L’esplosione, l’incendio, poi il crollo. E’ venuto giù così un condominio del quartiere nord-orientale di Mariahoeve, a L’Aia. Almeno due persone sono morte, ha fatto confermato il sindaco Jan van Zanen. Non è ancora noto quante persone siano ancora sepolte sotto le macerie – secondo una prima stima risalente a questa mattina potrebbero essercene circa 20 -, ma il sindaco teme “uno scenario nero” e parla di due esplosioni: “Una piccola, poi una grande, quindi un incendio”. Van Zanen non ha voluto commentare né l’ordine né la causa delle esplosioni. “Stiamo mettendo in conto un’operazione lunga. Continuiamo la nostra ricerca fino a tarda notte”.

Non è al momento chiaro cosa possa aver causato l’esplosione nell’edificio che si trova non lontano dal centro della città. La polizia “cerca testimoni che abbiano visto allontanarsi un’auto ad alta velocità” poco dopo la deflagrazione, si legge in un post su X delle forze dell’ordine che indicano un numero di telefono al quale chiamare per eventuali segnalazioni, stanno vagliando i filmati delle telecamere di sorveglianza installate nell’area e hanno invitato i cittadini a mettere a disposizione filmati che avessero a disposizione.

I residenti hanno sentito prima dell’alba un enorme boato e delle urla. Una donna ha raccontato ai media locali di aver pensato a un terremoto. Le autorità olandesi hanno inviato sul posto una squadra specializzata in ricerca e soccorso urbano, con quattro cani addestrati a trovare le vittime sotto le macerie. La squadra era già stata utilizzata durante il devastante terremoto in Turchia del 2023.

“Sono sconvolto dalle terribili immagini del crollo di un appartamento all’Aia – in un post su X il premier dei Paesi Bassi, Dick Schoof -. I miei pensieri sono rivolti alle vittime, a tutte le persone coinvolte e ai soccorritori che stanno lavorando sul posto”. “Mi sono messo in contatto questa mattina con il sindaco Jan van Zanen di e gli ho offerto tutto l’aiuto necessario a nome del gabinetto”, ha aggiunto.

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