“Al 95′ ho dovuto interrompere il gioco e attivare il protocollo insulti razzisti“. È questo il passaggio chiave del referto arbitrale che ha gettato ombre sul comportamento di Gianluca Simeone, attaccante del Rayo Majadahonda. Durante il match di Segunda Division contro il Guadalajara, il figlio dell’allenatore Diego Simeone avrebbe insultato con epiteti razzisti un avversario, Julio Rafael Martínez Escorcia. Il direttore di gara ha riportato nel referto che, al termine dell’incontro, il giocatore del Guadalajara lo ha informato delle parole offensive ricevute, descrivendole con dettagli che hanno reso necessario un immediato intervento e la sospensione della partita per circa due minuti.
“Il giocatore n. 18 del CD Guadalajara mi ha informato che il giocatore n. 9 del CF Rayo Majadahonda si è rivolto a lui nei seguenti termini: “fot…ta scimmia, nero di m…“, si legge nel referto. L’episodio è avvenuto sul finire della partita, terminata 3-0 per il Guadalajara. Il giudice sportivo spagnolo, in possesso del referto, si trova ora a valutare l’accaduto e decidere se sanzionare Gianluca Simeone, fratello di Giovanni e di Giuliano, l’altro figlio del Cholo che invece ha vissuto un weekend da protagonista in positivo, segnando un gol nella vittoria dell’Atletico Madrid contro Las Palmas.
Secondo il documento ufficiale, Simeone avrebbe apostrofato l’avversario con frasi pesantemente razziste, pur non essendo state udite direttamente dagli arbitri, ma riferite dal giocatore offeso. Di fronte alle accuse, Gianluca Simeone ha reagito negando tutto con un post sui social: “Dopo aver letto il resoconto arbitrale della partita giocata questo pomeriggio a Guadalajara con il mio club, il Rayo Majadahonda, voglio chiarire che le accuse che un avversario mi ha rivolto sono assolutamente false e che in nessun momento ho pronunciato parole razziste o insulti a chiunque”, ha dichiarato pubblicamente su Instagram.