Lorenzo Musetti è un toscano fumantino e non è la prima volta che esprime la delusione e la rabbia con parola fuori posto. Ieri il suo “Porca t*oia ogni volta sta luce di me*da” è arrivato in diretta su Rai 2, dal campo, durante la sfida di tennis con Novak Djokovic persa in due set dall’azzurro. Durante il primo set Musetti si è lamentato della luce sul campo e il suo commento è stato udito dai telespettatori. I due commentatori Rai del match hanno preferito non ripetere quanto ascoltato. “Cosa ha detto?” ha allora dichiarato il commentatore Rai, il collega ha replicato: “Non te lo posso dire quello che ha detto. Non si vede, c’è poca luce secondo Lorenzo”. Il siparietto è così diventato in poco tempo virale su X: “Che due co*lioni, ditelo”.
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“Porca t*oia ogni volta sta luce di me*da”, le parolacce di Lorenzo Musetti in diretta su Rai 2
- 12:28 - Morata rivela: "Ho lottato con depressione e attacchi di panico"
Alvaro Morata ha sofferto di depressione e attacchi di panico. A raccontarlo è stato proprio il centravanti del Milan, nel corso di una lunga intervista alla radio spagnola Copa: "Quando attraversi momenti davvero difficili, come la depressione o gli attacchi di panico, non importa quale lavoro fai o in quale situazione ti trovi nella vita, hai una persona dentro contro cui devi lottare ogni giorno e ogni notte. Alla fine per me la cosa migliore era andarmene via dalla Spagna, perché era una situazione che non potevo più sopportare".
Alla base della decisione dell'attaccante spagnolo di lasciare l'Atletico Madrid la scorsa estate sembrano esserci proprio le tante critiche ricevute, specialmente in patria, quando vestiva la maglia della nazionale: "Ho passato un periodo molto brutto e pensavo che non sarei stato più in grado di giocare", ha continuato Morata, "siamo quello che si vede in tv e sui social media, ma è un mondo che spesso non è reale. Devi dare una certa immagine di te perché è il tuo lavoro. E sì, ho passato un periodo molto, molto, molto brutto e a un certo punto sono esploso. C'è stato un momento in cui non riuscivo ad allacciarmi le scarpe. Stavo correndo a casa perché mi si chiudeva la gola e ho iniziato a vedere sfocato".
Gli ultimi mesi in particolare sono stati i più difficili: "Tre mesi prima degli Europei non ero sicuro che sarei riuscito a giocare di nuovo una partita. Non so cosa mi sia preso, non so cosa non andasse in me. È molto complicato e delicato, perché ti rendi conto che ciò che ami di più al mondo è ciò che odi di più. Era imbarazzante stare con i miei figli e uscire per strada. Ogni volta che andavo con loro succedeva qualcosa con le persone, a volte senza cattiveria". E così è arrivata la decisione di lasciare la Spagna: "All'inizio pensavo di rimanere perché lo volevo davvero, ma dopo un'intervista in cui ho detto quello che pensavo sono uscite notizie sproporzionate. Questo non mi succede in Italia".
- 12:27 - Edizione, Alessandro Benetton: "A fine anno raggiungeremo un valore di 13 miliardi"
Roma, 10 ott. - (Adnkronos) - “Edizione è una grande piattaforma con cuore e testa italiani anche se per il 70% è internazionale”, "le novità sono state tante e le abbiamo gestite in tempi record” diventando “più grandi, più solidi, più diversificati”. Così Alessandro Benetton, presidente di Edizione Holding, nella sua prima intervista su Edizione dopo la nomina, pubblicato oggi su 'Il Sole 24 Ore'.
“I risultati di quella che ho definito, appena assunto l’incarico, la sfida più grande della mia vita lo stanno dimostrando e lo dimostreranno sempre di più”, aggiunge parlando di quell'insieme di aziende che a fine anno - scrive Il Sole 24 Ore - avrà un valore di mercato intorno a 13 miliardi. In meno di tre anni, sottolinea Alessandro Benetton, il valore di Edizione "è aumentato di oltre 3 miliardi di euro, al ritmo di 1 miliardo di euro l'anno. E con un tasso di rendimento interno dell'8,24% al netto della Benetton Group".
