Si sono presentati al tribunale di Torino indossando una maglia con il viso di Francesco e la scritta “Ciulicchio“, come voleva essere chiamato. A Torino, in occasione di un’udienza per il processo per l’omicidio di Francesco Convertini, il ciclista investito da un poliziotto alla guida dell’auto di servizio mentre era in sella alla sua bicicletta il 22 giugno 2022 al rondò Rivella di Torino, si è tenuto un presidio di amici e parenti. Tra loro anche il padre della vittima, 33enne che lavorava come designer e stava per laurearsi in ingegneria, Pasquale Convertini: “Non è possibile morire così per un ciclista. Servono provvedimenti per rendere le piste ciclabili più sicure. Io non ho parole, non è giusto morire su una pista ciclabile. Da questo processo mi aspetto che sia fatta un po’ di giustizia, non solo per mio figlio, ma anche per i tanti ciclisti morti”. “Cosa mi aspetto? Un po’ di giustizia, non solo per mio figlio, ma per tutti coloro a cui sono successe queste cose. Non si può morire così, mentre uno va sulla sua strada”, ha commentato la mamma Caterina Curri.
Francesco Convertini, presidio al tribunale di Torino per il ciclista morto investito: “Servono piste più sicure”
A processo il poliziotto che lo investì guidando un'auto di servizio. I genitori della vittima: "Ci aspettiamo un po' di giustizia per i tanti ciclisti morti"