Simone Bolelli e Andrea Vavassori hanno conquistato un posto nella finale del doppio maschile agli Australian Open. La coppia italiana, testa di serie numero 3 nel tabellone, ha battuto in semifinale lo svedese Andre Goransson e l’olandese Sem Verbeek in 3 set con il punteggio di 2-6, 6-3, 6-4. Dopo un avvio in salita, Bolelli e Vavassori hanno reagito con determinazione, ribaltando il match e guadagnandosi l’accesso all’ultimo atto del torneo.

Nella finalissima, i due azzurri affronteranno il finlandese Harri Heliovaara e il britannico Henry Patten, che hanno battuto i tedeschi Kevin Krawietz e Tim Puetz, campioni alle Nitto ATP Finals a Torino lo scorso novembre, per 6-4, 3-6, 7-6(7). Bolelli e Vavassori hanno allungato all’Australian Open la loro serie di primati: i due hanno raggiunto la terza finale Slam in coppia, eguagliando il record di Nicola Pietrangeli e Orlando Sirola, campioni al Roland Garros nel 1959 e prima sconfitti nel match per il titolo al Roland Garros 1955 e a Wimbledon 1956. Bolelli è diventato l’italiano con più finali nei major in doppio maschile. Il bolognese è anche l’unico italiano ad aver giocato finali negli Slam con partner diversi. Ha infatti trionfato nel 2015 con Fabio Fognini proprio a Melbourne, il primo successo italiano nei major in doppio maschile dopo il Roland Garros 1959.

“È stato un match difficile, nel primo set loro erano on fire e noi eravamo poco incisivi al servizio. Non stavamo servendo bene come gli altri giorni e quella piccola pausa dopo il primo set ci ha fatto bene. Ci ha permesso di resettare tutto e ci siamo concentrati su quello che andava fatto di diverso rispetto al primo set. Abbiamo alzato il livello di gioco, ci abbiamo messo energia e la chiave del match è stata proprio l’atteggiamento mentale. Abbiamo sempre lottato e abbiamo trovato la soluzione per portare a casa questa bella vittoria”, così i due hanno commentato la loro vittoria.

L’esperienza fatta qui 12 mesi fa, e l’inizio di un percorso speciale sul Tour (4 titoli e 4 finali), sarà la chiave della finale, ne sono convinti: “Ci presenteremo a questa seconda finale consecutiva più preparati a livello mentale – ha spiegato il torinese Vavassori a Supertennis – Per me si tratta della quarta finale Slam, e sicuramente le esperienze fatte soprattutto a livello di gestione mentale di questo tipo di match mi aiuterà”. Il bolognese ha invece aggiunto: “Lo scorso anno si trattava di una finale totalmente inaspettata. Eravamo 50 del mondo e avevamo rischiato di uscire subito dal torneo. Fu molto emozionante e non abbiamo saputo gestire al meglio le difficoltà. Questa volta di sicuro ci faremo trovare più pronti; è sempre una finale, ci sarà emozione, ci sarà tensione, ma sarà importante rimanere concentrati non solo sul gioco ma anche a livello emotivo”, ha concluso Bolelli. L’atteso match che stabilirà la coppia maschile vincitrice del torneo andrà in scena sabato 25 gennaio: al momento, l’orario è ancora da definire.

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