"Ruolo dei soci e governance sono chiari e non si sono mai create le condizioni per dover far valere i diritti contrattuali presenti negli accordi. Con Blackstone si è consolidato un rapporto positivo che considero alla pari. Loro riconoscono a noi la leadership ma le decisioni fondamentali le prendiamo insieme".
"Il focus è - ha proseguito - sull'innovazione tecnologica per tutte le realtà del gruppo", come ad esempio "l'Innovation Hub di Fiumicino che ha coinvolto oltre mille start up provenienti dai cinque continenti, sulla Silicon Valley all'Asia" e "anche Autogrill sta lavorando per far nascere un Innovation hub che supporti lo sviluppo di start up nel food and beverage in mobilità. Reti e servizi di trasporto continueranno a rimanere centrali, con l’intenzione di continuare a crescere per linee esterne mediante acquisizioni, alleanze, partecipazione a grandi operazioni a livello internazionale".
"Insieme a Enrico Laghi, ci aspettiamo che da attività avviate in Italia nascano progetti scalabili a livello di mercati internazionali - ha detto Benetton -, così da consentire al Gruppo di sperimentare e cogliere in anticipo le evoluzioni del mercato, senza aspettare che arrivino le proposte del banchiere di turno. Un ruolo potranno giocarlo i settori del private equity e del venture capital. In questo senso, l’alleanza con 21 Invest, con il suo track record ventennale fatto di 1,6 miliardi di fatturato aggregato e 7500 dipendenti, potrà essere molto utile. Ne è già un esempio 2100 Ventures, la controllata del venture capital di 21 Invest".
- 12:20 - Bper, nel nuovo piano industriale utile netto 4,3 miliardi nel 2025-27
Roma, 10 ott. - (Adnkronos) - Per Bper, un utile netto cumulato di 4,3 miliardi nel 2025-2027 (1,5 miliardi nel 2027), un dividendo cumulato cash pari a 3,2 miliardi nel 2025-2027 (payout ratio medio di circa 75%), Rote superiore al 16% nel 2027, Cet1 ratio superiore al 14,5% nel 2027 e 5,5 miliardi di ricavi nel 2027 (+1,5% 2024-2027), positivamente impattati dall'effetto combinato della crescita degli impieghi e delle maggiori commissioni (+12% 2024-2027) per un totale di 550 milioni, che più che compensano il calo di 450 milioni del margine di interesse dovuto alle prudenziali aspettative sui tassi e al calo effetto ecobonus. E' quanto emerge dal nuovo piano industriale di Bper 'B:Dynamic Full Value 2027'.
I ricavi sono previsti in aumento dell’1,5% in arco di Piano (Cagr +0,5%) a circa 5,5 miliardi di euro nel 2027, principalmente per effetto dell’incremento delle commissioni (250 milioni euro) e della crescita selettiva dei volumi degli impieghi (300 milioni di euro) che compenseranno il calo del margine di interesse dovuto alla riduzione dei tassi di interesse e dell’effetto dell’Ecobonus (450 milioni). Il Margine di interesse è previsto attestarsi a circa 3,1 miliardi di euro a fine 2027 (-5% 2024-2027; Cagr -1,8%). I principali driver del calo del margine di interesse sono legati al calo dei tassi di interesse per 300 milioni di euro e alla riduzione dell’effetto dell’Ecobonus e di altri fattori per €150 milioni, parzialmente compensati da positive dinamiche di raccolta e impieghi per 300 milioni.
Le Commissioni sono previste in aumento di circa 250 milioni a circa 2,3 miliardi nel 2027 (+12% 2024-2027; Cagr +3,8%) con una contribuzione equilibrata di tutte le componenti (prodotti Wealth Management, Bancassurance e servizi bancari). Le Attività Finanziarie Totali cresceranno di circa il 3% l’anno, con la raccolta gestita in aumento dai 67 miliardi di fine 2024 a circa 81 miliardi a fine 2027, pari ad un tasso di crescita del 7% l’anno.
