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“Se proteggi un fuggitivo, ti processeremo”: incriminata la giudice Usa per avere aiutato un migrante

Hannah Dugan rischia fino a 5 anni di carcere: è accusata di ostruzione alla giustizia e occultamento di persona. Il Dipartimento Giustizia: "Nessuno è sopra la legge"
“Se proteggi un fuggitivo, ti processeremo”: incriminata la giudice Usa per avere aiutato un migrante
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Hannah Dugan, la magistrata dello Stato del Wisconsin arrestata il mese scorso con l’accusa di aver aiutato un migrante illegale a eludere le autorità federali Usa, è stata accusata di ostruzione alla giustizia e occultamento di persone. Secondo il procedimento avviato contro la giudice dal Dipartimento di Giustizia americano, Dugan avrebbe ostacolato o impedito il procedimento di un dipartimento o di un’agenzia degli Stati Uniti, nonché “nascosto – recita l’atto dell’accusa – un individuo per impedirne l’individuazione e l’arresto“. L’ “individuo” è Eduardo Flores-Ruiz, un migrante messicano di 30 anni fatto uscire dall’aula di tribunale – dove si era presentato per accuse minori – attraverso la porta della giuria. Una mossa volta a evitare che Flores-Ruiz incontrasse gli ufficiali dell’immigrazione giunti ad arrestarlo.

Con queste accuse, Dugan rischia fino a 5 anni di carcere: una posizione, quella assunta dall’Fbi e (dietro) dall’amministrazione trumpiana, che non nasconde la celata tensione col sistema giudiziario. Per i primi – e per il Dipartimento di Giustizia americano – “nessuno è sopra la legge”, neppure un giudice; per il secondo invece il caso rappresenta un attacco alla magistratura. “Se proteggi un fuggitivo, chiunque tu sia, se aiuti qualcuno nel Paese a nascondersi illegalmente, ti daremo la caccia e ti processeremo. Ti troveremo”, ha dichiarato la segretaria alla Giustizia Pam Biondi. I legali della giudice, in attesa della sentenza del tribunale, hanno ribadito l’innocenza della loro assistita. Intanto un’ulteriore udienza è stata fissata per il 15 maggio.

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