Il mondo FQ

Farmaci inadatti - 3/4

Nuove riflessioni nell'ambito della pubblicazione del libro "Farmaci. Luci e ombre"
Farmaci inadatti - 3/4
Icona dei commenti Commenti

Farmaci inadatti

Come indicato nel 2023 dall’ISS, il 70% dei farmaci ritirati dal mercato USA a cavallo tra il XX e il XXI secolo era pericoloso per le femmine. “Le donne hanno una probabilità maggiore da 1,5 a 1,7 volte in più di sviluppare effetti collaterali avversi rispetto agli uomini e, per questo motivo, è tra loro più elevato il tasso di ospedalizzazioni: il 60% dei ricoveri ospedalieri per reazioni avverse ai farmaci, tra cui le aritmie, si riferisce alle donne, come evidenzia uno studio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) condotto su 15 milioni di casi, segnalati tra il 1967 e il 2018 in tutti i continenti”, ha dichiarato la prof. Teresita Mazzei, docente di Farmacologia all’Università degli Studi di Firenze, durante il X Congresso Internazionale sulla Medicina di Genere (Padova, settembre 2023).

Certo, le donne consumano più farmaci, per di più sviluppati per un individuo del peso medio di 70 kg e senza nessuna attenzione ad altre grosse differenze, come un migliore sistema immunitario, grazie agli ormoni estrogeni e a un buono stile di vita – più cura per la dieta, meno alcol e fumo. Tuttavia, le probabilità che vengano loro prescritti antibiotici sono più alte del 27%, benché sia inferiore il rischio di morire per un’infezione: per esempio, secondo uno studio norvegese, la mortalità per setticemia tocca 36 maschi su 100.000 contro 28 femmine. Variano inoltre il metabolismo, la composizione corporea – la massa grassa maggiore, con un’altra distribuzione – e gli equilibri ormonali, come pure l’acidità gastrica: tutto concorre dunque a un diverso assorbimento dei farmaci. Ma sull’efficacia delle cure conta anche il modo di presentarsi di una stessa malattia.

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.