Gli Oneri operativi scenderanno dell’1% in arco di Piano a meno di 2,8 miliardi nel 2027, per effetto di circa 270 milioni di risparmio sui costi grazie alle iniziative del Piano, compensando 100 milioni di effetto inflattivo (incluso il nuovo contratto collettivo nazionale del lavoro del settore creditizio e finanziario) e 100 milioni di svalutazioni e ammortamenti principalmente legati a investimenti IT. Il Cost/Income è previsto in miglioramento da circa il 52% a fine 2024 a circa il 50% a fine 2027.
Gli Oneri operativi, esclusi svalutazioni e ammortamenti, diminuiranno del 7% tra il 2024 e il 2027 (Cagr -2,3%) attestandosi a circa 2,4 miliardi alla fine 2027. Le spese amministrative diminuiranno del 16% in arco di Piano.
Il Risultato netto è previsto in aumento da circa 1,3 miliardi a circa 1,5 miliardi (+15% 2024-2027; Cagr+5%), che si traduce in un Rote6 di oltre il 16%. L’Utile netto cumulato è previsto attestarsi a circa 4,3 miliardi in arco di Piano. La Qualità del credito rimarrà prudenzialmente stabile a fine 2027, con un NPE ratio netto dell’1,4%, un coverage ratio superiore al 52% e un costo del rischio inferiore a 45 punti base. Le Attività Ponderate per il Rischio (Rwa) aumenteranno in linea con il portafoglio crediti di circa il 3% l’anno attestandosi a 61 miliardi nel 2027. Il Cet1 Ratio si manterrà al di sopra del 14,5%.
Il livello Mrel sarà di circa il 31% nel 2027; il Liquidity Coverage Ratio arriverà al 145% e il Net Stable Funding Ratio si attesterà al 130% a fine 2027. Grazie ad una forte generazione di capitale, Bper prevede di remunerare gli azionisti con un Pay-out ratio sostenibile di circa il 75%, corrispondente a dividendi cumulati cash per circa 3,2 miliardi tra il 2025 e il 2027, pari a un dividend yield superiore al 15%. Ai fini di quanto precede, la Banca potrà valutare di ricorrere anche al pagamento di acconti sul dividendo, verificata la sussistenza dei relativi presupposti tecnici e giuridici.
- 12:18 - Manovra: Schlein, 'premier mente sapendo di mentire, quella su accise è tassa-Meloni'
Roma, 10 ott. (Adnkronos) - Sulle tasse "Meloni mente sapendo di mentire. Il Piano strutturale di bilancio approvato in Cdm reca a pagina 116 l'allineamento delle accise diesel a quelle della benzina: parliamo di 3 miliardi in più dalle tasche di cittadini e imprese, 70 euro a famiglia. È una nuova 'tassa Meloni' e non l'abbiamo inventata, ma l'abbiamo trovata scritta su un loro documento". Lo ha detto Elly Schlein a L'aria che tira, su La7.
"Tutta la sua propaganda si è sbriciolata letteralmente, con aumenti senza nemmeno investire sulla mobilità sostenibile, quindi una tassa oltretutto regressiva", ha aggiunto.
- 12:18 - Dermatite atopica, esperta: "Jak inibitori agiscono su infiammazione e prurito"
Roma, 10 ott. (Adnkronos Salute) - “La dermatite atopica rappresenta una sfida diagnostica, sia per l'eterogeneità clinica della malattia, sia per la sua complessità - una grande varietà di malattie cutanee condivide, infatti, segni e sintomi della dermatite atopica - ma anche per l'inadeguata risposta alle terapie tradizionali”. Così Ersilia Tolino, dirigente dell'Uoc di Dermatologia e responsabile ambulatorio Dermatite atopica e malattie infiammatorie croniche cutanee dell'ospedale Fiorini di Terracina (Latina), all’Adnkronos illustra le novità “nello scenario terapeutico”, come “i farmaci biologici di più recente introduzione, i jak inibitori: piccole molecole che vanno a bloccare l'enzima janus chinasi, intervenendo sia sulle infiammazioni che sul prurito”.
