Dacia Bigster, la freschezza estetica è merito di forme semplici e robuste
“Con la versione di serie della Bigster siamo riusciti a rispettare con grande fedeltà le intenzioni che avevamo manifestato con il concept. Oggi il modello rappresenta la massima espressione di tutti i valori Dacia, di cui è l’ammiraglia”, sintetizza David Durand, vice presidente del marchio con delega al design. Il progetto arriva da lontano perché Dacia aveva esibito il prototipo nel gennaio 2021 nell’ambito del piano di rilancio Renaulution con un obiettivo non meno che ambizioso, ossia “raggiungere vette più alte di un mercato finora non presidiato dal brand, quello del segmento C-Suv.
Con quasi 4,6 metri di lunghezza (4,57 per la precisione), la Bigster ha molto da offrire ai passeggeri, ma anche molto posto per i bagagli con un vano posteriore da non meno di 702 litri di capacità. L’impostazione è quella di un Suv, tanto che lo spazio libero da terra arriva a 22 centimetri, seppur con un’altezza contenuta poco sopra il metro e 70. Trasmette una sensazione di robustezza, ma con una nuova eleganza che conferma l’impostazione sul valore: non più low cost, ma “best value for money”.
In linea con le esigenze del segmento che presidia, il modello si distingue per forme e volumi semplici, geometrici, tesi, che puntano all’essenziale. I parafanghi, tuttavia, emergono per le loro dimensioni, mentre i fari anteriori e posteriori posizionati alle estremità del veicolo, contribuiscono a “consolidare l’assetto su strada, che comunica solidità”, assicura Dacia. L’impostazione di forza, ma senza arroganza, deriva anche dal massiccio frontale verticale, che richiama altre soluzioni già adottate dal marchio rumeno, ossia la griglia nero lucido con l’aggiornato (da tempo) logo “Dacia link”.
Anche le linee orizzontali del cofano scolpito sono state studiate per garantire a chi sta al volante la miglior visuale possibile, compatibilmente con le normative sui crash test. La Bigster è “classica” perché riprende i principi adottati per i Suv, ma corteggia i clienti un pizzico più esigenti sul fronte della freschezza estetica adottando elementi grafici sul frontale, sulle porte anteriori, al posteriore, sopra la targa, destinati a solleticare la curiosità di chi apprezza lo stile un po’ più “casual”.
Che è poi quello collegato anche all’offerta della carrozzeria bi-tono con il tetto nero: un’opzione inedita per Dacia. Anche la Indigo blu per gli esterni è una novità che si inserisce nella rivisitata proposta stilistica del costruttore (i cerchi di serie sono da 17 o 18”), che ha sempre limitato il più possibile il “superfluo”, ma i colori non aumentano il peso dell’auto. Questa vernice metallizzata è una esclusiva della Bigster.