modo in cui disegniamo le nostre vetture è il modo in cui plasmeremo la nostra azienda”, afferma con decisione. “L’essenzialità guiderà non solo il design, ma anche i processi e l’organizzazione”. È una trasformazione profonda, iniziata con l’Audi Agenda, che nel 2025 ha portato i primi risultati tangibili: nuova gamma, investimenti nei siti tedeschi, offensive di prodotto e un rilancio strategico anche in Cina.
Concept C non è quindi solo una show car, ma il simbolo del Rinascimento Audi: un cambio di paradigma che mette al centro la coerenza, la precisione e il coraggio. “Per troppo tempo abbiamo cercato di fare più di tutto. Ora torniamo a fare le cose alla maniera Audi”, ha detto Döllner. E per farlo, serve chiarezza. Serve essenzialità.
Il frontale, su tutto: dominato da una nuova cornice verticale ispirata all’iconica Auto Union Type C del 1936, introduce il nuovo volto Audi. Le superfici piene, interrotte da un’unica linea di tensione, conferiscono alla vettura una solidità architettonica che ne esalta l’identità.
Materiali di alta qualità e comandi tattili definiscono poi un abitacolo sofisticato ma minimale, dove anche l’illuminazione ambientale contribuisce a scolpire l’esperienza. La tecnologia è presente, ma non invadente. È funzionale, non decorativa. È Audi.
Dal punto di vista tecnico, la Concept C si presenta come una sportiva elettrica a trazione posteriore, costruita su una piattaforma condivisa con i futuri modelli Porsche. La configurazione targa con tetto rigido retrattile fonde l’eleganza di una coupé con la libertà di una roadster. Cerchi da 21 pollici, materiali sostenibili come carbonio forgiato e tessuti naturali, comandi fisici dal feedback preciso e uno schermo centrale a scomparsa completano un’idea di sportività che fa della semplicità la sua forza.
Questo prototipo verrà presentato anche all’IAA di Monaco che inizia tra qualche giorno, ma il suo significato va oltre l’evento o il modello singolo: rappresenta una promessa. Perché anticipa direttamente la futura sportiva Audi attesa per il 2027, erede spirituale della TT, ma con un’identità propria ancora in fase di definizione. Per la prima volta su una roadster Audi, debutterà un tetto rigido elettrico retrattile composto da due elementi, pensato per conciliare estetica e piacere di guida en plein air. La versione di serie sarà con ogni probabilità proposta sia in variante elettrica sia con motorizzazioni termiche, con volumi previsti in una “bassa fascia cinque cifre” a livello globale. “TT è un’opzione, ma questa vettura è più grande e potrebbe avere un altro nome”, ha spiegato l’AD Gernot Döllner.
Non dimentichiamo, infine, che nel 2026 Audi debutterà in Formula 1: un banco di prova per materiali, soluzioni e idee. Ma già oggi, in una Milano che guarda avanti, si intravede la forma di quel futuro.