Questi farmaci “hanno il vantaggio della somministrazione orale e della rapidità sia in termini di efficacia” clinica “che sul sintomo del prurito - sottolinea Tolino - che sappiamo essere” un sintomo “fondamentale nella dermatite atopica, perché determina disturbi del sonno, con un impatto importante sulla vita sociale e sulla produttività lavorativa”. In base alla “nostra esperienza, la strategia di intervento sulla dermatite atopica deve essere mirata e precoce - aggiunge - Il percorso di cura deve essere quanto più personalizzato, sulle caratteristiche del paziente, con accesso tempestivo alle terapie: questo, infatti può rivoluzionare la gestione della malattia consentendo dei risultati che fino a poco tempo fa sembravano irraggiungibili”.
La dermatite atopica “è la più frequente malattia infiammatoria cronica cutanea in età pediatrica - ricorda Tolino - Ha una prevalenza circa del 20%, ma dati recenti mettono in luce che sia anche frequente in età adolescenziale e adulta, con una prevalenza che si attesta intorno al 10% circa. La diagnosi si basa sull'anamnesi e sull'esame clinico, sulla familiarità per malattie atopiche, sul prurito o sulla presenza di lesioni tipiche: chiazze eritematose che possono evolvere verso placche eritemato-papulo-vescicolari, che sono siti poi di lesioni di grattamento, escoriazioni e croste, con tendenza quindi - conclude - alla sovrainfezione batterica”.
- 12:17 - Napoli, attraversa binari: investito e ucciso da treno
Napoli, 10 ott. (Adnkronos) - Investito e ucciso da un treno nella stazione Rfi di Acerra (Napoli). L'uomo voleva raggiungere la banchina sul lato opposto. L'incidente mortale si è verificato questa mattina poco dopo le 8. Sono in corso i rilievi del caso a opera delle autorità giudiziarie, per chiarire l’esatta dinamica dell’accaduto e identificare la vittima.
Da una prima ricostruzione, sembrerebbe che l’uomo stesse attraversando i binari per raggiungere la banchina sul lato opposto e non si sia accorto del sopraggiungere del treno, partito da Napoli e diretto a Piedimonte, che transita sulla tratta Rfi senza effettuare fermate nella stazione di Acerra. L’azienda Eav, che ha reso noto l'incidente, ha disposto la commissione d’inchiesta interna per gli accertamenti.
- 12:16 - Bper, nel nuovo piano industriale 1.100 assunzioni mirate
Roma, 10 ott. - (Adnkronos) - A quanto si legge nel nuovo piano industriale di Bper 'B:Dynamic Full Value 2027', l’organico del Gruppo scenderà di circa il 10% a circa 18.500 risorse per fine 2027.
Le uscite volontarie, già concordate, ammonteranno a circa 1.600. Il turnover organico riguarderà circa 1.500 persone in arco di Piano. Il Gruppo farà 1.100 assunzioni mirate attraendo talenti con competenze specialistiche e ampia esperienza in aree strategiche, quale ad esempio l'IT.
Il nuovo piano comprende un programma di up-skilling delle persone, finalizzato ad accrescere la forza commerciale della Banca e che interesserà oltre il 30% dell’organico, con un potenziamento delle competenze; un approccio interfunzionale basato sulla piena integrazione informatica per consentire la trasformazione della Banca in un’organizzazione moderna, pronta a cogliere nuove opportunità commerciali; un nuovo modello di performance management con al centro la meritocrazia; e un nuovo piano di incentivazione pienamente allineato agli obiettivi del Piano Industriale.
Stando a quanto emerge dal nuovo piano proseguirà l’integrazione dei fattori Esg nei processi aziendali per consentire a Bper di continuare ad essere leader nell’Esg. Il Piano individua obiettivi e azioni concrete sui principali driver, quali: mantenere la posizione di leadership di Bper nei rating Esg, un plafond superiore a 7 miliardi di euro di crediti Esg, emissioni di obbligazioni green per 1 miliardo di euro e svolgere un ruolo importante nel sostenere le comunità locali con contributi finanziari per circa 20 milioni di euro in arco di Piano.