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Csm, Giuseppe Borrelli prenderà il posto di Giovanni Bombardieri alla Procura di Reggio Calabria

Negli ultimi cinque anni è stato procuratore di Salerno. In passato è stato aggiunto a Catanzaro e a Napoli. Il Plenum ha deliberato all'unanimità.
Csm, Giuseppe Borrelli prenderà il posto di Giovanni Bombardieri alla Procura di Reggio Calabria
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A guidare la Procura di Reggio Calabria sarà l’attuale procuratore di Salerno Giuseppe Borrelli. Indicato all’unanimità dalla quinta commissione, che si occupa degli incarichi direttivi e semidirettivi, il nome di Borrelli è stato “ratificato” dal Plenum del Consiglio superiore della magistratura che ha approvato, seduta di oggi, la delibera di nomina del successore di Giovanni Bombardieri, che dallo scorso settembre è Procuratore della Repubblica di Torino. Nato a Napoli 65 anni fa, Borrelli ha un’esperienza requirente di 34 anni e 4 mesi che è stata definita “lunghissima, vasta e ineguagliabile avuto riguardo alla complessità dei territori presso i quali ha esercitato le funzioni, caratterizzati da endemica criminalità organizzata”. Diventato magistrato nel 1986, Borrelli è stato pretore di Aversa fino al 1990 per poi svolgere il ruolo di sostituto procuratore presso la pretura circondariale di Napoli fino al 1995. Sempre a Napoli, quindi, dal 1995 al 2007 è stato sostituto alla Procura della Repubblica dove si è occupato di indagini Dda contro la Camorra.

In particolare, si è occupato delle inchieste antimafia che hanno riguardato l’area occidentale di Napoli e in alcuni comuni della provincia, quali Marano di Napoli (clan Nuvoletta – Polverino), nonché quelle dei gruppi criminali collegati al clan Alfieri, all’epoca dominante su gran parte del territorio campano. Nell’autorelazione, depositata al Csm, “sono indicati 67 provvedimenti cautelari redatti nel periodo di appartenenza o applicazione alla Dda di Napoli, con destinatari complessivi 874 indagati”. Nella delibera approvata dai consiglieri dell’organo di autogoverno della magistratura c’è scritto che “tra le attività dibattimentali più significative, il collega ha segnalato quella relativa al procedimento a carico riguardante le attività dell’associazione mafiosa capeggiata da Carmine Alfieri, 41 omicidi ascrivibili ad esponenti della stessa e, soprattutto, il delicato intreccio tra tale organizzazione criminale e settori delle istituzioni e del mondo dell’imprenditoria”.

Tornando alla carriera di Borrelli, per due anni, fino al 2009, è stato ispettore del ministero della giustizia per poi rientrare nei ruoli requirenti alla Dda di Catanzaro dove è stato procuratore aggiunto fino al 2014 quando il Csm lo ha nominato con lo stesso ruolo alla Procura di Napoli. Dal 2020, infine, è procuratore di Salerno dove, oltre alle indagini della Direzione distrettuale antimafia, ha coordinato per competenza le indagini che hanno visto imputati o parti offese i magistrati del distretto di Catanzaro.

Oltre a Borrelli, che risulta “indubbiamente – scrive il Csm – il candidato più idoneo al conferimento dell’incarico direttivo”, aspiravano a sostituire Bombardieri, altri sette magistrati che “vantano tutti un profilo di merito di ottimo livello sicché non può che assumersi un giudizio di piena equivalenza”. Avevano presentato la domanda anche il procuratore reggente di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo, dei procuratori aggiunti di Catania Sebastiano Ardita e Ignazio Fonzo e il procuratore aggiunto di Palermo Marzia Sabella. Nella lista c’erano pure il procuratore di Vibo Valentia Camillo Falvo e il procuratore aggiunto di Messina Rosa Raffa che hanno revocato la domanda poco prima che la pratica fosse evasa dalla quinta commissione del Csm.

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