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“Per evitare il batterio mangiacarne non fare il bagno in acque ferme se si è feriti”: il consiglio del virologo Pregliasco

Per Pregliasco, che ha parlato ad Adnkronos Salute, il batterio non rappresenta una fonte di preoccupazione reale: "A oggi il messaggio deve limitarsi a un invito all’attenzione all’igiene personale. Non fare il bagno in acque limacciose o ferme, in particolare se si hanno ferite"
“Per evitare il batterio mangiacarne non fare il bagno in acque ferme se si è feriti”: il consiglio del virologo Pregliasco
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Il batterio mangiacarne colpisce la Florida: quattro persone sono morte e sette si sono ammalate. E la preoccupazione non conosce confini. In Italia batterio è presente, seppur in forma rara. A rassicurare tutti ci ha pensato il virologo Fabrizio Pregliasco: “In Italia è presente in alcune zone acquose, negli acquitrini. I casi segnalati sono rari, ma non è escluso che un aumento delle temperature possa spingere il microrganismo a proliferare nelle acque del Mediterraneo”.

Per Pregliasco, che ha parlato ad Adnkronos Salute, il batterio non rappresenta una fonte di preoccupazione reale: “A oggi il messaggio deve limitarsi a un invito all’attenzione all’igiene personale. Non fare il bagno in acque limacciose o ferme, in particolare se si hanno ferite. Ma davvero nessun allarme, solo le buone norme di igiene generale”.

Cos’è il batterio mangiacarne

Il “Vibrio vulnificus” è un batterio che appartiene al gruppo dei vibrioni. È causa occasionale di gastroenteriti contratte per via alimentare. Nella maggior parte dei casi, il batterio mangiacarne è responsabile di intossicazioni alimentari dovute all’ingestione di molluschi o crostacei crudi e contaminati. Si manifestano sotto forma di diarrea, nausea, vomito e dolori addominali. Può anche penetrare all’interno dell’organismo attraverso ferite cutanee aperte e provoca infezioni necrotizzanti.

Il virus può, in casi estremi, provocare la sepsi o anche la morte in poche ore. Dipende comunque dal quadro clinico dell’essere umano colpito. Il Vibrio vulnificus è un batterio che si trova in ambienti marini, come estuari, stagni salmastri e aree costiere. La temperatura ottimale di crescita è pari a 37°C.

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